Andatelo a trovare, a Partinico, nel suo caleidoscopico, assortito, composito studio
nonché casa museo o raccolta etnografica;
fatelo parlare, cantare, recitare, raccontare, suonare, disegnare, scolpire, assemblare, dipingere...
Ferro, pietra, legno, marmo, inchiostro, acrilici, manifesti, giornali, ceramica, zucche essiccate, sponde di carretto, entrano nella sua casa e subiscono impensabili metamorfosi generate da un onnivoro creativo che come un prestidigitatore, o meglio un mago, conficca oggetti dalla materia più varia e improbabile in un cilindro senza fondo, poi li estrae, li lancia in aria e lascia fioccare con leggerezza ovunque, modellati, trasformati, resi idea, intuizione materializzata,
secondo un processo di artista.
E così l'onnivoro creativo si circonda delle proiezioni di sé che popolano festosi ogni angolo.
Lui è la sua casa, il suo studio, le sue collezioni:
trincea e muraglia che custodiscono un mondo.
Trincea e muraglia che nell'attesa di essere varcate forse fanno scontare sibilanti stagioni di solitudini. Difficile racchiudere nel giro sintattico di alcune frasi il senso di tanto operare.
Un personaggio!
Intanto i quadri, alcuni quadri, scheggia di una galassia viva che promette mondi e cerca abitatori.
Piero Carbone
ph ©Filippo Grillo
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