http://archivioepensamenti.blogspot.it/2014/01/eventi-virtuosi-che-generano-eventi.html
Pubblico i commenti a parte per dare loro un maggior rilievo.
Caro Piero, nel mio piccolo, precisamente quando ho avuto le “mani in pasta” al Municipio, ho cercato di spendermi in tal senso.
Anche io, rispolverando la memoria, ho tentato di ricordare quei momenti fulgidi, che tu oggi rispolveri opportunamente, che lasciavano ben sperare, di una Racalmuto creativa legata alla sua memoria, e dunque al suo passato.
Non so se si può dire, ma finanziai una mia idea, ossia la registrazione di alcuni canti tipici, che rischiavano, in qualche modo, di venire dimenticati, molti dei quali legati proprio ai gruppi folk del tempo che stiamo rievocando.
In realtà doveva essere un progetto più ampio, legato alla ristampa della tesi della Prof. Isabella Messana, di cui conoscevo l’esistenza, e che sapevo avere dato molti spunti.
Naturalmente non dimenticai alcune poesie su Racalmuto del notaio Pedalino e del Prof. Alfonso Scimè, da intercalare tra i brani musicali, che sono state incise e recitate con la calda e professionale voce di Patrizia Carta.
Scelsi la copertina, un particolare di un quadro raffigurante un momento della festa del monte, donato al comune da un pittore racalmutese, i brani e le poesie da registrare, tra i quali La vinuta di la Madonna di lu Munti, Lu suli sinni va, U’ surfararu, U’ issaru, Sicilia terra pirduta, Oli’ Oli’ Ola’, La gilusia, etc.
Tenevo tanto venisse inciso il toccante brano sull’emigrazione attribuito a Polifemo e Ciccio Macaluso, del gruppo Regalpetra, Sicilia terra pirduta, preceduto dalla poesia di Pedalino Di Rosa La Nustalgia.
Volli venissero coinvolti tutti i gruppi di musica popolare in primis i reduci dei vecchi gruppi folkloristici, con in testa il coro "Terzo Millennio" (radice "Virrinedda").
Per far ciò dovetti affidarmi alla frangia “amichevole” della burocrazia comunale, che tu ben conosci, impastata in qualche modo con il tema del mio desiderio, e tra delusioni e soddisfazioni il lavoro fu realizzato.
Il titolo “Fiesta” non lo diedi io bensì quanti coinvolti alla realizzazione, i quali, alla racalmutese maniera, finirono per intestarsi l’idea, impossessandosene e minimizzando persino la mia già modesta prefazione.
Evidentemente erano già i tempi in cui i politici non contavano un... tubo.
Un fatto è certo: il CD esiste e ne possiedo ancora qualche residuo di copia che vi farò avere, con immenso piacere.
Piero Carbone:
I vostri commenti sono testimonianze che arricchiscono il ricordo di quella speciale serata. Grazie.
Altri commenti:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2014/01/quella-memorabile-serata-virrineddra-e.html
La immagini sono tratte dai cd "Fiesta" e "Tierra".
La copertina del cd "Tierra" è di Segio Amato
UN RICORDO TIRA L'ALTRO. Una precisazione sulle immagini.
Giovanni Salvo:
Anche io, rispolverando la memoria, ho tentato di ricordare quei momenti fulgidi, che tu oggi rispolveri opportunamente, che lasciavano ben sperare, di una Racalmuto creativa legata alla sua memoria, e dunque al suo passato.
Non so se si può dire, ma finanziai una mia idea, ossia la registrazione di alcuni canti tipici, che rischiavano, in qualche modo, di venire dimenticati, molti dei quali legati proprio ai gruppi folk del tempo che stiamo rievocando.
In realtà doveva essere un progetto più ampio, legato alla ristampa della tesi della Prof. Isabella Messana, di cui conoscevo l’esistenza, e che sapevo avere dato molti spunti.
Naturalmente non dimenticai alcune poesie su Racalmuto del notaio Pedalino e del Prof. Alfonso Scimè, da intercalare tra i brani musicali, che sono state incise e recitate con la calda e professionale voce di Patrizia Carta.
Scelsi la copertina, un particolare di un quadro raffigurante un momento della festa del monte, donato al comune da un pittore racalmutese, i brani e le poesie da registrare, tra i quali La vinuta di la Madonna di lu Munti, Lu suli sinni va, U’ surfararu, U’ issaru, Sicilia terra pirduta, Oli’ Oli’ Ola’, La gilusia, etc.
Tenevo tanto venisse inciso il toccante brano sull’emigrazione attribuito a Polifemo e Ciccio Macaluso, del gruppo Regalpetra, Sicilia terra pirduta, preceduto dalla poesia di Pedalino Di Rosa La Nustalgia.
Volli venissero coinvolti tutti i gruppi di musica popolare in primis i reduci dei vecchi gruppi folkloristici, con in testa il coro "Terzo Millennio" (radice "Virrinedda").
Per far ciò dovetti affidarmi alla frangia “amichevole” della burocrazia comunale, che tu ben conosci, impastata in qualche modo con il tema del mio desiderio, e tra delusioni e soddisfazioni il lavoro fu realizzato.
Il titolo “Fiesta” non lo diedi io bensì quanti coinvolti alla realizzazione, i quali, alla racalmutese maniera, finirono per intestarsi l’idea, impossessandosene e minimizzando persino la mia già modesta prefazione.
Evidentemente erano già i tempi in cui i politici non contavano un... tubo.
Un fatto è certo: il CD esiste e ne possiedo ancora qualche residuo di copia che vi farò avere, con immenso piacere.
Nonostante non sia mai riuscito neanche a fare una degna presentazione.
Ma questa è un'altra storia.
Angelo Cutaia:
Mi ricordo bene la mostra, la conferenza e la serata al cinema.
Una struggente versione del canto "U Surfararu" eseguito dal Coro "Terzo Millennio"
Angelo Cutaia:
Mi ricordo bene la mostra, la conferenza e la serata al cinema.
Conoscevo il prof. Antonino Uccello per essere stato, un paio d'anni prima, a visitare la sua Casa Museo, la prima che io abbia conosciuto, a Palazzolo Acreide.
In quella occasione fu lui a guidarci personalmente per le sale ricchissime di cimeli.
Della mostra ricordo pure che vi era una lucerna romana, proveniente dalla contrada "Donna Fala" con raffigurato il pavone.
Seppi molti anni dopo che il pavone rappresenta il Cristo e dunque potei apprezzarne l'alto valore storico quale uno dei pochi reperti paleocristiani di Racalmuto.
Avevo realizzato anche una registrazione della serata. Chissà dove sarà quella cassetta! Il pezzo più pregevole era per me il cantu di li issara.
Il maestro Mannella potrebbe, in qualche modo, riproporcelo. Ora so, caro Piero, che subito ti brillerà nella mente una manifestazione rievocativa e ripropositiva.
Beh, magari in estate, sai dove possiamo realizzarla.
Anni fa, raccontandogli che mi trovavo in Portogallo, mi ha elencato una dozzina di località, tra cui Lisbona, Nazarè , Coimbra, Porto , Setubal e Sagres, tutte città dove si era esibito.
Un affettuoso abbraccio anche al Maestro Mannella.
Piero Carbone:
I vostri commenti sono testimonianze che arricchiscono il ricordo di quella speciale serata. Grazie.
Altri commenti:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2014/01/quella-memorabile-serata-virrineddra-e.html
La immagini sono tratte dai cd "Fiesta" e "Tierra".
La copertina del cd "Tierra" è di Segio Amato
UN RICORDO TIRA L'ALTRO. Una precisazione sulle immagini.
Il ricordo dell'ormai "famosa serata" ha sollecitato il commento di Giovanni Salvo che ha ricordato una sua iniziativa quando era assessore ma per un lapsus ha scritto "Tierra" invece di "Fiesta"; io a Palermo avevo sotto mano il cd "Tierra", ho scannerizzato la copertina e l'ho pubblicata; Giovanni, da Agrigento, mi corregge e mi promette che prossimamente da Racalmuto mi invierà le immagini corrette; contemporaneamente da Riva del Garda (potenza di Internet) si accorge dello scambio Ignazio Licata che prontamente col cellulare fotografa e invia le immagini corrette di Fiesta.
Mentre armeggio col blog una notifica mi segnala un link postato da Peppino Agrò, rimanda ad un canto inserito nel cd "Fiesta" eseguito dal Coro Terzo Millennio; non mi pare vero e lo inserisco.
Mentre armeggio col blog una notifica mi segnala un link postato da Peppino Agrò, rimanda ad un canto inserito nel cd "Fiesta" eseguito dal Coro Terzo Millennio; non mi pare vero e lo inserisco.
E tutto grazie ad un iniziale ricordo, ad altri ricordi concatenati e ad un lapsus.
Una propizia occasione per parlare prossimamente dei dei due cd che contengono tanta musica tradizionale e non solo, racalmutese o di racalmutesi. Grazie a tutti e in particolare a quella "memorabile serata".
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