venerdì 15 settembre 2017

DA UN EREMO ALL'ALTRO PER SANTA ROSALIA. A Cavallo dalla Quisquina a Monte Pellegrino




"Equitrekking Rosaliae" è il primo pellegrinaggio a cavallo che ripercorre la via di Santa Rosalia dalla grotta dell'eremo di Santo Stefano di Quisquina al santuario di Monte Pellegrino. 

Una quattro giorni a sfondo religioso dove non mancherà divertimento, storia, cultura, natura e paesaggi mozzafiato. 

Un'iniziativa partorita dall'unione di cavalieri provenienti da associazioni diverse del luogo e finalizzata dagli stessi con l'intento di farne un tesoro del luogo da preservare nel tempo a venire.
Luigi Insinga






Itinerario, per domenica 17 settembre 2017, 
attraversamento della città di Palermo con benedizione alla cattedrale di Palermo alle ore 9,30 circa 
e successivo saluto del sindaco a Piazza Pretoria.

Invito tutti i miei amici a condividere questo post per dare la possibilità a quante piú persone possibile di godersi un pellegrinaggio unico nel suo genere con i cavalli, dall'eremo di Santa Rosalia Santo Stefano a Monte Pellegrino.
Vi aspettiamo numerosi lungo il percorso!
Luigi Insinga






Luigi Insinga

Il 14 settembre è iniziato un viaggio pellegrinaggio a cavallo (all'incirca una quarantina) che ci porterà dall'Eremo di Santa Rosalia al Santuario di Montepellegrino, percorrendo vecchie trazzere polverose che collegavano la ruralità interna siciliana ai grossi centri della costa;

sarà un viaggio nel tempo, attraverseremo boschi, riserve naturali, toccheremo vecchi borghi, visiteremo masserie, casali e castelli che da secoli sono i testimoni di un territorio, quello siciliano a vocazione prettamente agricola, popolato da tempi lontani e che una volta era il granaio d'Italia.

Sarà la scoperta di un territorio che ha visto alternarsi diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato tracce indelebili del suo passaggio, ma che purtroppo non sono state sufficientemente salvaguardate e sfruttate per uno sviluppo turistico a portata di mano.

Chiudo dicendo che il viaggio si prefigge di unire idealmente i due posti più cari alla Santuzza, di far conoscere quei posti dimenticati che aspettano da anni di essere rivissuti; un ritorno al nostro passato indispensabile per la sopravvivenza delle future generazioni


Foto di Federico Bruno


















Foto di Paola Rosselli







Foto di Luigi Insinga











Nessun commento:

Posta un commento