SE SI PARLA DELLA FESTA DEL MONTE
PIERO CARBONE DA RACALMUTO·DOMENICA 17 MAGGIO 2020·2 MINUTI
Alcuni, in tempi di coronavirus (ma non è una giustificazione), hanno parlato pubblicamente della Festa del Monte di Racalmuto.
Hanno dimenticato di invitare e nominare tanti protagonisti della Festa negli anni, impoverendola. E il Sindaco Lillo Sardo che ha firmato il gemellaggio con Hamilton mentre intervistavano il sindaco di Hamilton, e Domenico Mannella compositore dell'Inno per il Cinquantenario mente si parladva del Cinquantenario, e il gemellaggio con Castronovo mentre si parlava di gemellaggi in nome della Madonna del Monte, e la Recita che replicano anche ad Hamilton tra gli emigrati e replicavano a New York nel 1920 e nel 1924, e il Cinquantenario nella sua articolazione, nei suoi preparativi e nei suoi coinvolgimenti, e le rievocazioni e i rappresentanti di antichi mestieri mentre parlavano di un museo dei mestieri antichi dei nostri emigrati al tempo in cui si andava con i carretti e di un doppio museo a loro dedicato, etc. etc. etc. Troppa autoreferenzialità. Al solito!
Alla mia precisazione qualcuno ha fatto seguire il commento secondo cui qualcosa in piu' si poteva in effetti dire.
E io chioso:
Qualcosa? E che è un fatto privato? Un graziosa concessione? Una passerella di private vanità? Un'occasione di presenzialismo? Non si può pretendere da amministratori, da cultori di storia patria o da giornalisti di rappresentare un aspetto importante del paese, le sue tradizioni, la sua "cultura" ( alla Taylor per intenderci), con superficialità, supponenza e ignoranza.
Alcuni, in tempi di coronavirus (ma non è una giustificazione), hanno parlato pubblicamente della Festa del Monte di Racalmuto.
Hanno dimenticato di invitare e nominare tanti protagonisti della Festa negli anni, impoverendola. E il Sindaco Lillo Sardo che ha firmato il gemellaggio con Hamilton mentre intervistavano il sindaco di Hamilton, e Domenico Mannella compositore dell'Inno per il Cinquantenario mente si parladva del Cinquantenario, e il gemellaggio con Castronovo mentre si parlava di gemellaggi in nome della Madonna del Monte, e la Recita che replicano anche ad Hamilton tra gli emigrati e replicavano a New York nel 1920 e nel 1924, e il Cinquantenario nella sua articolazione, nei suoi preparativi e nei suoi coinvolgimenti, e le rievocazioni e i rappresentanti di antichi mestieri mentre parlavano di un museo dei mestieri antichi dei nostri emigrati al tempo in cui si andava con i carretti e di un doppio museo a loro dedicato, etc. etc. etc. Troppa autoreferenzialità. Al solito!
Alla mia precisazione qualcuno ha fatto seguire il commento secondo cui qualcosa in piu' si poteva in effetti dire.
E io chioso:
Qualcosa? E che è un fatto privato? Un graziosa concessione? Una passerella di private vanità? Un'occasione di presenzialismo? Non si può pretendere da amministratori, da cultori di storia patria o da giornalisti di rappresentare un aspetto importante del paese, le sue tradizioni, la sua "cultura" ( alla Taylor per intenderci), con superficialità, supponenza e ignoranza.
Non si può parlare di una cosa ignorando chi l'ha fatta o vi ha contribuito a farla.
E per la Festa del Monte c'è stato sempre un Comitato.
E l'apporto di tanti cittadini, appassionati, con i oro saperi e il loro cuore.
Nel 1978 una Pro Loco che l'ha risollevata poiché ormai languente e ridotta al lumicino e ha contribuito a rivitalizzarla e ad essere quella che ancora oggi è.
Diciamo che non è neanche professionale rappresentarla o raccontarla in modo disossato della sua carne e del suo sangue.
E le nuove generazioni o i lontani che non sanno vanno resi edotti e correttamente informati. Altrimenti si toglie nella pretesa o presunzione di voler dare importanza o riconoscere valore alla galassia della nostra Festa del Monte.
Non lo dico io ma "su ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve tacere". Lo diceva Ludwig Wittgenstein. Scusate se è poco.
Non lo dico io ma "su ciò di cui non si è in grado di parlare, si deve tacere". Lo diceva Ludwig Wittgenstein. Scusate se è poco.
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