Certo giornalismo "paesano" dissemina e omette accenti, virgole e dati ovvero notizie come se fossero smarties colorati su una torta di compleanno. E si capisce che ognuno ha le sue preferenze di colore. Solo che nel giornalismo la torta non è per il compleanno proprio. (E attenti al colesterolo).
Smaragdos, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito
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pasticcière (o pasticcère) s. m. (f. -a) [dal fr. pâtissier, ant. pasticier, der. di pâtis (ant. pastiz, pastis) «pasticcio»]. – 1. a. Chi provvede alla produzione (preparazione, lavorazione, cottura e decorazione) dei varî tipi di dolci appartenenti alla pasticceria, sia in proprio per la vendita al pubblico, sia alle dipendenze di un’industria dolciaria, di un laboratorio, oppure in grandi alberghi, su navi, e sim. Anche, chi ha negozio di pasticceria. b. Con funzione di agg. femm., nella locuz. crema pasticciera (propr. «del pasticciere, per pasticceria»), crema preparata con latte, tuorli d’uovo, zucchero e farina, aromatizzata prima della bollitura con vaniglia e scorza di limone; viene per lo più usata per farcire torte e riempire bignè o sim. Con aggiunta di cioccolato solubile o in polvere, oppure di caffè solubile, si può ottenere la crema al cioccolato e rispettivam. la crema al caffè. 2. Nel gergo delle compagnie teatrali del Settecento, il capo della compagnia specializzata nella rappresentazione dei cosiddetti pasticci (v. pasticcio, n. 3).
http://www.treccani.it/vocabolario/pasticciere/
Nell'immagine, particolare di un'opera esposta alla GAM - Galleria d'Arte Moderna "E. Restivo" di Palermo
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