Quella volta, nel 2016, andò come andò:
dall'elezione rampante e frettolosa al mesto epilogo con contestazioni e carte bollate.
dall'elezione rampante e frettolosa al mesto epilogo con contestazioni e carte bollate.
Ora sapranno trarne insegnamento?
A primo acchito non sembra:
con le stesse persone
con un piede
nel Comitato scientifico di indirizzo e vigilanza, voluto e circoscritto da Sciascia,
e l'altro
nel Consiglio di amministrazione, formatosi successivamente,
sempre accavallamento è!
A un consiglio comunale prono sembra succederne un altro distratto.
Ma nella sostanza cosa cambia?
Se si dovesse giudicare l'albero dai frutti...
errare humanum est, perseverare autem diabolicum
Se si dovesse giudicare l'albero dai frutti...
errare humanum est, perseverare autem diabolicum
In questo frangente credo che il Sindaco in qualità di Presidente pro tempore della Fondazione Sciascia e l'Assessore alla cultura, membro di diritto pro tempore del consiglio di amministrazione della Fondazione, debbano vigilare e farsi portavoce dello spirito e delle motivazioni originarie che hanno portato alla istituzione che Sciascia ha manifestato di volere a Racalmuto e che i racalmutesi tramite i loro rappresentanti eletti hanno prontamente accolto, investendo risorse ed energie.
Sempre nella speranza di realizzare con razionale continuità, con adeguata efficienza e con programmata efficacia, quasi un modus operandi da farne uno stile, ciò che finora non è stato realizzato secondo le premesse e le potenzialità.
Tanto credo si debba alla volontà sciasciana ma anche a quelli che l'hanno condivisa e, rinnovandola, la condividono.
Racalmuto, 27 gennaio 1987. Acquisto della ex centrale Enel da parte del comune di Racalmuto. Firma dei contraenti: sindaco Calogero Sardo, ing. Gaetano Speciale. Foto fornitami da Lillo Sardo |
Elezione del 2016
Post di riferimento:
mercoledì 6 gennaio 2016
Elezione del 2016
Post correlato:
domenica 15 febbraio 2015
Elezione 2016:
Fondazione Sciascia, ecco chi potrebbe andare al Consiglio di amministrazione
Verso l'elezione di due nuovi componenti. Sei i nomi proposti. Deciderà il Consiglio comunale…. https://www.malgradotuttoweb.it/fondazione-sciascia-ecco-chi-potrebbe-andare-al-consiglio-di-amministrazione/
Cavallaro c'è o non c'è più? Gli scranni da rioccupare come si denominano? E' il direttore alla Di Grado il padre del cuore cavo? Si va a sostituire il genero ardito - il marito se ancora è tale? - della figlia prediletta di Sciascia? Se così, topica colossale: lo Statuto parla chiaro. Ma perché tale follia? Forse perché è sempre quel tal Paese sicano che avrebbe in uggia libertà e giustizia? Io dico che ora Racalmuto abbonda di pregevoli scrittori e tutti codesti andrebbero ingaggiati in Fondazione, li si chiami come si vuole. Con Piero Carbone non sempre collimiamo, ma nessuno può indurmi a pensare che non sappia calibrare penna e calamaio. Così, alla rinfusa, addito il giornalista Macaluso, Totò Picone, ai sagace seppure arcigno ingegnere Cutaia. Conosce l'Edrisi meglio di me che è quanto dire. E che ora il Savatteri è da disprezzare? Onoriamo pure mio cugino Gigi Restivo- In odium auctoris perché di Grotte, bandiamo Egidio Terrana, ma caspita! talora supera l'attorcigliato corrucciarsi scrittorio di tal Leonardo Sciascia che volle una Fondazione lasciandole l'uocchi pi' chiangiri. E sa erudire con chiara scrittura anche l'altro Sciascia emigrato al Nord- Quanto a stranieri chiamerei Nicu Fanci figliu di Liddru Fanci nipoti di ma' parenti lu zzi Nicu Fanci che teneva lucrosa la migliore Putia di Montedoro ed al contempo il Messana Mumtidurisi discendente dal Racalmutese mastru Guglielmu Missana, antenato del nostro lacrimevole ex Sindaco. Mamma mia, quanta gente! Ma non è tanto che voglio postillare. Vi dico da Roma che vi è il MIUR, magari in mano di un giocatore di basket alto due metri, di due sottosegretari di 5stelle chiamati li al dormiglio eterno. E quindi di un capo di gabinetto pugliese che sa giostrare a favore del principe le leve del potere. Come appendice di un tal romanzo abbiamo la pensionata cara al nero Fini, etc.; con un codazzi di donne dei capi che assurgono a generosi ruoli di Direttore generale per meriti muliebri. Ma vi è pure un figlio di Racalmuto. Coinvolgerlo in questa lotteria della 'Centrale' non credete che qualche frutto ne verrebbe fuori: un centro studi storici, una sezione di archivistica parrocchiale, un bacino sperimentale speleologico e via inventando. Sarebbe familismo? Ma non fatemi ridere
RispondiElimina