sabato 29 marzo 2014

LE CAVIE SIAMO NOI?

Circa un anno fa si organizzava  al Castelluccio di Racalmuto una mostra di sei artisti racalmutesi nell'ambito di una manifestazione che prevedeva diversi altri eventi. 

Per i suddetti artisti,  pittori e scultori, si è ipotizzata o auspicata l'appartenenza ad una "Scuola di Racalmuto" quasi a rinnovare i fasti del secentesco Monoculus Racalmutensis Pietro D'Asaro. 

Le ipotesi e gli auspici sarà il tempo, come ci auguriamo appunto,  a  inverarli, ma è una certezza che tutti hanno dimostrato e stano dimostrando continuità e vitalità nel loro lavoro. Come ad esempio, il giovane Simone Stuto e il veterano Nicolò Rizzo che ritroviamo, con mutata pelle, in qualità di curatore di una mostra che comprende quattro artisti tra cui il bravo Simone.

Riconoscendo le qualità pittoriche, grafiche, fotografiche, nonché la serietà, il rigore metodologico e la raffinatezza stilistica di Nicolò,  possiamo concedergli tranquillamente credito sulla qualità degli artisti su cui ha voluto incuriosire fin dall'annuncio della mostra stessa. 

Con le sue locandine, infatti,  e relativi messaggi baluginanti, parcellizzati, centellinati sul web, ci ha da un mese a questa parte  incuriositi, stuzzicati, provocati e infine accontentati,  rivelandoci apertis verbis di che cosa si trattava, i nomi degli artisti,  l'identità del curatore, del critico, il luogo e le date  dell'evento, i simpatizzanti, gli sponsors. Insomma, tutto quello che normalmente si comunica negli inviti e nei classici comunicati stampa a ridosso degli eventi. Lo ha fatto anche Nicolò, da accorto stratega della comunicazione.

Ma alla fine potremo dirci appagati? O le cavie siamo proprio noi? 

Bisognerà assolutamente verificarlo andando a vedere coi propri occhi la mostra e poi guardare, complici o dissenzienti, i suoi. 
Scommetto che reggerà lo sguardo.

Propongo alcune locandine "in crescendo" che hanno fatto seguito alla prima sulla quale su un elegante sfondo nero si leggeva semplicemente "Cavie". 






















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