Dal Comunicato Stampa:
“L'incontro sarà intervallato da brani musicali eseguiti da Giana Guaiana, cantautrice e interprete di canti tradizionali del mediterraneo, che proporrà un repertorio di musiche medio orientali.”
Onorato per avere voluto includere nel repertorio anche una mia canzone. " (P. C.)
Onorato per avere voluto includere nel repertorio anche una mia canzone. " (P. C.)
La canzone
“La Sicilia tra migranti, rifugiati e terrorismo jihadista:
Le strategie messe in campo dai sindaci di frontiera”.
Sciacca - atrio superiore Palazzo Municipale dei Gesuiti
domenica 23 agosto – ore 20.30“
Sono
anni che l’Italia vive sulla propria pelle il dramma dei migranti che, anche
per l'acuirsi della drammatica crisi mediorientale, giungono nel nostro Paese
per poi provare a raggiungere l'Europa. Un fenomeno assai complesso sia dal
punto di vista umanitario che per i suoi risvolti legati alla sicurezza,
all’impatto socio-economico, culturale e politico della Nazione.
Un fenomeno
che in questi ultimi due anni ha subito un aumento vertiginoso sul fronte degli
sbarchi in una rotta che continua ad essere sempre più pericolosa per la vita
di coloro che, alla ricerca di un futuro migliore, rischiano la morte (solo
quest'anno più di 2.000 morti secondo l'ultima stima dell'Organizzazione
Internazionale dei Rifugiati).
L'Italia,
in attesa di misure straordinarie in arrivo da Bruxelles, continua ad
affrontare con impegno e determinazione le operazioni di salvataggio,
ospitalità, richieste di asilo e gestione della sicurezza, anche se resta la
Sicilia la regione che sopporta il peso maggiore dell'accoglienza. Ed è proprio
la Sicilia la regione in prima linea che porta, quotidianamente, il peso di una
emergenza che viene scaricato totalmente sulle comunità locali, sindaci in
testa, costretti a tappare i buchi del fallimento delle istituzioni europee.
Ed
è sempre la Sicilia a sentirsi minacciata da una migrazione clandestina che può
nascondere cellule terroristiche dormienti dello stato islamico di Al Baghdadi.
Città e paesi in prima linea per quello che viene considerato lo jihadista della porta accanto, in questa nuova forma di totalitarismo della globalizzazione.
L'incontro sarà intervallato da brani musicali eseguiti da Giana Guaiana, cantautrice e interprete di canti tradizionali del mediterraneo, che proporrà un repertorio di musiche medio orientali.
Città e paesi in prima linea per quello che viene considerato lo jihadista della porta accanto, in questa nuova forma di totalitarismo della globalizzazione.
L'incontro sarà intervallato da brani musicali eseguiti da Giana Guaiana, cantautrice e interprete di canti tradizionali del mediterraneo, che proporrà un repertorio di musiche medio orientali.
Introduce: Salvatore Monte – Ass. Cultura
comune di Sciacca
Relatori:
Fabrizio di Paola - sindaco di
Sciacca
Vito Damiano - sindaco di Trapani
Beniamino Biondi – Ass. Centro Storico
- Comune di Agrigento
Salvatore Vella - Magistrato
Cap. di Corvetta: Daniele Governale – com. in seconda
Capitaneria di Porto “Porto Empedocle”
Ten. Col.: Orazio Ferla – Rep. Op. aeronavale
Sicilia Guardia di Finanza
Franco Iacch - analista militare
Fra Giuseppe Maggiore - Responsabile della
“Tenda di Padre Abramo” Frati Minori di Sicilia.
Mariangela Croce - dirigente
scolastica
Tanino Bonifacio - storico dell'arte
Modera:
Salvatore Lordi - giornalista RDS
Alle Fabbriche Chiaramontane (Agrigento) 26 giugno 2010 |
Lu mari si l'agliutti
Testo e musica ©Piero Carbone
Esecuzione e arrangiamento musicale ©Giana Guaiana
Tutti i diritti riservati
Prima esecuzione alle Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), sabato 26 giungo 2010
Il testo originario della canzone è pubblicato in
Piero Carbone, Venti di sicilinconia,
Medinova, Favara 2009
TESTO DELLA CANZONE
Lu mari si
l’agliutti
Coro: Tummina tummina sunnu li
guai,
lu pani è picca e li figli
su assai. (3 volte)
I
Mamma, li turchi
sunnu a la marina,
cantava
anticamenti
la canzuna.
II
Scinnìvanu
ccu armi
e
scimitarri.
Sbarcavanu
arraggiati
comu cani.
Coro:
Tummina tummina sunnu li
guai,
lu pani è picca e li figli
su assai.
III
Arrivanu di
notti
a l’ammucciuni,
ammunziddrati
ncapu li
varcuna.
IV
Parinu
lapi, lapi
appizzati
nta na
vrisca di feli
ncatinati.
Coro:
Tummina tummina sunnu li
guai,
lu pani è picca e li figli
su assai.
V
L’acqua
l’annaculìa.
Màncianu
luna.
Chjinu lu
cori ma
muorti di fami.
VI
A Puortu
Palu cc’è cu và,
o a
Pachinu,
a
Lampedusa, o puru
cchjù
luntanu.
Coro:
Tummina tummina sunnu li
guai,
lu pani è picca e li figli
su assai.
VII
Tonalità più alta: 2 volte
Nuddru li
vidi,
nuddru li
scummatti,
lu mari in
silenziu
si l’aggliutti.
Coro:
Ummira ummira sunnu li genti
campanu muorinu eccu! ppi
nenti. (3 volte)
(in crescendo, quasi gridato):
Ummira ummira sunnu li genti
campanu muorinu eccu! ppi
nenti. (3 volte)
CORO
Tumoli tumoli sono i guai, /
il pane è scarso e i figli son molti.
Ombra, ombra sono le genti:
campano, muoiono, ecco, per
niente.
STROFE
Mamma, li turchi / son giunti alla marina, / cantava anticamente / la
canzone. / Scendevano con armi / e scimitarre. / Sbarcavano arrabbiati / come
cani. / Ora arrivano di notte / di nascosto, / ammassati / sopra i barconi. /
Sembrano api, api / attaccate / a un favo di miele / incatenate. / L’acqua li
dondola. / Mangiano luna. / Pieno il cuore / ma morti di fame. / A Porto Palo
c’è chi va, / chi va a Pachino, / a Lampedusa, oppure / più lontano. / Nessuno
li vede, / nessuno li cerca, / perché in silenzio / il mare se li inghiotte.
Locandina dell''evento alle Fabbriche Chiaramontane
sabato 26 giugno 2010
"Poesia e accoglienza, in Sicilia?"
sabato 26 giugno 2010
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links correlati
http://www.grotte.info/ag/2010/notiziario%202010.02.htm#23.02.10
http://www.agrigentoflash.it/ap/2010/06/19/venti-di-sicilinconia-alle-fabbriche-chiaramontane/
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2010/02/venti-di.html
http://www.grotte.info/ag/2010/notiziario%202010.02.htm#23.02.10
http://www.agrigentoflash.it/ap/2010/06/19/venti-di-sicilinconia-alle-fabbriche-chiaramontane/
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2010/02/venti-di.html
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