L'Istituto Comprensivo "Maredolce" (dirigente Vito Pecoraro) aderisce a
"Panormus. La scuola adotta la città"
e adotta San Ciro (a Maredolce)
Regesto Cronologico
XVII
sec. – Si ha la prima notizia visiva dell`esistenza di una “Chiesetta piccola
con l`immagine della Madonna”, ai piedi del Monte Grifone, accanto ai tre archi
normanni e alle grotte.
1656
– Viene costruita, nella contrada di Maredolce, la cappella della Madonna della
Grazia “(...) fabbricata dal D. Girolamo Matranga Palermitano Teatino circa
il 1656 essendo amministratore dei Beni di Ant. A Matranga e Federico suo
nipote (...). Sull`altare ha l`immagine della Madonna della Grazia (...)”.
Cfr.
ANTONINO MONGITORE, Dell`Istoria Sagra di tutte le chiese, conventi,
Monasterj, Spedali, et altri luoghi pii della città di Palermo, le chiese fuori
la città nella campagna. Ms del XVIII secolo, BCP, segn, Qq E 10, foglio
217 verso.
1735
– Si costituisce la Confraternita di San Ciro e su iniziativa di Vincenzo
Scamarda, barbiere, “(...) fabbricano accanto”, alla chiesetta della
Madonna della Grazia, “una Chiesa in onore di questo santo (...)”.
1738
– 14 Agosto. Con una solenne cerimonia e i relativi festeggiamenti, venne
inaugurata la chiesa di San Ciro “(...) essendo già ridotta a perfezione (...)”
XVIII
sec. – Venne riferito dal Villabianca, confermato più tardi da Gaspare Palermo,
che in tale contrada si celebravano dei festeggiamenti in onore di San Ciro. “(...)
si festeggia in tal luogo la Corsa dei Cavalli col concorso del Popolo in onore
del Glorioso S. Ciro, che vi ha la chiesa”. Questo rappresentò la conferma della definitiva soppressione dei riti pagani
in onore della Dea Cerere, che qui si svolgevano prima della edificazione della
chiesa. “(...) in occasione della solennità de`15 Agosto della Gran Signora
dell`Assunta (...)”.
Cfr.
FRANCESCO MARIA EMMANUELE e GAETANI (Principe di Villabianca), La Fontanografia
Oretea. Ms del XVIII secolo, BCP. Segn. Qq E 87, foglio 127 retto e verso.
GASPARE
PALERMO, Guida istruttiva per Palermo e suoi dintorni, a cura di G. Di Marzo –
Ferro. Tipografia di Pietro Pensante, Palermo 1858.
1825
– Su iniziativa del Cappellano Di Marco, si effettuarono dei lavori, al fine di
edificare il campanile, sulla sommità del frontone esterno.
1826
– Le strutture della chiesa necessitarono di sostanziali revisioni. Il 26
ottobre, a seguito di un sopralluogo (“Viso a luogo”) effettuato
dall`architetto Arcangelo Lauria, per conto della Commissione Amministrativa
Comunale, si decise di assumere alcuni provvedimenti tecnici, atti a
scongiurare ulteriori dissesti.
1831
– 32 – La chiesa era raffigurata in due pubblicazioni (di Domenico Scinà e di
Turnbull Christie) le quali, trattano del ritrovamento delle ossa fossili nelle
grotte mesozoiche sul Monte Grifone. In queste pubblicazioni si conferma
l`edificazione del campanile nella parte superiore del prospetto.
Cfr.
DOMENICO SCINÀ, Rapporto sulle ossa fossili di Maredolce. Reale Topografia di
Guerna, Palermo 1831.
TURNBULL
CHRISTIE, Sur Certains dépôts récens de la Sicile, in: Annales des Sciences
Naturelles, 1832.
1851
– La chiesa venne riaperta al culto, dopo un imprecisato periodo di abbandono,
per iniziativa del Conte Solandra.
1870
– Le condizioni statiche dell`edificio, non permettevano lo svolgersi delle
funzioni e la chiesa venne nuovamente chiusa per ragioni di sicurezza.
1883
– Vennero portati a termine i lavori di consolidamento delle strutture, per
volere del Parroco di Brancaccio, Mons. Villa – Riso.
Cfr.
Archivio Parrocchiale di Brancaccio (A.P.B.), Chiesa di San Gaetano da Thiene.
1968
– Il terremoto del 1968, causò seri danni alla chiesa che, per questo, venne
chiusa e abbandonata. Nel corso degli anni, le già precarie condizioni
statiche, si aggravarono ulteriormente, soprattutto a causa di una carente
consistenza del terreno di fondazione.
Cfr.
RAFFAELE SAVARESE, Relazione al progetto per il restauro della chiesa di San
Ciro a Maredolce, Palermo 1983. Presso l`Archivio della Soprintendenza ai BB.
CC. E AA. Di Palermo.
Nei
primi anni ‘70 – I luoghi limitrofi alla chiesa di San Ciro, vennero
notevolmente alterati a causa della costruzione dell`autostrada Palermo –
Catania.
https://it.wikipedia.org/wiki/Viale_della_Regione_Siciliana
1982
– Iniziò il primo importante intervento di restauro da parte della
soprintendenza, con la ricostruzione, tra l’altro, dell`abside, demolita accidentalmente da un bulldozer, mentre si facevano lavori di pulizia nei luoghi
immediatamente adiacenti alla chiesa.
Cfr.
RAFFAELE SAVARESE, Palermo: chiesa di S. Ciro a Maredolce, 1984.
Si ringraziano Valentina Ruggirello, per la disponibilità alla pubblicazione di alcuni materiali tratti dalla sua Tesi di laurea, e Domenico Ortolano, presidente dell'Associazione culturale "Castello di Maredolce", per avercela fatto conoscere. P. C.
Gentilissimo Professore, innanzitutto La ringrazio per avermi contattata e sarei stata davvero onorata ad essere presente all'adozione di questo bellissimo monumento.
Io stessa ho conosciuto la chiesetta tramite l'adozione da parte della mia scuola.
Purtroppo, come mia madre Le ha detto, vivo ormai in Germania e i miei impegni lavorativi mi impediscono di scendere con così poco preavviso, ma avete sicuramente il mio consenso a pubblicare le informazioni contenute nella mia tesi sul blog.
Così facendo spero di contribuire, anche a distanza, a far conoscere questo piccolo monumento affinché possa essere restaurato e riportato all' antico splendore.
Valentina Ruggirello
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