mercoledì 14 ottobre 2015

PIRANDELLO VENIVA DAL MARE. Navigazioni archivistiche di Mario Genco

"Nonostante" il mare?


E chi doveva dirlo? Luigi Pirandello simbolo della girgentinità, del cerebralismo ipocrita-borghese, del sillogismo esiziale più che esistenziale, era di Palermo! Non lui, direttamente, nel senso che non vi è nato, ma i suoi avi sì, provenienti da Genova, anzi, più precisamente da Pra, borgo marinaro autonomo confluito nel 1926 nella Grande Genova.
Dunque: Genova, Palermo e Girgenti, una terna terracquea da competere, per il mondo di sensi e significati cui rimanda, con la triade letteraria Naples Rome e Florence di stendhaliana officina. Ma l'accostamento è solo una suggestione. Non è una suggestione lo scavo archivistico di Mario Genco che lo ha fatto approdare a risultati documentatissimi.

Si sapeva che il giovane universitario Luigi avesse studiato a Palermo e in qualche casa avesse avuto abitazione, come tanti studenti fuori sede del resto, ma per lui era diverso, non era un fuori sede ma ritornava a casa sua, nell'alveo urbano dei padri, che a loro volta provenivano da Pra. Gente di mare in ogni caso.

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011


Eppure, col mare, o meglio con alcuni aspetti legati al mare, e letterariamente parlando, Pirandello non ebbe un rapporto felice tale da coltivarlo come ancestrale fonte di ispirazione, anzi, ne sembrava, per dirla con un denso termine dialettale, non sappiamo se di terra o di mare, o valido in entrambi i casi, sciarriàtu. Come se si fosse "bisticciato",  insomma, e potentemente. Eppure, l'amava.

Con la sensibilità di uno che ama il mare, Mario Genco non si rassegna, nei quattordici capitoli del libro, a inseguire frondosi alberi genealogici al largo della costa, ma a partire da quelli coglie piuttosto nello scrittore agrigentino, letterariamente parlando, i sintomi di un contrastante amore.


Stralci

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011

Mario Genco, I Pirandello del mare ovvero l'enigma del nonno cambiato,
XL edizioni Sas di Stefania Bonura, Roma 2011

Foto


da  sx: Lia Vicari, direttore della Libreria Feltrinelli, 
Mario Genco, Salvatore Nicolsia



Da sx.: Mario Genco, Salvatore Nicosia, Piero Violante

Lettura di alcuni brani del libro

L'assedio


Dediche. Alla destra di Mario, Nicolò D'Alessandro


Grazie per l'affettuosa dedica


Ph ©Laura Carbone

1 commento:

  1. Interessante commento al post su fb.

    Fiorenzo Toso:
    La cosa in Liguria è risaputa. C'è anche chi si è preso la briga di andare più indietro e ha "scoperto" che i Pirandello di Pra erano scesi dai monti liguri e precisamente dalla zona di Sassello, dove il cognome Perrando (da cui il diminutivo) è ancora ben vivo. Del resto, ci sarà pure un motivo se Pirandello ambienta il Fu Mattia Pascal in Liguria, e inventa un nome come Miragno, che è una forma ligure per "muro a secco". Memorie familiari, forse, come l'uso che fa a un certo punto della parola "bellino". Credo che questi dettagli siano un po' sfuggiti alla critica, ma son dati di fatto. poi lui giocava sul proprio cognome e s'inventava l'etimologia magnogreca "pyr andros" (uomo che brucia o giù di lì), ma in realtà sapeva esattamente chi era...

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