sabato 16 luglio 2016

BALAUSTRE IN VENDITA. Ma il Concilio Vaticano II non è affare di antiquari. Non solo per le balaustre




Quando l'ho vista, ho tirato un sospiro di sollievo: Meno male, qui ancora esiste!

La bella balaustra che ho fotografato, nel giugno scorso, in una rinomata benché piccola chiesa di Trapani, mi ha fatto ricordare la barocca balaustra della Chiesa di Casa Professa a Palermo, ma non solo quella, anche tante altre balaustre in tantissime chiese, anzi, prima c'erano in tutte quelle cattoliche, ma con l'avvento del Concilio Vaticano II sono state eliminate assieme al latino della messa. 

Non so sinceramente se i documenti conciliari imponessero o andassero interpretati facendo decidere per l'abbattimento materiale, e l'asporto, delle belle balaustre; certo è invece che i documenti prescrivevano una nuova disposizione dell'altare e del celebrante, non più in fondo all'abside, sopraelevato da alcuni scalini, bensì in basso, e il celebrante non più di spalle ma rivolto ai fedeli.

Conoscenza e interpretazione dei documenti conciliari a parte, due conseguenze si possono constatare: quasi tutte le chiese prima del Concilio avevano una balaustra, ora moltissime, tra quelle aperte al culto, non ce l'hanno più. Che fine hanno fatto?


Erano belle, erano decorate, le più preziose erano in marmo intarsiato, con una porticina al centro in ferro battuto talvolta ricca di fregi. Opere di fine artigianato, ma anche opere d'arte.

La balaustra che ho fotografato recentemente fa inaspettatamente riaffiorare l'immagine di un'altra bella balaustra in marmo che, tanti, tanti anni fa, ho visto esposta in un negozio di antiquariato in una città di una provincia che non ricordo più con esattezza, col tempo, si sa, la memoria espunge i dettagli.
Ricordo bene, però, la mia meraviglia nel vedere esposta tra dipinti e statue varie un'ingombrante balaustra, ancora integra nelle sue varie parti.


Nell'esprimere la mia meraviglia, il negoziante la volle rafforzare confermando che era autentica, e questo avrebbe inciso sicuramente sul prezzo. Alla mia mia meraviglia raddoppiata di trovarla in vendita in un negozio invece che in una chiesa, mi fu risposto che per caso aveva saputo che in una chiesa di un paesino di un'altra provincia avrebbero adeguato l'altare alle nuove disposizioni conciliari e lui si era premurato di collaborare impegnandosi a togliere di mezzo, in senso materiale, la balaustra che separava l'assemblea dei fedeli dal nuovo altare.

Ma lo avevano previsto i Padri Conciliari che per realizzare la Costituzione  Sacrosanctun Concilium ci sarebbe voluto il soccorso degli antiquari?
Chissà quanti pii antiquari avranno coadiuvato l'opera di smantellamento e di adeguamento liturgico di tanti parroci cappellani rettori abati et, et. etc. zelanti!



link correlato:

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_commissions/pcchc/documents/rc_com_pcchc_20060728_presbiterio-crocifisso_it.html





ph ©piero carbone

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