giovedì 23 gennaio 2020

CONTROVENTO, È VOLATO ANCORA PIÙ IN ALTO. Ieri alla Feltrinelli inaugurazione della collana Polemos con il libro navarriano di Lavinia Spalanca su Pasolini polemico, passionale, proteiforme

Hanno conversato con l'autrice e curatrice della collana
 Roberto Sottile e  Salvatore Ferlita.
Ottavio Navarra ha presentato la collana Polemos.
Letture di Mario Mauro.

Flash:

Un editore che allarga lo sguardo e valica gli orizzonti isolani.

Pasolini manca. Di Pasolini c'è bisogno. Pasolini c'è: la sua opera è viva.

Rivalutazione del dialetto come riconoscimento di valore a ciò che è periferico.

Tramonto del dialetto come tramonto di un mondo, e "ritorno" del dialetto.

Pasolini antisistema.

Mai recensioni asettiche o generiche: le riconduceva a sé.

Per Sanguineti, troppo intelligente e troppo antipatico.

Autorevole, voce critica, nonostante la sua vocina un po' stridula.

Ha esplorato l'inferno (sociale) col suo corpo.

Le sue profezie.

Creatività non inquadrabile in schemi, in ambiti chiusi, in ruoli statici:
narratore innovativo, poeta civile, critico tagliente,  cineasta irriverente e sui generis: il film che si faceva  libro e non viceversa.

Pasolini e la Sicilia.

Pasolini e Sciascia.

Scelta delle letture: poesia alla madre e stralci da Una vita violenta.

P. S.

E io mi chiedo, e chiedo:
perché Pasolini ha definito il poeta dialettale Giuseppe Pedalino Di Rosa "sedizioso"?











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