mercoledì 27 dicembre 2017

CITALENE PER ILLUMINARE GLI ABISSI






Le "citalene" o "cituleni" svolgevano le funzioni di una moderna torcia elettrica.
Erano dei recipienti cilindrici di metallo in cui si mettevano delle "pietre" particolari, il carburo di calcio,  che si trovavano in commercio  e a cui si aggiungeva dell'acqua.
La combinazione dei due elementi produceva  un gas, l'acetilene (donde il nome citalena), che, infiammabile, era in grado di produrre una fiammella molto luminosa che fuoriusciva da un beccuccio regolabile.
Le citalene venivano usate nelle miniere con opportuni accorgimenti, ma anche per uso casalingo. Assieme alle candele e al lume al petrolio rappresentavano l'alternativa della energia elettrica di là da venire.


Deci, cientu citaleni 
Vannu muti in prucissioni.
Nun c’è santu di prigari
Vannu tutti a travagliari.

Nun su stiddri scuru scuru,
Chi s’annacanu mbriachi
Salinara surfarara
Vannu tutti a la carnàla...






testo e foto ©piero carbone
Un grazie a Luigi Trovato per i suggerimenti sulla citalena

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