venerdì 2 giugno 2017

SAN CIRO FARÀ PARTE DEL PARCO MAREDOLCE DI LÀ DA VENIRE

    

Il Parco di Maredolce

Sintesi di Katia Melfi

Per stabilire quale possa essere la funzione della Chiesa di S. Ciro, dopo il restauro, è bene pensare ad un intervento complessivo sul Parco di Maredolce.
In questo modo tutta l’area riavrebbe l’unità che ha perduto con la costruzione del viadotto dell’autostrada che ha tagliato fuori la Chiesa.




              Breve stroria recente dell’area:

-       Negli anni ’40 del secolo scorso vengono realizzati i primi interventi di restauro della cappella del Castello di Maredolce.

-       Negli anni ’70 i primi interventi di restauro del Castello con gli studi dell’architetto Silvana Braida.

-       Negli anni successivi il Castello viene acquisito dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo e nel 1992 iniziano gli espropri delle costruzioni abusive che coprivano il Castello.



-       Nel 1998, per iniziativa dell’architetto Silvana Braida, nasce l’Associazione Culturale “Castello di Maredolce” che si occupa di valorizzare tutta l’area anche attraverso l’organizzazione di iniziative culturali.

-       Nel 2007 vengono finanziati nuovi lavori di restauro, guidati dall’architetto M. Scognamiglio. I lavori non si limitano solo al restauro del Castello ma coinvolgono tutta l’area del lago.

-       Nel 2011 si conclude la seconda parte dei lavori di restauro. Nello stesso anno la Reggia viene inserita nella Giornata di Primavera del FAI.

-       Nel 2015 il Comitato Scientifico della Fondazione Benetton assegna il Premio Carlo Scarpa al Giardino di Maredolce. La nostra scuola viene ufficialmente invitata alla cerimonia  conclusiva per portare le testimonianze del lavoro svolto sul Castello fin dai primi anni del 1990.

            

 Proposta di riqualificazione del Parco

Oggi il giardino di Maredolce si presenta come una vasta area con al centro un
isolotto di forma irregolare, ricoperto da piante di agrumi.

La prima proposta di riqualificazione del Parco prevedeva il ripristino di tutto il lago.

La realizzazione di questa proposta avrebbe però costi molto elevati.

Un’ipotesi alternativa potrebbe essere quella di pensare, come elemento che unifica 
tutta l’area, non il lago ma il verde della vegetazione.

L’idea prevede la creazione di una pista ciclabile e pedonale che collega la Chiesa di 
S. Ciro al Castello di Maredolce, passando sotto l’autostrada.



Il Parco verrebbe suddiviso in due aree:
-       in alto una zona in cui verrebbe realizzato un campo da golf;
-       in basso una zona destinata alla coltivazione di agrumi e alberi da frutto (ciliegi, mandorli, mimose…).
La presenza di questo tipo di alberi consentirebbe di dare, a tutta l’area del Parco, un’armonia di colori: il verde delle foglie, il bianco o il rosa dei fiori di mandorli e ciliegi, il giallo delle mimose.
-        Infine la realizzazione di un biolago costruito con l’immissione di acqua resa potabile da un moderno sistema di depurazione delle acque.





Le notizie, sinteticamente esposte, sono state tratte dalla tesi di laurea in Architettura  “Progetto di restauro e di rifunzionalizzazione della Chiesa di S. Ciro a Maredolce”                                                                                                 della Dottoressa Valentina Ruggirello.















ph ©pierocarbone











Nessun commento:

Posta un commento