Nel ricordo del piacevole incontro del 2010
un affettuoso pensiero augurale per mons. Gino Bommarito:
non scalfisca, un momentaneo malessere, la sua paterna cordialità e il suo humour
Era la seconda domenica di agosto, Festa del Carmelo. Proveniente dalla sua Terrasini, non più arcivescovo di Catania e ormai in pensione, di mattina aveva celebrato il 75 anniversario della Parrocchia del Carmelo.
Precedentemente, come vescovo titolare di Agrigento, ne aveva celebrato il cinquantesimo e, quella volta, indicando con il braccio alzato la parte alta della chiesa, aveva ipotizzato che per il 75 si sarebbe goduta la cerimonia osservandola da un'alta finestra, in compagnia degli angioletti che solitamente ornano in gesso o in marmo o in pittura i luoghi sacri.
Siccome c'è sempre tempo per diventare come gli angioletti, dopo 25 anni, non solo non era come gli alati angioletti a godersi a testa in giù la cerimonia dall'alto ma, come vescovo vitalissimo nella chiesa gremita, stava dietro l'altare a celebrarla, quella funzione.
Nel primo e nel secondo appuntamento ho avuto la ventura di ripercorrere attraverso i documenti d'archivio la nascita e gli sviluppi della Parrocchia, in particolare il periodo in cui parroco è stato Padre Farrauto, mentre Gino Castiglione, Mimma Marchese, Gino Franco, Luigina Cacciato, Dina Zagone, Giuseppe Cacciato e il prof. Totino Scimè hanno illustrato la figura e l'opera dei diversi parroci (Padre Alfonso Puma, Padre Giovanni Arrigo), fino al parroco in carica don Diego Martorana divenuto nel frattempo arciprete.
Mons. Gino Bommarito è stato sempre di casa nella diocesi agrigentina, prima come vicario di mons. Giuseppe Petralia e poi come vescovo titolare, è stato successivamente nominato arcivescovo di Catania ma ha sempre intrattenuto rapporti con molti fedeli agrigentini, pastoralmente figli ma cordialmente amici.
Nel pomeriggio, don Diego Martorana e Giuseppe Cacciato, che con l'arcivescovo ha sempre mantenuto un cordiale rapporto di filiale devozione, hanno accompagnato mons. Bommarito allo Zaccanello dove, dopo aver benedetto la casa, ci si è intrattenuti, con altri amici sopraggiunti, cordialmente e in relax, sotto l'ombra dell'avvolgente pino.
Carissimo Piero,io personalmente ho un bellissimo ricordo con Arcivescovo Bommarito.
RispondiEliminaAngelo marchese
Perché tenerlo solo per te? Privacy permettendo, si capisce.
EliminaHo avuto il piacere di incontrare Mons. Gino Bommarito, mio Padrino di Cresima, nella sua casa di Terrasini, nel giorno del 90° compleanno. Ci ha accolti come sempre... con il calore coinvolgente delle sue riflessioni profonde e sorridenti.
RispondiEliminaSergio Mammina