Dinanzi ai diversi modi di porsi nei confronti del potere ci saranno sempre un Edipo e un Creonte a contrapporsi. E non è certo la quantità di potere a determinare la contrapposizione. E' la bussola interiore che segna due nord diversi. Ce ne dà spunto di riflessione il prosieguo della tragedia antica, che è sempre preferibile ai tragediatori moderni se a tragediare pensano. (Si cita con il permesso dell'autore). P. C.
EDIPO
Creonte, tu per me sei stato zio e co-
gnato, ma non hai saputo fare nulla per
la nostra famiglia. Eri immerso nel tuo
misero potere; tu, re mancato, ti com-
piacevi del potere e ne desideravi sem-
pre di più. Non sopportavi la mia felicità,
mi vedevi superiore a te, piu fortunato
di te, ma il mio potere era doppiamente
legittimo: sono stato re di Tebe perché
ho sconfitto la Sfinge, ma lo sarei stato
comunque, perche ahimé sono figlio di
Laio.
Se tu, Creonte, non avessi tramato as-
sieme all'ambiguo Tiresia, non saremmo
precipitati nel baratro del rimpianto.
Creonte parla volgendo la testa a destra e a sinistra, come per cercare un interlocutore che gli sfugge.
CREONTE
Pensavo che la vita, una volta conclusa,
si chiarisse e si mostrasse all'uomo in
tutta la sua essenza, invece tu continui
a restare fermo sulle tue posizioni ori-
ginarie, tutte basate sul fraintendi-
mento della realtà.
Io sono stato frainteso da tutti e temo
che sarò frainteso anche dalle genera-
zioni che verranno, se gli dei vorranno
concedermi 1'onore del ricordo.
Quando ce 1'avevi con me e pensavi
che volessi toglierti il potere, non ti ac-
corgevi che invece io agivo per il bene
della pòlis.
Tu sei troppo testardo, Edipo. Hai
agito per ostinazione, non per buon
senso.
Ti ho sempre rispettato. Quando mi
ordinasti di andare a Delfi e tornai con
il responso di Apollo, avrei voluto
parlarti, dentro alla reggia,
ma tu non accettasti, hai voluto che ti
parlassi davanti a tutti.
L'arroganza ti ha rovinato, ma io volevo
il tuo bene. In fondo eravamo noi due
a decidere il da farsi per fronteggiare
la sciagura che gravava su Tebe.
Se tu fossi stato meno chiuso nei tuoi
pregiudizi, se non fossi stato così siste-
maticamente diffidente...
Edipo si allontana lentamente, a scatti. Ad ogni accusa di Creonte egli tende le mani per negare indietreggiando.
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