martedì 8 ottobre 2013

UN APPELLO PER SAN MATTÈ "DECOLLATO"

Il video sulla Fontana di San Mattè al Raffo, pubblicato sul profilo FB  del Gruppo aperto "Semplicemente Racalmuto",  suscita un primo commento, ne seguono altri.
Con l'avallo degli interlocutori si ripropongono qui di seguito, con la serena, reciproca consapevolezza che i ricordi di ciascuno contribuiscono alla ricostruzione di fatti che appartengono a tanti o a tutti.   










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A te, Angelo Cutaia Di Racalmuto, Rita Grazia Mattina, Simone Stuto e altri 4 piace questo elemento.


Piero Carbone
E' una fontana ritrovata. Nei primissimi anni novanta l'acqua non scorreva più dal cannello o "cannuolu".
10 settembre alle ore 17.49


Lucia Guagliano
Nella Prima legislatura dell'allora sindaco Salvatore Petrotto,la Fontana San Matteo venne ripristinata. Mi ricordo che fu riportata al suo massimo splendore.Ricordo pure cheVEnnero installati i lampioni lungo la discesa fino al Raffo, altra fontana poco distante:forse, qualche traccia ancora rimane dei lampioni... Insomma, era diventato un luogo di tutto rispetto per essere visitato dai turisti.
Devo ricordare che questo intervento si distinse, come tanti altri, in quel periodo.
Voglio semplicemente riconoscere a mio padre Calogero Guagliano l'altruismo nell'avere fatto restaurare: perché di restauro vero e proprio si tratto', gratuitamente, con l'aiuto di alcuni suoi amici, della sua stessa eta', senza essere seguiti i lavori da ingegneri e via discorrendo..., la fontana di San Matteo, che oramai si intravedeva,visto che si trovava in mezzo alle erbacce e all'incuria più totale.
Mi pare che, da qualche tempo a questa parte, sia ritornata in quelle condizioni cui non dovrebbe versare.



Lucia Guagliano
Forse Piero Carbone stenta a ricordare... Ma le testimonianze ci sono dell'intervento che è stato fatto alla fontana San Matteo, negli anni novanta; senza spendere nulla... Solo amore per il paese.





Piero Carbone
Come posso non ricordare se sono stato proprio io a segnalare spontaneamente la fontana da riscoprire e valorizzare all'assessore Vincenzo Maniglia? 
Stabilito l'appuntamento, oltre all'assessore Maniglia c'erano anche il signor Vincenzo Capitano, il signor Alfonso Alessi, il professore Nicolò Macaluso, anch'egli assessore , e mio zio Matteo Petruzzella che ad un certo punto tracciò col piede un cerchio a terra per indicare dove si dovesse scavare per intercettare l'acqua da incanalare visto che non scorreva più poiché era stata deviata quando divenne salata a causa delle infiltrazioni del sale, raffinato a monte dal mulino del quartiere "Guardia". 
Venne in seguito interessato anche il dottore Giovanni Salvo che mi chiese di reperire a Palermo un'immagine di San Matteo per collocarla nell'edicoletta che sormonta la "brivatura" ovvero l'abbeveratoio. 
A restauro avvenuto, nessuno si ricordò più di chi in origine aveva segnalato la fontana di San Matté trascurata e a secco. Così va il mondo, a quanto pare. L'importante è che un altro frammento di memoria di pietra era stato recuperato: il resto è acqua che scorre, e va.
Che cosa mi ha spinto a segnalare la fontana da recuperare? Lo stesso disinteressato motivo che in precedenza mi aveva spinto a valorizzare altri luoghi d'acqua come il Raffo, il Saraceno, la  Fontana per antonomasia, i mulini ad acqua, cui avevo accennato precedentemente in  un libro.
La rievocazione degli antichi mestieri dei carrettieri e delle lavandaie nel 1986 e nel 1988 ha suscitato inaspettati ricordi collettivi e spronato ad azioni di recupero portate a segno dagli amministratori del tempo. 

Ma per non chiuderci in sterili affermazioni di primati uniamo le sensibilità, le forze e tramite un bell'appello raccogliamo i "mi piace" su fb affinché si restauri l'edicola di san Mattè che oggi si presenta mozzata. 
Organizzate l'appello, sosterrò l'iniziativa.






Lucia Guagliano
Facendo riferimento alle esperienze che stiamo vivendo a Racalmuto, è bene che non si riproponga il brutto vizio di travisare il percorso storico che ci appartiene. Si deve avere il coraggio di raccontare i fatti con più sfumature possibili, in modo tale che chi legge si renda conto di come sono andate le cose, e di come vanno a tutt'oggi...
Secondo il mio punto di vista, solo così il paese può uscire fuori da questo pantano; aggiungo pure che abbiamo bisogno principalmente di fare chiarezza e di coinvolgerci, mettendo da parte sterili allusioni, per poterci riprendere il nostro paese con la più totale serenità poiché, come possiamo ben vedere, sta cadendo a pezzi...










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