Ieri sono stato a Trapani, nella bellissima Villa Nasi, invitato dal mio amico Marco Scalabrino per un reading poetico il cui tema doveva essere lo sport e preferibilmente il calcio.
Un tema attuale per una città che sta rinverdendo i fasti calcistici di una volta.
In realtà, la manifestazione andava al di là delle rosee sorti di un campionato di calcio; è stata concepita in modo più articolato e complesso, e varrà la pena parlarne in un apposito post.
Intanto, come anticipazione, propongo la poesia da me recitata dove ho rievocato poeticamente, e quindi liberamente, molto liberamente, altri fasti calcistici delle mie parti, anche se solo sognati più che mitizzati, ma pur densi di meditabondi pensieri sulla vita e su come a volte attraverso lo sport la sogniamo.
lu cchiù granni jucaturi di lu munnu*
Maluviersu si chiamava, lu palluni
ci abballava notti e juornu nni lu sangu.
Lu circavanu pi farici un cuntrattu
e jittari l’antri squatri nni lu fangu.
Un ancilu pariva ca vulava,
jucava cu lu suli e cu la luna.
Lu chiamaru a lu paisi. Tellegramma:
“Vieni prestu,” c’era scrittu nnimma nnimma.
Currì a gamm’all’aria a la stazioni,
fici un bigliettu senza cchiù rituornu.
Fici un viaggiu nfuscu di pinsera
Comu lu cielu nfuscu quannu scura.
Cchiù nivuru si fici a lu paisi.
Passaru l’anni ammeci di du misi.
Na partita si cridiva ca jucava,
Ogni notti, nni li notti senza suonnu.
Si nun era pi ddra morti, arrisurtava
lu cchiù granni jucaturi di lu munnu.
Si nun era pi ddra morti, arrisurtava
lu cchiù granni jucaturi di lu munnu.
***
Traduzione.
Maloverso si chiamava, il pallone
gli danzava notte e giorno nel suo sangue.
Lo cercavano per fargli un contratto
e gettare altre squadre nel fango.
Un angelo sembrava che volava,
giocava con il sole e con la luna.
L'hanno richiamato in paese. Telegramma:
"Vieni presto" c'era scritto in enigma.
E' corso a gambe levate alla stazione,
fece un biglietto di sola andata.
Fece un viaggio con neri pensieri
come la sera quando il cielo scura.
Ancor più nero si fece.
Trascorsero anni invece di due mesi.
Una partita credeva di giocare
ogni notte, nelle notti senza sonno.
Se non era per quella morte risultava
il più grande giocatore del mondo.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=Hz84oNUKwlM&feature=youtu.be
Traduzione.
Maloverso si chiamava, il pallone
gli danzava notte e giorno nel suo sangue.
Lo cercavano per fargli un contratto
e gettare altre squadre nel fango.
Un angelo sembrava che volava,
giocava con il sole e con la luna.
L'hanno richiamato in paese. Telegramma:
"Vieni presto" c'era scritto in enigma.
E' corso a gambe levate alla stazione,
fece un biglietto di sola andata.
Fece un viaggio con neri pensieri
come la sera quando il cielo scura.
Ancor più nero si fece.
Trascorsero anni invece di due mesi.
Una partita credeva di giocare
ogni notte, nelle notti senza sonno.
Se non era per quella morte risultava
il più grande giocatore del mondo.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=Hz84oNUKwlM&feature=youtu.be
*Poesia inedita. Tutti i diritti riservati.
Sul gruppo fb "Sali d'argento" sono postate molte foto calcistiche del periodo e dei personaggi coevi al personaggio favoleggiato a cui faccio riferimento
Sul gruppo fb "Sali d'argento" sono postate molte foto calcistiche del periodo e dei personaggi coevi al personaggio favoleggiato a cui faccio riferimento
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