domenica 23 dicembre 2018

TRA SAN CIRO, MONTE GRIFONE E IL LAGO NELL'OMONIMO PARCO DI MAREDOLCE. Work in progress. Che progress sia!

Note e commenti da Facebook di relatori e operatori che amano la realtà di Maredolce
 tra passato, presente e futuro
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Maria Antonietta Spadaro:
Domani venerdì 21 dicembre ore 16.00
Conferenza di Raffaele Savarese
"Il Parco e il Palazzo di Maredolce e la chiesa di San Ciro"
Chiesa di San Ciro a Maredolce
Come si arriva a San Ciro?
Dalla circonvallazione, direzione Bagheria, si supera la ex rotonda di via Oreto e si esce prendendo la bretella. Dopo il cavalcavia e la stazione di rifornimento (GAS) c'è l'ingresso per la chiesa con area di parcheggio limitrofa quindi … Vi aspettiamo!!!






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Domenico Ortolano
Oggi pomeriggio nella chiesa di San Ciro relazione sul parco della favara_maredolce con Raffaele Savarese, Maria Antonietta Spadaro, Carolina Di Patti, padre Angelo Mannina.
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Raffaele Savarese
80 cittadini hanno sopportato il freddo di san Ciro per partecipare alla riunione organizzata da ANISA, la parrocchia della Madonna di Pompei, l'ass. castello e parco di Maredolce e circolo l'istrice. 
A tutti va il mio ringraziamento per questo segnale di civiltà finalizzato al recupero del parco di Maredolce in tutte le sue valenze da quelle ambientali a quelle culturali a quelle sociali perchè soltanto con la fruizione dei cittadini con il loro amore il parco ha ragione e possibilità di vita e sviluppo. 

Ora un secondo obiettivo ci attende : la RIAPERTURA DEL VICOLO SANCIRO ovvero della strada campestre che si sviluppa sopra la diga : gli argini normanni di Maredolce. Stradina che congiunge via conte Federico con la chiesa di san Ciro.
Sarà un modo differente di fruire del futuro parco sia con la mobilità pedonale sia con quella "nautica" come gli antichi re normanni quando vi sarà riportata acqua a sufficienza. 
Mamma Natura per ora vede e provvede malgrado la stupidità burocratica ed umana, infatti sotto i piloni dell'autostrada è ritornato il lago (c'era sino agli anni '60) e verdeggia il papiro che francamente non capisco come ci sia arrivato: peraltro splendido e vigoroso. 

Il prossimo appuntamento è dunque: LO SFRATTAMENTO DELLA STRADA, poi spero faremo anche il girotondo con le scuole e parrocchie, girotondo tanto caro ad Anna Capra che lo pensò con altri amici.
un ringraziamento particolare a Carolina Di Patti ed al museo universitario Gemmellaro che raccoglie le "spoglie" dei "giganti". grazie a tutti!!!!!


...e il lago
Raffaele Savarese
propongo l'antica planimetria del lago dove è segnato l'argine/diga in muratura e la zona del massimo impaludamento dove oggi si trova costruita una villa abusiva che non si vuole abbattere. Comunque sia la salvaguardia, ripristino e nuova funzionalità del bacino per un uso prima di tutto della popolazione è l'obiettivo minimo ed irrinunciabile. nella prossima manifestazione condurremo i cittadini ad ammirare MAREDOLCE come e dove non hanno visto mai!!!!! auguri di buon Natale a tutti ... compresi gli ostili.


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Raffaele Savarese io devo un ringraziamento a Pietro Longo, anche se non è venuto,perchè nella presentazione del suo libro è stato letto con garbo il canto su Fawara nella traduzione di Gabrielli che ha ridimensionato l'aulico precedente di Michele Amari e, spero, faccia definitivamente pulizia delle fantasiose ipotesi dei "due mari" . Infatti basta uscire dal palazzo sul lato sud e guardare e si vedranno: il braccio lacustre che viene da ovest (la montagna) e quello che viene da sud (conte Federico) e si capisce, senza problemi, l'unione dei "due laghi" e senza dare fastidio ad un improbabile mar Tirreno. Il lago è una cosa così semplice e così facile da ripristinare che è difficile capire l'acrimonia o lo scetticismo con cui ci si oppone al ripristino del lago dove le gondole del sovrano saranno sostituite dai canotti dei bambini che imparano il canottaggio!!! grazie a tutti !!!!!! è splendido questo entusiasmo!!!!!
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Piero Carbone da Racalmuto 
L'Istituto Comprensivo "Maredolce" ha adottato la Chiesa di San Ciro nel 2016: numerosa e festosa è stata l'affluenza di tante persone che conoscevano la chiesa soltanto per averla vista, sempre chiusa, da lontano, ai piedi di Monte Grifone, costeggiando l'autostrada: da una vita avrebbero voluto visitarla. Felici per averne avuto finalmente l'opportunità. Visitatori d'eccezione gli italoamenricani di "Arba Sicula" che hanno apprezzato le notizie in italiano e in inglese dei ragazzi delle elementari e delle medie ora corrispondenti alla primaria e alla secondaria di primo grado
























ph ©piero carbone

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