Ma con quali utili?
Palermo,
30 maggio 1914
Carissimo Aurelio,
ti restituisco la lettera acclusa
che non voglio assolutamente accettare in regalo. Alla larga, la lettera mi ha
fatto venire il mal di testa. Ma merita una risposta? E perché Inghilleri, che
ne fu incaricato dallo Zio e pure assicurato da te, non fece il cenno richiesto
al Banco?
E la richiesta non poteva farsi subordinata alla condizione che non
doveva dilazionarsi la stipula?
Ci sarebbe da dirgliene di tutti i colori.
E pure pretende una risposta!
Dirai a
Restivo che l’orto S. Francesco trovasi gabellato a Tulumello Francesca fu
Gaspare per £ 150 annue sino a fine agosto 1916. lo ha avuto per sei anni e ne
farà quattro in agosto 1914.
Cordiali
saluti
Tuo
affmo
Luigi
P.S.
Ieri
presentai la domanda al Direttore delle coltivazioni dei Tabacchi, e mi parlò più
chiaro dell’amico Mulè.
Occorre che sulla località stia una famiglia di
contadini laboriosi e composta di marito e moglie e almeno due figli (meglio se
donne) perché la cultura del tabacco richiede le cure dell’orto. [Vigna e uortu, stacci muortu. Ndr]
Anche i nostri terreni si prestano; ma il
fattore si può dire principale è l’opera dell’uomo; più e meglio sarà fatta,
più rilevante sarà l’utile.
Il Direttore Dr Colomba verrà a
Racalmuto e gl’interessa andare ancora di più a Girgenti per mettersi in
relazione con la cattedra accad[emic]a di Agricoltura per introdurre la cultura
dei tabacchi da sigarette in quei comuni dove è più sicura la riuscita
sopratutto per la attitudine degli agricoltori.
Io probabilmente potrò farla al
Pupo dove il robettiere presenta le condizioni che non ha quello della
Provvidenza.
Ma la cosa richiede, prima, di essere ben ponderata, perché i
famosi utili possono essere o divenire illusori.
Documento citato in:
Ho conosciuto molti anni fá un contadino, che coltivava tabacco per uso personale , nel suo terreno, in contrada Scala. Ricordo che dopo aver fatto essiccare le foglie all´ombra le spruzzava con un pó di vino Marsala, e in seguito arrotolando le foglie formava dei grossi sigari. Quando aveva voglia di fumare, tagliava con un coltello ben affilato delle striscie molto sottili e ne ricavava trinciato. Dunque se il territorio si presta per questo tipo di coltivazione, perché non ponderare la possibbilitá di coltivarlo?
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