martedì 3 giugno 2014

"MATRI" IN PORTOGHESE, FRANCESE E CASTIGLIANO

Inizio col ringraziare Eduardo, Maria Manuela, Maria Fernanda, Boris.


1.





Dopo la pubblicazione della poesia "arrièri m'accattàssitu cuntenti "
   ho chiesto ad Eduardo Chiarelli, ormai in consolidata sintonia, di tradurla, egli racalmutese, nel "suo" portoghese, naturalizzata seconda lingua dacché vive a Setùbal: a testimonianza che, pur vivendo nelle sue carni, da emigrato,  i morsi acuti della nostalgia o "saudade", è diventato, culturalmente,  portoghese, tramite la lingua: e un po' lo divento anch'io ogni volta che traduce il nostro racalmutese nella sua nuova lingua, com'è vero che egli in questo modo si sente più vicino alla comune terra d'origine.

Virtualmente ci scambiamo i ruoli e i luoghi tramite le parole: in un viaggio fantastico si incrociano emozioni e fantasie per cui io divento portoghese ed egli immagina di stare  in paese con le persone che gli si rivolgono familiarmente nella lingua in cui è cresciuto.

"Scambi" e delocazioni a parte, consapevole che le lingue moltiplicano l'esistenza, il buon Eduardo non si è limitato al travaso del sentire racalmutese nella lingua di Coimbra e di Setùbal ma ha proposto ad altri amici, ad altre amiche, di fare lo stesso nelle loro lingue. 

Così la "matri" della poesia originaria è diventata non solo portoghese, ma francese e doppiamente castigliana poiché, in fondo, ciascuno, anche attraverso le decantazioni altrui, non fa altro che celebrare la propria madre.                                                                Piero Carbone

2.



 Maria Fernanda,  una mia cara amica che vive a Losanna, ha tradotto la tua bella poesia dopo essersene innamorata, per cui te la rimando  in Portoghese e in Francese. Un abbraccio.  Eduardo.


1. 
Mãe



Os espinhos que os teus filhos já te espetaram 
são mais do que os pregos das portas antigas.
Mas hoje é o teu dia , e pergunto:
Se podesses voltar atrás no tempo, 
só um minuto , só dois instantes, 
do fundo do coração, diz-me, Mãezinha, 
eras feliz de voltar a dar-me á luz?


Traduzione in portoghese di Eduardo Chiarelli



2. 
Maman


Les épines avec lesquelles tes enfants t´ont piquée, 
sont plus nombreuses que les clous des anciennes portes. 
Mais aujourd'hui c'est la fête des mères et je me demande :
Si tu pouvais revenir dans le passé, 
une seule minute, un Seul instant, 
dis moi , du plus profond de ton coeur, maman : 
Serais-tu heureuse de à nouveau me mettre au monde?

Traduzione francese di Maria Fernanda (Losanna)




3.


Ciao, Piero, ho appena ricevuto la traduzione che stavo aspettando, per me "La piece de resistance ". 



Questa volta abbiamo due traduzioni in Castigliano, quella della della dolce Manuela, la Panameña , che hai gia avuto modo di conoscere e quella del mio amico Boris, artigiano Argentino che lavora il cuoio e che vive, da molti anni, in Portogallo. 





Boris è una persona interessantissima, discendente da emigrati bulgari, ha utilizzato la melodiosa lingua dei gauchos de la Pampa, perché la ritiene una "lingua, asciutta, aspra, immediata": come dice lui scherzando, "sin mierdas", infatti i Gauchos sono uomini che conducono una vita molto dura e per lo più solitaria. 



Nota infatti che nell'ultima parte chiama la madre " vecchia " che per noi sarebbe offensivo , ma che per loro è affettuoso. 


Maria Fernanda, Manuela e Boris, non li ho scelti a caso, e conoscendo un po' le loro storie di vita, posso dirti che sono persone speciali, che, pur non essendo degli eruditi, come me, vanno avanti ripetendo a loro stessi: Ama e fa ciò che vuoi . 

Eduardo Chiarelli


3.  
Madre


Los espinos que tus  hijos te cravaron , 
son mas que los tornillos de las puertas antiquas.
Pêro hoy és tu dia , e te pergunto :
Se pudieras volver hasta el pasado  
solo por un minuto , solo por momentos , 
del mas profundo , dime ,  Madre , 
eras felis por dar-me a luz de nuevo ?

Traduz in castigliano di Maria Manuela da Silva Correia, originaria del Panama



4. 
Madre


Las espiñas que de niños te pinchamos 
son más que los remaches de las puertas antiguas .
Pêro hoy en tu dia , te pregunto : 
Si el tiempo volviese atrás , 
solo un minuto, tan solo dos instantes , 
del fondo del corazón , decime vieja : 
te haria feliz parirme de vuelta ?


Traduzione in castigliano di Boris  Stoianoff 




4.


1. Scenografia dello spettacolo Smaragdos 1985 (foto Antonino Giordano, partic.)
2. Scultura di Giuseppe Agnello (foto Antonino Giordano, partic.)
3. Tela di Tano Di Mora (foto Antonino Giordano, partic.)
4. Mia foto recente: Natura colorata, maggio 2014, presso Lago Arancio (Sambuca di Sicilia)

6 commenti:

  1. Da notare che nella traduzione in Castigliano Argentino , viene utilizzato il termine " parir " cioé partorire , parola abbastanza rude e per lo piú utilizzata dai mandriani della Pampa . Per farcene un ´idea é come se comparassimo la parola " Pregna " con incinta .

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  2. Bella poesia Piero Carbone ,gracias
    Maria Fernanda Alberto

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  3. Per rispettare l'intenzione dell'amica MARIA LIPARI, che ringrazio per l'apprezzamento anche a nome dei traduttori, ripropongo il suo commento postato su fb:

    "Ho pubblicato un commento, ma non sono certa dell'esito.
    Trascrivo il testo:

    La poesia è stupenda, ancor più se si aggiunge la sonorità delle diverse lingue. POLIFONIA DEL SENTIMENTO!!!
    Grazie Piero"

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  4. L'effetto è splendido, è come se la stessa poesia fosse riflessa in più specchi ed ognuno la potesse (e può) leggere nella propria lingua. Complimenti per l'idea e bravissimi ai traduttori.

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  5. Ciao Maria . Adeus , Adieu , Adiós .

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