POST NON DEFINITIVO
Poeti@Racalmuto è stato il filo conduttore.
Dall'Etna ad Ortigia, dai Templi allo Stagnone, da ben cinque province ma anche dalla Calabria il 3 di agosto sono giunti a Racalmuto per incontrarsi, i poeti, amanti insomma della poesia, da soli, in gruppo, in compagnia dei loro familiari. Un piccolo gruppo o grande drappello: oltre una cinquantina. Alcuni a ranghi sparsi sono arrivati la sera prima per intrattenersi in amabili convivi.
Tutti si sono dati appuntamento a lu Cannuni, in Piazza Castello, alla volta del Castelluccio per una visita sapientemente guidata al culmine di un tragitto campagnolo e dopo le disavventure di una strada da terzo mondo.
Sono ritornati in paese per il pranzo.
Alle tre del pomeriggio, nella deserta canicola agostana, il paese lo hanno passeggiato, lo hanno visitato, hanno fatto tappa all'atelier del carradore Dino Agrò.
Si sono fotografati davanti alla Matrice, hanno svolto il loro raduno nella sala al primo piano del Castello Chiaramontano.
Al termine della manifestazione, dopo avere assaggiato taralli e vino locale, alcuni hanno pernottato in paese, altri hanno raggiunto le sedi di origine, con il tacito appuntamento di ritornare nel paese che ha li abbracciati come visitatori, come ammiratori, come poeti.
Si poteva fare altro, si poteva fare meglio, ma con zero risorse economiche si è ugualmente data una dignitosa "casa" al sogno di chi organizzando, partecipando o recitando, ha voluto testimoniare la propria fede nella bellezza. Nonostante tutto.
Anche la poesia, seppur impastata di nuvole, ci spinge a nuove consapevolezze delle concrete realtà terrene.
Eterea la poesia, forse impalpabile, astratti i poeti, ma possono essere direttamente o indirettamente propugnatori di processi virtuosi. Concreti. Produttivi.
Segue il racconto fotografico dell'evento, corredato di parziali didascalie, altre foto e altre didascalie con altri nomi, per supplire alla mancanza di tempo o alla parziale memoria, verranno aggiunte successivamente. Ma la migliore integrazione sarebbe quella scaturita dagli apporti di chi, con qualsiasi ruolo, ha vissuto quest'esperienza.
Chi incontra difficoltà a postare eventuali commenti sul blog, in coda al post, può inviarli all'indirizzo di posta elettronica archivioepensamenti@virgilio.it
Arrivi del giorno prima e accoglienza
Da sx: Mario Gallo, Mimmo Staltari (proveniente da Locri) con la sua signora |
Chi è arrivato prima e chi è arrivato dopo: l'incontro in Piazza. Da sx: Nino Barone, Gino Adamo, Marco Scalabrino, con le rispettive famiglie, e Mario Gallo |
Verso l'albergo |
Accoglienza con aperitivo |
La cena in campagna
Tony Causi ed Enzo Patti |
Notizie storiche sul Castelluccio di Racalmuto e videoproiezione sui Castellucci federiciani in Sicilia a cura di Angelo Cutaia |
Ci ha fatto visita al Castelluccio Giuseppe Guagliano, presidente del consiglio comunale di Racalmuto (il secondo da sinistra) |
All'atelier del carradore Dino Agrò
Gaspare Pipitone, ispirato dai carretti, recita un suo componimento |
Con il carradore Dino Agrò (il primo da sinistra) |
Foto davanti alla Matrice
Incontro con la statua di Sciascia
Momenti dell'incontro:
Consegna del trofeo dell'ANPOSDI all'assessore alla cultura Salvatre Picone per l'amministrazione comunale |
Il gruppo folcloristico
Orchestrina del gruppo folcloristico "Città di Racalmuto" |
Il gruppo al completo esegue alcuni canti di lavoro tra cui "U surfararu" |
Proiezione di foto antiche
Nino Vassallo illustra le foto antiche di Racalmuto raccolte dal Gruppo fb "Sali d'argento" |
Nino Barone (Trapani) |
Enzo Vitale (Castellammare del Golfo TP)
Enzo Vitale, il primo a dx, presidente dell'Associazione "Peppino Caleca" di Castellammare del Golfo, presenta i poesi associati |
Giuseppe Gerbino (Castellammare del Golfo) |
Stefano Ferrantelli (Castellammare del Golfo) |
Rino Tamburello (Castellammare del Golfo) |
Gaspare Pipitone (Castellammare del Golfo) |
Michele Falci (Caltanissetta) |
Maria Nivea Zagarella ( Francofonte SR) |
Maria Gabriella Messana declama i versi della madre Isabella Martorana (Racalmuto AG) |
Daniela Sciarotta (Ramacca CT) |
Marcello Scurria (Palermo) |
Tony Causi (Palermo) |
Gero Miceli (Grotte AG) |
Rosa Maria Lombardo (Milano, originaria di Raffadali AG) |
Liliana Arrigo (Agrigento) |
Salvatore Gaglio (Santa Elisabetta, AG) |
Marco Scalabrino (Trapani) |
Vincenzo Di Stefano (Castellammare del Golfo TP), il primo da sinistra |
Italo Piddini (Palermo)
Mario Amico (Caltanissetta)
Piero Carbone (Racalmuto AG)
Giuseppe Messina (Mussomeli CL)
Mario Gallo (Firenze, originario di Trapani)
Enzo Patti - Favara AG - (presente la mattina al Castelluccio)
..............
Dopo l'incontro Poeti@Racalmuto e la visita guidata di Angelo Cutaia al Castelluccio. Da Liliana Arrigo:
RispondiEliminaLa triste vicenda della contessa Cutò mi ha ispirato questa poesia.
Un abbraccio Liliana
DI FERRO E SANGUE
Coperta di ruvida tela, sudario di follia,
eccomi, io che vestivo il corpo di seta e gioielli,
grido a voi, ai vostri visi costernati,
che l’amaro segreto – nel mirino turbina l’accusa –
della passione sfrenata, tutti sanno.
Ho peccato mai sazia, nella vertigine a riempire il vuoto,
ho lasciato disciogliere il canto in un sussulto,
assopito il mio corpo, trascurato,
d’inquieto ardore si schiuse nel ritrovarsi,
fragilità che lontano ci condusse.
Tutto il mondo in un abbraccio
ma di te, mio sultano, ho bevuto fino all’oblio
come assetata senza pace.
Amore di spasimi e perdizione, di carezze estenuanti,
divampato, e luce mi desti, mio solo raggio di sole
e corpo e anima mi hai preso, alla deriva.
Inferno e paradiso di brividi a mordere le carni,
tienimi stretta sempre fra le tue braccia. Sempre.
Ma l’amore che viaggiava nel futuro
è caduto alla curva del destino,
ancora un incontro, l’ultimo
sulla punta delle dita a dilaniare l’avvenire.
Un ultimo incontro svilito nel senso di possesso
senza andare dalla stessa parte, nella sfiducia di te, di me.
E ormai non servono le dolci parole
perse nel tossico della separazione
e non avere ancora la forza di staccarsi.
In fondo al corridoio di abbracci furtivi
ho visto la fine negli occhi ostili, inariditi,
solo il tuo amore e null’altro avrei voluto
e ancora cerco il segno della tua bocca.
D’amore dannato, perverso, infelice
ho pagato il prezzo riversa sul letto imbrattato,
strazio di sangue che arrossa il collo come una rosa sfatta.
Con mani di passione carnefice mi hai dato la morte
e sparse senza lacrime le mie lettere, incise nel groviglio di ricordi
la carta che di colore si riveste,
e conservano, di me, di te il ritmo del fiato e le parole senza fine.
Deposta in una rozza cassa piango la mia breve vita logorata,
arresa nel triste inganno senza pietà,
tu non accompagnarmi nel sonno che mi avvolge di pace.
Basso il sole immobile al margine del cielo,
di ferro e sangue è il giorno.
Liliana Arrigo
Lieto del successo della manifestazione resta il dispiacere di non aver potuto partecipare Mi auguro che questo sia solo l'inizio.
RispondiEliminaLa sua presenza sarebbe stata un ulteriore arricchimento all'incontro, e doppiamente direi: come fine poeta, e come racalmutese. Mi associo all'augurio affinché la poesia possa animare maggiormente non solo le strade del nostro paese.
RispondiEliminaUn grazie ad Alessandro Ramberti per avere riproposto l'evento nel suo blog
RispondiEliminahttp://narrabilando.blogspot.it/2014/08/un-paese-che-abbraccia-i-poeti.html