Autoritratto, china su cartoncino (cm 11x16,) 1989
Dopo la sua morte, in occasione del quinto e del decimo anniversario, con la collaborazione del figlio Athos, apprezzato artista e regista residente a Milano, che ho avuto l'onore di coadiuvare, l'Amministrazione ha "ricordato" l'artista Collura con diverse iniziative, tra cui l'intestazione di una Piazza (ex Piazza Fonte), una cartella d'arte, un Premio Regionale d'Arte per giovani artisti, un'istituenda Fondazione che istituenda però è rimasta nonostante la disponibilità della famiglia a donare diverse opere.
E dopo? Il silenzio.
Ora questo ultradecennale "silenzio" verrà rotto dalla mostra che i Musei Civici di Pavia tributeranno nel mese di giugno al Pittore siciliano originario di Grotte che ha vissuto e operato a Palermo e in Albania.
Un segnale forte, se si vuole. Sarà colto?
Magari per riprendere un virtuoso e proficuo cammino all'insegna delle arti visive, volto a valorizzare il patrimonio artistico locale ma guardando oltre, intercettando i nuovi fermenti, valorizzando nuove risorse, dialogando con gli attori e artefici del vasto mondo dell'arte.
E se di pari passo, con gli stessi intenti, lo stesso facesse Racalmuto in nome del suo Pietro D'Asaro? Che bacino d'arte fortunato sarebbe! Che sinergia di entusiasmi e di opportunità potrebbe avvampare! Che gemellaggio culturale!
Un sogno?
Chissà...
Lumie di Sicilia, ottobre 1999, n. 37
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