sabato 18 aprile 2020

TRACCE SUL WEB: A VOLTE RIAFFIORANO. Notizie sane e notizie "infettate"




Il rinvenimento in rete di un articolo che mi riguarda, del 2007,  pone a me stesso delle domande:

le cose sono andate  veramente così? e soltanto così?
 c'è altro?
 e dopo?
 e prima?
 e le reazioni? 
è stato scritto altro, in rete? cosa? come? etc.

E se fosse una fake news? Per fortuna non è questo  il caso, anzi, anche a distanza di tempo apprezzo con gratitudine rinnovata l'obiettività della notizia di allora.

E se, invece, in generale parlando,  dal mare magnum del web riaffiorano notizie false e tendenziose? o non riaffiorano quelle che giornalisticamente "dovrebbero" riaffiorare perché non sono state mai scritte?

Il rimedio potrebbe essere questo: offrire sempre sullo stesso mezzo informatico altra informazione, per integrare ed eventualmente rintuzzare e rettificare. Insomma, affidare un messaggio diverso ad una bottiglia e immetterla nello stesso mare. Sperando che a raccoglierla siano le stesse persone.
Ma rimedio non è. Troppe variabili, troppa casualità.

Oppure potrebbe funzionare il fattore deterrenza: non immettere nel web notizie false e dannose  in danno degli altri  perché frenati dal timore che gli altri potrebbero  fare la stessa cosa.
Neanche quest'altro rimedio è efficace altrimenti non ci sarebbero le fake news.

E allora?
Ci vorrebbe un vaccino preventivo. Attualmente non c'è.




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