Mi è arrivata posta e ho il piacere di condividerla.
Grazie ad Anne Christel Recknagel per la traduzione.
La poesia si trova nella raccolta Sicilia che brucia.
A Leonardo Sciascia
che ha amato i luoghi che amo.
Ti so
della mia terra,
voce che non si spegne
e voce di zolfara,
voce d'antichi mali
sei stato, voce amica
del paese, crestato
di colline, castelli
diroccati...
e cuori in pena
di sconfitti lontani,
sradicati emigranti
o a Mons o a Milano.
della mia terra,
voce che non si spegne
e voce di zolfara,
voce d'antichi mali
sei stato, voce amica
del paese, crestato
di colline, castelli
diroccati...
e cuori in pena
di sconfitti lontani,
sradicati emigranti
o a Mons o a Milano.
Lacerasti secoli d'abusi,
strappasti tele d'infamie assodate,
esaltando tenaci concetti
di chi soccombeva.
strappasti tele d'infamie assodate,
esaltando tenaci concetti
di chi soccombeva.
Ci serva almeno a monito
la Ragione additata:
che la storia è viscida
ed è come anguilla.
Va presa all'asciutto.
la Ragione additata:
che la storia è viscida
ed è come anguilla.
Va presa all'asciutto.
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