Per stabilire quale possa essere la
funzione della Chiesa di S. Ciro, dopo il restauro, è bene pensare ad un
intervento complessivo sul Parco di Maredolce.
In questo modo tutta l’area riavrebbe
l’unità che ha perduto con la costruzione del viadotto dell’autostrada che ha
tagliato fuori la Chiesa.
Breve stroria recente dell’area:
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Negli
anni ’40 del secolo scorso vengono realizzati i primi interventi di restauro
della cappella del Castello di Maredolce.
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Negli
anni ’70 i primi interventi di restauro del Castello con gli studi
dell’architetto Silvana Braida.
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Negli
anni successivi il Castello viene acquisito dalla Sovrintendenza ai Beni
Culturali e Ambientali di Palermo e nel 1992 iniziano gli espropri delle
costruzioni abusive che coprivano il Castello.
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Nel
1998, per iniziativa dell’architetto Silvana Braida, nasce l’Associazione
Culturale “Castello di Maredolce” che si occupa di valorizzare tutta l’area
anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali.
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Nel
2007 vengono finanziati nuovi lavori di restauro, guidati dall’architetto M.
Scognamiglio. I lavori non si limitano solo al restauro del Castello ma
coinvolgono tutta l’area del lago.
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Nel
2011 si conclude la seconda parte dei lavori di restauro. Nello stesso anno la
Reggia viene inserita nella Giornata di Primavera del FAI.
-
Nel
2015 il Comitato Scientifico della Fondazione Benetton assegna il Premio Carlo
Scarpa al Giardino di Maredolce. La nostra scuola viene ufficialmente invitata
alla cerimonia conclusiva per portare le
testimonianze del lavoro svolto sul Castello fin dai primi anni del 1990.
Proposta di riqualificazione del Parco
Oggi il giardino di Maredolce si
presenta come una vasta area con al centro un
isolotto di forma irregolare,
ricoperto da piante di agrumi.
La prima proposta di riqualificazione
del Parco prevedeva il ripristino di tutto il lago.
La realizzazione di questa proposta
avrebbe però costi molto elevati.
Un’ipotesi alternativa potrebbe
essere quella di pensare, come elemento che unifica
tutta l’area, non il lago ma il verde della vegetazione.
tutta l’area, non il lago ma il verde della vegetazione.
L’idea prevede la creazione di una
pista ciclabile e pedonale che collega la Chiesa di
S. Ciro al Castello di Maredolce, passando sotto l’autostrada.
S. Ciro al Castello di Maredolce, passando sotto l’autostrada.
Il Parco verrebbe suddiviso in due
aree:
-
in
alto una zona in cui verrebbe realizzato un campo da golf;
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in
basso una zona destinata alla coltivazione di agrumi e alberi da frutto
(ciliegi, mandorli, mimose…).
La presenza di questo tipo di alberi consentirebbe di dare, a
tutta l’area del Parco, un’armonia di colori: il verde delle foglie, il bianco
o il rosa dei fiori di mandorli e ciliegi, il giallo delle mimose.
-
Infine la realizzazione di un biolago
costruito con l’immissione di acqua resa potabile da un moderno sistema di
depurazione delle acque.
Le notizie, sinteticamente esposte, sono state tratte dalla tesi di laurea in
Architettura “Progetto di restauro e di
rifunzionalizzazione della Chiesa di S. Ciro a Maredolce” della
Dottoressa Valentina Ruggirello.
ph ©pierocarbone
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