Per me, alla fine, quel racconto ha portato bene, nonostante il titolo rimandi a situazioni e a condizioni di immobilismo.
Lo pubblicherò fra qualche giorno sperando che, nonostante il titolo, sia di buon auspicio in favore di processi dinamici, non solo personali, per scongiurare i falsi movimenti progressivi che vorrebbero dare l'idea del movimento e invece si rivelano, a la squagliàta di la nivi (dopo che si è disciolta la neve), una "spaziale" perdita di tempo, facendo, appunto, dieci passi avanti (a parole) e dieci passi indietro (nella realtà).
Se pensiamo che fin dall'Ottocento dalle mie parti, che non sono parti montane, c'era una fabbrica che produceva la neve!...
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