Il simbolo dell’Associazione raffigura un flessuoso e frondoso albero di ulivo (emblema di pace, nella quale, come diceva Ovidio, “fioriscono le arti e in particolare la Poesia”) e si deve al talento artistico di Sascha Robb Cucchetti.
Eloquente il significato: le radici affondano nelle specificità locali e regionali, da cui traggono nutrimento, convergendo poi nel solido fusto e nell’argentea e fitta chioma, in un processo di unione e di affratellamento.
Il gonfalone A.N.PO.S.DI., ideato dall’attuale Presidente, dott. Mimmo Staltari. E’ stato presentato durante il Convegno d’Autunno tenutosi a Santarcangelo di Romagna (RN) nell’Ottobre del 2005.
In occasione del convegno (da non intendere in senso accademico) Poeti@Racalmuto che si terrà il prossimo 3 agosto, giungerà, da Cosenza, Mimmo Staltari, presidente dell’Associazione di poeti e scrittori che si prefigge di valorizzare la letteratura espressa nei vari dialetti d’Italia.
Marco Scalabrino, poeta trapanese e studioso del dialetto siciliano, cortesemente ha approntato una scheda per illustrare l’attività dell’associazione e il ruolo svolto dal suo presidente.
L'A.N.PO.S.DI,
una falange per il dialetto
di
Marco Scalabrino
L’A.N.PO.S.DI., Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali, con sede centrale in Roma e delegazioni regionali e provinciali, è stata fondata il 9 Maggio 1952.
Senza fine di lucro (il sostentamento è basato unicamente sulle quote degli associati), gli scopi statutari si prefiggono: 1) la valorizzazione dei dialetti; 2) lo studio dei dialetti e degli autori; 3) la diffusione della produzione letteraria dialettale.
Nell’intento di attuare i propri fini istituzionali, l’Associazione, che ha annoverato nel tempo soci insigni quali: Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Peppino Denaro, E. A. Mario, Mario Dell’Arco, Tonino Guerra e altri, promuove e indice convegni e congressi nazionali che si celebrano due volte all’anno, in Primavera e in Autunno.
A Mimmo Staltari, che dell’Associazione è il presidente dal 2005, al suo entusiasmo e al suo carisma, se ne deve l’attuale rilancio, in virtù delle felici iniziative sotto la sua guida messe in atto, quali, fra le altre: l’inaugurazione del gonfalone dell’A.N.PO.S.DI., la nuova veste della rivista dell’Associazione Voci Dialettali, la svolta informatica con la realizzazione del sito internet, il rafforzamento degli organismi periferici nonché la pubblicazione del Quaderno, che intende partecipare, in opposizione al “de profundis” che da tempo alcuni sinistramente intonano, la vitalità dei dialetti, riscoprire tramite essi “la nostra identità”, comunicare che “dialetto non significa isolamento” bensì vivere, comprendere e rinnovare “il senso profondo delle proprie radici”.
Salvatore Di Pietro. siciliano, vicepresidente dell'Associazione negli Anni Settanta |
Dall’Abruzzo al Veneto, dalla Basilicata alla Valle d’Aosta, dalla Calabria al Trentino Alto Adige, passando per Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, il Quaderno, un volume di circa 200 pagine, racchiude una rassegna dei testi (con traduzione italiana in calce) di poeti che militano fra le fila del Dialetto, i cui versi “esaltano i sentimenti, le emozioni, gli anfratti dell’anima”, ed è suggestivo, stimolante, bello constatare quanto questo venga adoperato con naturalezza, con proprietà di significato, sia “abile” ad assolvere egregiamente l’esigenza sociale della comunicazione, sia tuttora palpitante, seducente, vivo.
Organismi e collaboratori |
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Auguro alla Associazione tanti successi e tanta buona poesia, comunque espressa. Iil dialetto una forma di espressione.
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