sabato 29 settembre 2018

NON PRAEVALEBUNT. Sulla Fondazione Sciascia di Racalmuto: chi, sordo? chi, smemorato? chi, pentito? chi, in malafede? chi, ingrato? chi, opportunista? chi, venale? chi, distratto? chi, disinteressato? chi, vittima? chi, carnefice? chi, "insolente"? chi, "informatore"? chi, "mascalzone"? chi, invadente? chi, generoso? chi, in buona fede? chi... Chi?

Metto le mani avanti, con un'epigrafe di Soeren Kierkegaard: 

"Questo diario dunque non è storicamente esatto,
 e neppure è un semplice racconto: 
non è, per così dire, all'indicativo ma al congiuntivo". 

Diario del seduttore, BUR, Milano 1988. Trad.: Attilio Veraldi



Leggo tante cose in questi giorni sulla Fondazione Sciascia di Racalmuto che mai avrei immaginato di leggere, forse perché paventavo in fondo che dalle molteplici analisi fatte - attirandomi a turno, e limitandomi ai viventi, i silenzi e/o gli attacchi di tanti che oggi sostengono qualcosa o il contrario di quello che sostenevano prima (come ad esempio un giornale sedicente  sciasciano con tanto di giornalisti professionisti, pubblicisti, occasionali, cosiddetti più o meno sciasciani, che, ergendosi a difensore non si sa a che titolo e  implicitamente vantando diritti di esclusiva, definendomi nemico e attivista culturale, mi ha perfino condannato all'ostracismo mediatico, moderna declinazione dell'antica damnatio memoriae, con presunti articoli di fuoco satirico-moralistico-inquisitoriali e foto segnaletica alla wanthed)  -  paventavo che tanti timori si potessero avverare realmente. Si sono puntualmente avverati. Le recenti osservazioni del prof. Salvatore Fodale che avanza dubbi e riserve nei confronti di chi ha ritenuto o ritiene di detenere le "chiavi" del "fare" della Fondazione sono eloquentissimo riscontro.

Alcuni addirittura sostengono analisi e proposte che mi venivano contestate ieri e l'altro ieri ovvero cinque, dieci o vent'anni fa e oltre.

Chi ne vuol riscontro o chi ne ha vaghezza bussi ai seguenti link (l'elenco è parziale) e qualche indizio apparirà.

Forse tante questioni di volta in volta additate, se accolte in tempo,  e con diverso animo  affrontate dai diversi attori in qualche modo e in diversa misura interessati o chiamati in causa (familiari, membri della Fondazione, sindaco, assessori, consiglieri comunali, propugnatori della prima ora o anche autonomi estimatori di Sciascia o intellettuali militanti o semplici lettori), avrebbero portato ad un esito diverso rispetto alla situazione di aggravato stallo in cui oggi la Fondazione versa.

E' pur vero che ci sono state  nei decenni delle "voci" critiche, anche se intermittenti, ma non sono riuscite a incidere profondamente perché non corroborate da adeguato e partecipato sostegno.

"Il triste epilogo della Fondazione Sciascia" a cui rimanda l'articolo di Alan David Scifo sul "Fatto Quotidiano" del 23 settembre 2018 mi richiama decenni di "battaglie polemiche" o di semplici osservazioni di buon senso, semplicemente ragionevoli, e disinteressate, e mi fa amaramente sorridere delle opposizioni, delle reazioni, degli attacchi e degli epiteti ricevuti da più parti in tutti questi anni: informatore, mascalzone, insolente...

Se penso ai motivi che li hanno causati ovvero in reazione alle mie critiche osservazioni o ai miei modesti suggerimenti, ne vado orgoglioso e me li appunto come titoli di "onore" e di coraggio. Le intenzioni gratuitamente offensive o in mala fede le rimando sonoramente ai mittenti. E tuttavia lo ritengo il prezzo pagato, anche se ingiustamente, per avere affermato qualcosa, credo, di sciasciano. Ma ahimè, anzi, ahiloro, le mie "impertinenze" hanno fatto venir fuori le reazioni, le sottese mire e i pensamenti poco sciasciani degli altri! Opinione contestabile,  "bastonabilissima", lo so: unicuique suum. Non praevalebunt.



P. S.
Avrei voluto includere tra questi link/indizi  i verbali dei consigli di amministrazione della Fondazione Sciascia ai quali ho partecipato tra il maggio del 2007 e l'aprile del 2008  come membro di diritto, in quanto assessore alla cultura pro tempore del comune di Racalmuto, ma sto ancora in attesa di una qualsiasi risposta alla domanda  reiterata alcuni anni fa: numero di protocollo 17 del 18 luglio 2014 (sic!). Perché tanta segretezza?





Alcuni Post correlati nel Blog e su Facebook
 (il solo tag "Fondazione Sciascia" rimanda a ben 37 Post: 
quasi un libro bianco)
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e sul Parco Letterario Regalpetra le cose non stanno meglio:
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Altri siti:
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http://castrumracalmuto.blogspot.it/2012/08/malgrado-sciascia.html
e sulla versione cartacea di "Grandangolo" n. 33 del 18 agosto 2012
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ph ©piero carbone (Racalmuto, Audiorium Santa Chiara, luglio 1988)

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