E ancora foto
foto
foto
la scrivania del suo studio
oggetti vari
la poltrona.
E direi etc. etc etc.
...gioia di foglie perenni...
in me si fa sera...
ali oscillano...
il cuore trasmigra...
e i giorni una maceria.
(liberamente da Òboe sommerso)
Tutto rivive al Parco Quasimodo in funzione della poesia e di una vicenda umana e intellettuale che da quell'ambiente ha avuto origine, da quell'ambiente ha tratto ispirazione e che quell'ambiente ha "vivificato" con la parola.
Una rosa ideale, pertanto, al Parco Quasimodo di Roccalumera, a ciò che è, a ciò che rappresenta, ai suoi ideatori, ai suoi animatori, al suo storico Presidente, ad Alessandro Quasimodo, in questo momento di difficoltà che stanno attraversando tante realtà culturali in Sicilia, e il pensiero va non a quelle finte o fantasma, esistenti solo sulla carta, ai carrozzoni, ma a quelle vere, e ce ne sono tante, che valgono, di pubblica utilità spirituale, alle prese con sostegni finanziari pubblici che non arrivano.
Anche se la condizione ideale sarebbe quella di non averne bisogno, di essere addirittura produttive. Limitatamente ai Parchi letterari, la Fondazione Nievo, che i Parchi letterari ha ideato, lo prevedeva.
Un mio amico di ritorno da Malta mi dice che l'isola è un grande albergo in funzione del turismo, che rappresenta parte cospicua del prodotto interno lordo. Non si ricorre certo a una formula magica, Malta valorizza ciò che ha, financo la toponomastica delle strade nella doppia versione inglese e maltese che tanto somiglia al siciliano.
Anche la Sicilia potrebbe. Dovrebbe.
Ma questa è un'altra storia, anche se è sempre la stessa.
Foto (di questo post) proprie.
Ringrazio il Presidente Sergio Mastroeni e i suoi collaboratori per l'accoglienza e la cura con le quali fanno rivivere e apprezzare il mondo quasimodiano valorizzando eloquenti cimeli.
grazie....patrizia
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