Queste due foto, pubblicate su fb, a partire dal fatto che Salvatore è assessore alla cultura attuale e io assessore alla cultura lo fui, hanno suscitato immancabili, seppur leciti commenti che, a loro volta, ne hanno suggeriti altri in completa autonomia che qui voglio aggiungere ad uso preventivo, non dico per scongiurare ma almeno per alleviare la solita "commentite".
Dietro le nostre spalle ci sono due pullman "grandi" da cui sono scese circa 120 persone provenienti da Castellammare del Golfo, attrezzate di costosi costumi storici e oggetti di scena. Questo centinaio di persone forma il corteo storico "Santa Rita" che ha animato il castello, la scalinata del Monte, le strade di Racalmuto, il paese intero, ha arricchito e completato la processione, con un plateale omaggio alla Madonna del Monte sul palco al termine della Recita, additandoci anche percorsi virtuosi per il futuro circa la gestione dei costumi.
Questo l'ha reso possibile l'amministrazione, con cui non ho alcun rapporto organico, tramite il sindaco che l'ha avallato e l'assessore alla cultura che ha materialmente predisposto l'accoglienza impegnando minimissime risorse che il triste bilancio permette in questo momento storico per garantire, anche se materialmente al minimo, le pubbliche relazioni di un'amministrazione.
In tutto ciò quale aspetto della faccenda può dare adito a dubbi e perplessità?
Ma Racalmuto, se avesse potuto, avrebbe dovuto fare di più, perché le circa 120 persone per animare la nostra Festa sono venute gratis anzi si sono pagate l'autobus di tasca propria tassandosi. Ràdiri e pagari! si dice per significare che uno rende un servizio e per giunta paga per il servizio reso! Assurdo a pensarlo, ma a quanto pare, meno assurdo a farlo, specialmente se dietro ci stanno generosità, vera cultura e disinteressata passione. E dire che avrebbero voluto pagare financo le rose da utilizzare per il corteo e acquistate in paese perché altrimenti sarebbero arrivate mosce dopo un viaggio di oltre centocinquanta chilometri in una giornata di luglio!
A pensarci prima, con i soldi dell'affitto dei costumi della tradizionale Recita si sarebbe potuto dare un contributo al Corteo per pagare i pullman: i costumi sarebbero stati inclusi e a disposizione per la Recita.
Insomma, questa, e così, è stata la collaborazione che ha reso possibile l'evento.
Molte persone hanno apprezzato. Molti, senza tante complicazioni intellettuali, hanno espresso questo apprezzamento nella maniera più immediata e spontanea: facendo leggere sul loro volto, nei loro occhi, espressioni di incantata meraviglia. C'è poi chi, questo apprezzamento, lo ha espresso verbalmente, pubblicamente, con telefonate, per email.
Ci si dovrebbe meravigliare piuttosto di chi, fregiandosi di ruoli e titoli destinati all'informazione, giornalisti et similia, con i mezzi che ha a disposizione, non ha manifestato alcun apprezzamento, tacendo, sminuendo o omettendo la notizia. Veramente non si è manco accorto della Madonna che col cosiddetto trionfo dà l'avvio ai festeggiamenti e la festa sbampa. Che malosgarbo alla Madonna e alla devozione dei racalmutesi! Perdona loro perché non sanno quello che omettono! Non lo sanno? O omissione blasfema fu?
Eppure, per ritornare al discorso iniziale, dietro l'iniziativa ci stanno comportamenti socialmente virtuosi! Cultura, tradizione, disinteressata passione. Sani processi economici per avere usufruito dei servizi di pullman bar pasticcerie... Ignorando l'evento si ignora il processo che innesca e ignorando il processo si ignorano gli operatori in esso coinvolti! E' un fatto anche di responsabilità.
Ora, al di là della retorica dell'amore al proprio paese, se non si additano, nella gestione delle notizie, i comportamenti socialmente virtuosi come si fa a distinguerli da quelli negativi che si dice di voler condannare e combattere?
Né è ammissibile pensare che per disconoscere, sottacere, ignorare il lavoro, seppur disinteressato e meritorio, di qualche organizzatore dell'evento, fior di giornalisti professionisti o pubblicisti potessero cassare l'organizzatore con tutto l'evento.
Se funziona così l'informazione in Italia, anche nei ranghi più alti, povera Italia! Chissà quanti nomi e quanti fatti "strategici" vengono cassati per logiche piccine o meschine, attinenti invidie e gelosie, o funzionali a congiure di gruppo o comunque di parte!
Vista la mala parata, con i miei poveri mezzi, internet permettendo e da libero cittadino, per rispettare le generosità di chi ha dato e la giusta aspettativa di chi ha apprezzato la "storica parata", cerco di rimediare come posso (anzi, questo mi ha indotto a documentare ulteriormente con le parole e con le immagini quello che altri ha omesso o taciuto:
Questo l'ha reso possibile l'amministrazione, con cui non ho alcun rapporto organico, tramite il sindaco che l'ha avallato e l'assessore alla cultura che ha materialmente predisposto l'accoglienza impegnando minimissime risorse che il triste bilancio permette in questo momento storico per garantire, anche se materialmente al minimo, le pubbliche relazioni di un'amministrazione.
In tutto ciò quale aspetto della faccenda può dare adito a dubbi e perplessità?
Ma Racalmuto, se avesse potuto, avrebbe dovuto fare di più, perché le circa 120 persone per animare la nostra Festa sono venute gratis anzi si sono pagate l'autobus di tasca propria tassandosi. Ràdiri e pagari! si dice per significare che uno rende un servizio e per giunta paga per il servizio reso! Assurdo a pensarlo, ma a quanto pare, meno assurdo a farlo, specialmente se dietro ci stanno generosità, vera cultura e disinteressata passione. E dire che avrebbero voluto pagare financo le rose da utilizzare per il corteo e acquistate in paese perché altrimenti sarebbero arrivate mosce dopo un viaggio di oltre centocinquanta chilometri in una giornata di luglio!
A pensarci prima, con i soldi dell'affitto dei costumi della tradizionale Recita si sarebbe potuto dare un contributo al Corteo per pagare i pullman: i costumi sarebbero stati inclusi e a disposizione per la Recita.
Insomma, questa, e così, è stata la collaborazione che ha reso possibile l'evento.
Molte persone hanno apprezzato. Molti, senza tante complicazioni intellettuali, hanno espresso questo apprezzamento nella maniera più immediata e spontanea: facendo leggere sul loro volto, nei loro occhi, espressioni di incantata meraviglia. C'è poi chi, questo apprezzamento, lo ha espresso verbalmente, pubblicamente, con telefonate, per email.
Ci si dovrebbe meravigliare piuttosto di chi, fregiandosi di ruoli e titoli destinati all'informazione, giornalisti et similia, con i mezzi che ha a disposizione, non ha manifestato alcun apprezzamento, tacendo, sminuendo o omettendo la notizia. Veramente non si è manco accorto della Madonna che col cosiddetto trionfo dà l'avvio ai festeggiamenti e la festa sbampa. Che malosgarbo alla Madonna e alla devozione dei racalmutesi! Perdona loro perché non sanno quello che omettono! Non lo sanno? O omissione blasfema fu?
Eppure, per ritornare al discorso iniziale, dietro l'iniziativa ci stanno comportamenti socialmente virtuosi! Cultura, tradizione, disinteressata passione. Sani processi economici per avere usufruito dei servizi di pullman bar pasticcerie... Ignorando l'evento si ignora il processo che innesca e ignorando il processo si ignorano gli operatori in esso coinvolti! E' un fatto anche di responsabilità.
Ora, al di là della retorica dell'amore al proprio paese, se non si additano, nella gestione delle notizie, i comportamenti socialmente virtuosi come si fa a distinguerli da quelli negativi che si dice di voler condannare e combattere?
Né è ammissibile pensare che per disconoscere, sottacere, ignorare il lavoro, seppur disinteressato e meritorio, di qualche organizzatore dell'evento, fior di giornalisti professionisti o pubblicisti potessero cassare l'organizzatore con tutto l'evento.
Se funziona così l'informazione in Italia, anche nei ranghi più alti, povera Italia! Chissà quanti nomi e quanti fatti "strategici" vengono cassati per logiche piccine o meschine, attinenti invidie e gelosie, o funzionali a congiure di gruppo o comunque di parte!
Vista la mala parata, con i miei poveri mezzi, internet permettendo e da libero cittadino, per rispettare le generosità di chi ha dato e la giusta aspettativa di chi ha apprezzato la "storica parata", cerco di rimediare come posso (anzi, questo mi ha indotto a documentare ulteriormente con le parole e con le immagini quello che altri ha omesso o taciuto:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/.../corteo-storico...
Questo comportamento insomma, anche professionalmente discutibile dallo stesso punto di vista dell'informazione, sa di slealtà per chi nulla o tutto sa della nostra cara Festa e da lontano legge o da vicino vede, come se tanta tradizione e tanta letteratura fossero scivolate invano! Ma è offensivo in primis per i racalmutesi in quanto tali, per il Comitato dei festeggiamenti,per l'Amministrazione stessa, facendoli risultare quello che non sono: ingrati o inadeguati a saper intendere il significato storico della festa che inizia il venerdì con la venuta della Madonna, insensibili al "dono" di una presenza che gratuitamente ha valorizzato e arricchito la nostra Festa nella rappresentazione della sua genesi storica.
Quanto spazio si è dato e si dà invece al negativo di una società!
E perché mai si deve essere restii a rappresentare una società anche sotto i suoi aspetti positivi? Forse nel primo caso c'è più "ritorno"?
Ma soffermiamoci a quella che in questi tempi viene molto citata e celebrata: la bellezza.
Che spettacolo quei costumi storici durante la sfilata e anche sul palco, disposti a ferro di cavallo! Che significato simbolico al termine della Recita vedere sfilare tanta nobiltà siciliana per rendere un floreale omaggio alla nostra Madonna del Monte adagiata sul carroccio trainato, secondo la tradizione, dai buoi!
Grati invece dobbiamo esserlo, tutti, in quanto racalmutesi in special modo, anche per il percorso virtuoso che ci è stato additato e di cui il corteo storico che ha sfilato per le vie del paese ne è uno spettacolare esempio: acquistare le stoffe e confezionare in proprio i costumi invece di affittarli ogni anno per non ritrovarci a distanza di tempo niente tra le mani.
Tutto questo ci sta dietro le foto.
Grazie, Castellammare!
Per concludere sulla foto invece, da dove hanno mosso i passi queste riflessioni, mi auguro che altre foto simili possano ripetersi, pur consapevole che gli scatti fotografici, per definizione, catturano l'attimo della realtà cangiante!
Questo comportamento insomma, anche professionalmente discutibile dallo stesso punto di vista dell'informazione, sa di slealtà per chi nulla o tutto sa della nostra cara Festa e da lontano legge o da vicino vede, come se tanta tradizione e tanta letteratura fossero scivolate invano! Ma è offensivo in primis per i racalmutesi in quanto tali, per il Comitato dei festeggiamenti,per l'Amministrazione stessa, facendoli risultare quello che non sono: ingrati o inadeguati a saper intendere il significato storico della festa che inizia il venerdì con la venuta della Madonna, insensibili al "dono" di una presenza che gratuitamente ha valorizzato e arricchito la nostra Festa nella rappresentazione della sua genesi storica.
Quanto spazio si è dato e si dà invece al negativo di una società!
E perché mai si deve essere restii a rappresentare una società anche sotto i suoi aspetti positivi? Forse nel primo caso c'è più "ritorno"?
Ma soffermiamoci a quella che in questi tempi viene molto citata e celebrata: la bellezza.
Che spettacolo quei costumi storici durante la sfilata e anche sul palco, disposti a ferro di cavallo! Che significato simbolico al termine della Recita vedere sfilare tanta nobiltà siciliana per rendere un floreale omaggio alla nostra Madonna del Monte adagiata sul carroccio trainato, secondo la tradizione, dai buoi!
Tutto questo ci sta dietro le foto.
Grazie, Castellammare!
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