L'annuncio della Proiezione del lungometraggio è stato dato mercoledì scorso 12 nella sede del Distretto Turistico Valle dei Templi, diretto da Gaetano Pendolino, che lo ha sponsorizzato tramite la Film Commission.
Il
film “Sul’Amuri” di Giovanni Volpe credo possa intendersi e collocarsi come una
rivisitazione della Lupa di Verga, in dialogo più o meno
implicito con precedenti e rinomate rivisitazioni; si ricorre coraggiosamente,
secondo una peculiare poetica, anche ad attori non professionisti, facendo di necessità virtù per la ristrettezza di mezzi.
Muovendo da queste premesse, il film raggiunge lo scopo, non scontato, di offrire
una rilettura autonoma ovvero di attualizzare l’ancestrale tema verghiano
dell’amore passionale rusticano, reinterpretato con moderne, inedite ragioni.
L’ambientazione familiare delle scene in siti e territori
agrigentini, dettata plausibilmente anche dalle incombenti ragioni pratiche ed
economiche, risulta un inedito accostamento dell’amoroso tema verghiano con
territori e plaghe caratterizzati da altre tematiche e visioni letterarie. Non
doveva apparire letterariamente inopportuna o scenicamente sbagliata
l’incursione in territori riconoscibili o riconosciuti ad esempio come
pirandelliani e sciasciani.
Il regista di “Sul’Amuri”, lungi dal rimanere incastrato in
citazioni autorevoli e suggestive, ma estranee e allotrie al film, non è disposto
a compromessi o cedimenti diversamente allettanti e pertanto non rinuncia alla sua idea di cinema indipendente, ovvero
alla sua poetica, e quindi ad una dimensione teatrale dove corpo e parola
intagliano sensi e significati esistenziali e sociali, resi ancora più
drammatici e dilemmatici dal taglio e accostamento delle scene, dai forti
contrasti della fotografia, dalla musica evocativa o incalzante.
In quest’ottica, l’incipit di “Sul’Amuri”, che potrebbe
risultare “lento” o eccessivamente insistito sui primi piani drammatici e i
monologhi ripetitivi e ossessivi, risulta un ritmo voluto dal regista come una
citazione di se stesso, una riconoscibilità del suo stile che abbiamo
riscontrato nel precedente lungometraggio
“Preghiera” dove morali pensamenti del regista diventano, in
maniera forte, attori dialoghi scene musica.
Con siffatta idea di fare cinema, il regista Volpe ambisce –
come ha dichiarato apertamente – di fare incontrare il film con il grande
pubblico, di farlo proiettare nelle multisale dove per altri tornaconti si
assiste al fenomeno dei film realizzati secondo una certa idea di successo,
per fare incassi insomma, e non secondo un’originale e arrischiata poetica
d’autore.
Testo e foto (risalenti alla proiezione del 18 luglio 2016) ©pierocarbone
Seguono materiali pubblicitari a cura della produzione:
*
Le interviste di Irene Milisenda
*
Agrigento Notizie
*
Agrigento Oggi
http://www.agrigentooggi.it/agrigento-presentazione-del-film-di-giovanni-volpe-sulamuri/
*
Il precedente Post su Archivio e Pensamenti
Agrigento Oggi
http://www.agrigentooggi.it/agrigento-presentazione-del-film-di-giovanni-volpe-sulamuri/
*
Il precedente Post su Archivio e Pensamenti
*
Nessun commento:
Posta un commento