Dalla contrada "Calìa Lago" si vedeva dirimpetto, in lontananza, la casa di Sciascia in contrada "Noce" - mi dice Lillo Giangreco che in contrada "Calìa Lago" ha una casa di villeggiatura, - e la luce accesa di una finestra fino alle quattro di notte... Era quella di Sciascia che stava scrivendo. E accenna alcuni frammenti di un aneddoto con vespe e cavalle che varrà la pena stendere con cura e calma per la sua valenza metaforica: quasi quasi sa di apologo.
In questi giorni di celebrazioni del centenario della nascita (1921-2021) cade a fagiolo.
ph ©Calogero Giangreco
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