domenica 29 ottobre 2017

SGRAMMATICATURE E FILOSOFIA DELLA TERRA. Un giovane, vent'anni fa, raccontava


Il nome è falso, gli errori sono veri, ancor più vero il sentimento della terra che ne scaturisce. Anche se risale a oltre vent'anni fa e con tutte le sue sgrammaticature, l'esperienza di Pancrazio, diciassettenne, studente delle scuole serali, potrebbe insegnare qualcosa.
 Ma a chi?
















Quanto bisogna lavorare alla raccolta del frutto


Sul campo dell’agricoltura ho ricevuto una bella esperienza perché mi sono inzegnato tante cose.

         Io ho potuto conoscere e capire come avviene la crescita di un frutto. Circa due anni fa ho conosciuto un cristiano che fa il contadino, grazie a questo cristiano ho visto quanto è bella la natura perché mi ha imparato una volta come si semina, come bisogna fare crescere i semi e ho capito anche quanto bisogna lavorare alla raccolta del frutto.

         Per fare crescere un seme qualsiasi io mi sento di dare la vita a un altro essere vivente, per fare crescere un seme la prima cosa da fare è immergerlo sul terreno e dare l’acqua due giorni sì e due giorni nò, poi coltivarlo mettendo attorno la pianta del sale agricolo o del concime per fare crescere meglio la pianta.

         Quando la pianta è già cresciuta e il frutto è stato raccolto io soffro poi a sdraricarla, dopo tutto il lavoro che è stato svolto per arrivare alla soddisfazione di raccogliere il suo frutto.

         Il contadino quando deve vendere i frutti deve venderli a pochissimo prezzo dopo tutto il lavoro che è stato svolto perché dal contadino questa merce va a finire al commerciante che deve rivendere alla gente.

         Io vorrei che la gente non sarebbe così strafottente su come si basa l’agricoltura; molta gente quando si ci parla di coltivare la terra vogliono cambiare discorso, perché non si rendono conto che tutte le cose che servono a noi per farci vivere crescono proprio dal terreno.


                                                          Pancrazio, 20 anni




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