venerdì 13 febbraio 2015

RIMESTANDO LA POSTA ANTICA


Rimestando la posta antica, si può incorrere in sorprese tanto gradite quanto inaspettate.




"Con Vincenzo Consolo abbiamo parlato di te e di un vostro incontro a Palermo. A casa sua ho trovato il tuo libro e mi ha fatto piacere".

Così mi scriveva Gaetano Savatteri nel Post Scriptum di una lettera datata 15  febbraio1997. Non me ne ricordavo più. Nel leggere la lettera ho subito pensato che il libro fosse Eretici  a Regalpetra per il quale Consolo mi avrebbe scritto un preziosissimo, almeno per me, commento. Ma nel riprendere in mano il libro ho visto che la pubblicazione era in data posteriore alla lettera. 

Di colpo allora mi sono ricordato che il libro, anzi il libretto, vista l'esiguità, trentacinque pagine Indice compreso, a cui si fa riferimento nella lettera era un altro. Ho ricordato pure la ragione dell'invio: nel libretto avevo citato la sua nota introduttiva pubblicata nel risvolto di copertina di un libro di Aurelio Grimaldi.
Se non ricordo male, nella dedica autografa facevo riferimento proprio alla citazione della sua nota. 

In omaggio a quella felice circostanza ripropongo sul blog il testo in cui lo cito.
Il libretto, intitolato Emarginalia, contiene sette raccontini "palermitani" ed è fuori commercio.

Disegno di copertina di Padre Alfonso Puma












Precisazione
Nel commento di Carmelo Casuscelli, che ringrazio per l'attenzione, si accenna al piacere della scoperta "nel profumo e nella grafia" delle lettere scritte a mano, e il riferimento è al frammento della lettera originale, inizialmente pubblicato per disguido tecnico, prima ancora cioè di essere trascritto e digitato,  d'altronde non avrebbe avuto senso una pubblicazione monca e non contestualizzata. 
Il valore del commento resta intatto ovviamente in riferimento alla corrispondenza epistolare cartacea di una volta, prima che si smaterializzasse e perdesse tanto del mondo di sensazioni che riusciva a comunicare.








1 commento:

  1. fa un certo effetto leggere le lettere scritte a mano, c'era tanto da scoprire nella grafia e nel profumo che rimaneva impresso sulla carta.
    Ciao
    Francesco

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