giovedì 23 luglio 2015

SMARAGDOS E LA CASTITÀ. Sui giornalisti "impuri"




E ci sono giornalisti che servendosi del loro ruolo fanno altro e tutt'altro dal fare i giornalisti, e guai a chiamarli "impuri" o a coglierli in flagrante conflitto di interessi: ruggiscono. Fanno strepiti, magari la vittima, per spremere solidarietà. I sodali accorrono. Contro le Cassandre, lacrime condite con minacce. 

Ma, per ontologia e deontologia, i giornalisti riferiscono fedelmente le notizie dei fatti "altrui" o producono loro stessi i fatti che riferiscono con enfasi?

Beati loro che riescono a fare contemporaneamente due parti in commedia.

Ma il giornalismo è commedia?

Roba sacra dovrebbe essere.

Non c'è problema: faranno contemporaneamente la sposa e l'officiante che celebra il matrimonio. Sul celibato dell'officiante si può chiudere un occhio. 
Si "deve". 
Come conciliare altrimenti il matrimonio e il voto di castità?

SMARAGDOS, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito

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