mercoledì 20 giugno 2018

PER ROSANNA PIRAJNO. TESTIMONIANZA DI GIOACCHINO CALOGERO CANNIZZARO E APPELLO DI BEATRICE MONROY. Altri siciliani e altre siciliane


Rosanna Pirajno "cittadina" e "paesana" attiva
di
Gioacchino Calogero Cannizzaro

Ieri ho salutato per l'ultima volta Rosanna Pirajno. Vorrei ricordare due degli aspetti della personalità e della storia di Rosanna sui quali non si può sorvolare. Per prima la sua paesanità: Rosanna non è stata soltanto una delle animatrici più incisive e profetiche del dibattito culturale e politico a Palermo, ma è stata sempre molto legata al suo paese d'origine (Castelbuono), e a quello d'adozione (Ustica).

L'altro aspetto, che non si può rimuovere, è quello di avere incarnato, insieme ad altri, nella provincia di Palermo per un ventennio un sogno, che a volte anche grazie a lei è diventato realtà : quello dei Verdi, per la precisione della Federazione dei Verdi.
Rosanna che prende contatti con noi, ragazzi di paese, per fare i Verdi a Castelbuono.
Rosanna che porta in paese Letizia Battaglia, Pippo Giuseppe Onufrio e altre personalità dell'ambientalismo siciliano.

Rosanna che si candida come capolista dei Verdi alle amministrative del 90, fa comizi, illumina la campagna elettorale, e viene eletta unica rappresentante del gruppo.
Rosanna che viene col treno ai consigli comunali (lei è per il trasporto pubblico ferroviario, per davvero, non per modo di dire).
Rosanna che lungo il tragitto dalla stazione al paese ascolta i nostri dossier sui punti all'ordine del giorno.

Rosanna che interviene su tutti i punti, con interventi sempre autorevoli e circostanziati, stupendo i sonnacchiosi colleghi ("ma comu fa chissa a sapiri tutti sti cosi...? ")
Rosanna che pone con forza il suo punto di vista senza mai perdere la stima e l'ammirazione degli interlocutori.

Rosanna che contribuisce a fermare un progetto di prg che prevedeva l'urbanizzazione del parco delle rimembranze, e su su fino alle zone collinari.
Rosanna che propone l'acquisizione al patrimonio comune del palazzo Failla, con un grande progetto di riutilizzazione, mai portato avanti perché deviato ad altri scopi, per finire oggi sede di ignoti uffici.

Rosanna che mi telefona in anni più recenti e mi chiede il consenso per le compagini politiche cui si è nel frattempo avvicinata, e, di fronte alle mie perplessità, se ne esce con una risata: "ma si sa, voi di Castelbuono siete degli irriducibili...!"

Rosanna che, tornata dopo tanti anni nel paese che ha lasciato con grande sofferenza, mi abbraccia forte e mi dice: "tu non sai quanto ti voglio bene".

Anche questo è Rosanna Pirajno.



Sorelle e fratelli palermitani
di
Beatrice Monroy


Sorelle e fratelli palermitani che stamattina ci siamo riuniti in così tanti per salutare Rosanna, mi rivolgo a voi. A voi che poi siamo i noi, quelli che hanno vissuto le stagioni dell’inferno e poi la speranza e poi ... una storia unica e speciale . Oggi ci ha lasciati Rosanna che di questa stagione, di questa volontà e sicurezza di farcela era una bandiera. E noi?

Vogliamo davvero lasciare che la nostra vita scorra tra i funerali e lasciare che questo passato così speciale in cui il destino ci ha fatto vivere finisca nel nulla?

Sorelle e fratelli palermitani mi rivolgo a voi.. a noi.. a quella storia assurda, speciale , unica che solo noi sappiamo e abbiamo inciso nella nostra pelle. Sorelle e fratelli palermitani troviamo modo... vi prego...noi, ne sono certa, con la nostra storia possiamo diventare portatori di speranza in questa Italietta da due lire.. noi abbiamo da dire.. così come faceva Rosanna

Dai profili Facebook di Gioacchino Calogero Cannizzaro e Beatrice Monroy

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