Scrive Santi Correnti:
"Sul fronte della Carnia, durante la prima guerra mondiale, una sera, al chiaro di luna, un giovane soldato siciliano intonò la canzone.
Il silenzio che aleggiava dava voce solo alle note della mattinata.
Al termine dell'esecuzione si sentirono le espressioni di apprezzamento degli avversari austriaci: non arrivarono a capirne il senso, ma rimasero incantati dalla bellezza della musica".
Sarà stato vero?
Se le cose non sono andate proprio così è bello immaginarlo: la poesia, la musica, i sentimenti, fanno cessare, anche se per poco, la guerra, le ostilità, la morte.
In ogni caso, così riferisce l'aneddoto Santi Correnti sulla Rivista Siciliana, e così lo riporta Marco Scalabrino nel suo saggio su Giovanni Formisano, l'autore della canzone che ha fermato anche se per un breve spazio di tempo le armi nella prima guerra mondiale.
Fiorello e Andrea Bocelli
https://www.youtube.com/watch?v=qZOddoTtnAQ
Quest'altro aneddoto è riferito da Giovanni Formisano Jr.
in Marco Scalabrino, Giovanni Formisano. Poeta e Commediografo, Edizioni Drepanum, Trapani 2012
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