Ho sfogliato lune
mangiate nel silenzio
di giorno e di notte.
Ho mangiato lune.
E tu? Soli
sprecasti
inappetente alba
d'esofagei reflussi.
Nella fame
sbriciolata di musiche
provai oboi sommersi
che rimasero muti.
Mi sedetti
incavando la schiena
al museo di Roccalumera.
Comoda fu
e silente
la poltrona sgualcita di Quasimodo.
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