venerdì 8 febbraio 2019

SUL CONVEGNO DI CALTANISSETTA, IL GESSO E I CANI AIZZATI (IN METAFORA). "Malgrado tutto" mente sapendo di mentire (per un giornale non è granché)

Figueres, Teatro-Museo Dalì, 2010 - ph ©piero carbone

LEGITTIMA DIFESA DA UNA INFONDATA ACCUSA
di Piero Carbone

Ora che "Malgrado tutto", in un articolo firmato collettivamente La Redazione, mi dà del bugiardo, corredando il grazioso articolo con un bel Pinocchio dal naso lunghissimo, voglio capire perché.
Mi dichiaro pronto a chiedere scusa in caso affermativo ma attendo delle scuse in caso negativo. Il soggetto, si badi, non è un episodico battibecco ma attiene la paternità e la qualità del nostro operare.

I redattori del giornale, che non sono solo redattori ma all'occasione tante altre cose, pensavano di avere fatto il bel colpo nella speranza di vanificare tutto quello che ho lamentato nel corso di tanti anni.

Non si tratta di questioni personali ma della visione e gestione culturale delle risorse di un territorio che vanno dal nome di Sciascia alla Fondazione omonima al Teatro Regina Margherita al Premio Racalmare Sciascia, riguardano l'approcciarsi alla politica e agli incarichi, l'utilizzazione non disinteressata dell'informazione, etc. etc. etc.

Lo ha bene descritto uno di loro: "Mi dispiace, io non ci sto. Non si può trascinare l'onore e la storia di un giornale nel pantano delle beghe politiche. [...] Probabilmente stanno naufragando tutte le certezze con cui in questi anni abbiamo svolto il nostro mestiere di giornalista: non avere un piede in due staffe, raccontare la politica ma non farla, evitare strane commistioni col potere."
Giancarlo Macaluso, Macaluso contro Savatteri: "Tieni fuori il giornale", Malgrado tutto web, 01/04/2014

Mi dispiace per loro, i cosiddetti "ragazzi di Malgrado tutto", cosiddetti "ragazzi" vista la loro età: dovranno aspettare la prossima bugia, se mai ve ne sarà, per vanificare tutto quello che finora ho scritto. Ma si ricordino che a prescindere dalle mie possibili bugie future, il passato rimane intatto e fermo come un macigno in attesa di smentite e di risposte.
E veniamo all'oggi che rappresenta l'ennesimo episodio di una lunga costumanza.

Nell'articolo "Le bugie di Carbone con le gambe di gesso",  firmato La Redazione,  si sostiene che la professoressa Marina Castiglione smentirebbe su Facebook  la mia accusa di omissione nei confronti del giornalista Salvatore Picone perché sarebbe stata lei stessa  ad omettere il mio nome e non il giornalista.
L'omissione della Castiglione è vera solo che io non mi riferivo alla sua omissione ma a quella del giornalista che di nomi nell'articolo ne fa diversi.

Cito: "Il convegno durerà un intero giorno, dalle 9 alle 19, e si svolgerà nella sala magna del Consorzio universitario di Caltanissetta di corso Vittorio Emanuele. Per l’occasione saranno esposte opere d’arte di Giuseppe Agnello e Carlo Sillitti. Interverranno, inoltre, il coro filarmonico “Terzo Millennio” di Racalmuto e la Compagnia di Canto e Musica Popolare di Favara." (Si dà il caso che il Coro e la Compagnia da me coinvolti al Convegno di Caltanissetta eseguissero anche mie canzoni su surfarara, salinara e issara).

La Castiglione, che tanto apprezzo come studiosa e con la quale ho avuto la fortuna di condividere l'entusiasmante avventura del rinato interesse per il gesso, è stata generosa nel volere scagionare il giornalista, ma la sua dichiarazione dimostra il contrario. Lei è generosa, ma io non posso risultare autore di una bugia se la sua dichiarazione non la comprova.

A telefono veramente avevo capito anche un'altra cosa: la meraviglia di essersi ritrovata in un'intervista con domande e risposte mentre lei aveva rilasciato una volante dichiarazione su cui il giornalista avrebbe montato l'articolo con tanto di domande e risposte. 

La Castiglione nella sua precisazione su Facebook afferma che è stata proprio lei ad omettere il mio nome, ma non solo il mio a dir la verità,  perché nella sua "dichiarazione" a "Malgrado tutto"  ha parlato volutamente e  soltanto degli "aspetti che avrebbero potuto essere utili per il rilancio di un comparto produttivo e di un terriorio [...] senza fare l'elenco delle persone coinvolte".
"Senza fare l'elenco delle persone coinvolte". Non solo non fa l'elenco ma non fa alcun nome in particolare.
Dunque, lei ha voluto parlare solo di idee, mentre il giornalista ha parlato di nomi coinvolti nel convegno, facendone alcuni e omettendone altri. 
Io nel mio Post non mi riferivo all'omissione della Professoressa bensì inequivocabilmente a quella di Picone e quindi del giornale dove l'articolo è pubblicato. Ciascuno risponde delle proprie omissioni non di quelle altrui. La bugia non esiste perché non ho attribuito l'omissione di qualcuno  a qualcun altro.

Così io avevo scritto nel mio Post:
Una dichiarazione è una dichiarazione e non deve essere per forza esaustiva, nella sua sintetica parzialità sarebbe rimasta lì a se stante, ma inserita in un intiero articolo sembra avallarlo mentre invece è il giornalista che, senza virgolettato e dimostrandosi informatissimo,  si profonde nei minimi dettagli circa l'organizzazione del Convegno citato e a piacer suo o secondo sue valutazioni inserisce alcuni nomi. Non potrebbe essere altrimenti. 
https://archivioepensamenti.blogspot.com/2019/02/se-malgrado-tutto-omette-non-intervista.html

Pertanto, l'accusa di "Malgrado tutto" di avere sostenuto, da parte mia, una bugia ovvero una "minchiata", cito tra virgolette l'aulico linguaggio dell'accusa, la rimando con dimensioni  maggiorate al mittente.

Ma perché ritengo una omissione significativa quella del giornalista Picone?  Perché in riferimento alla sua stessa domanda "Come è nata l'idea del Convegno", al precedente oblio e al rinato interesse sul gesso,  ignorando quello che ci stava a monte del convegno e del rinato interesse sul gesso,  e dunque omettendo anche nomi,  è come se avesse parlato di un matrimonio celebrato dalla sposa senza lo sposo. La sposa si è sposata da sola? La Redazione del giornale "Malgrado tutto"  qualifica un tal procedere "scrupoloso". 

Se l'immagine sponsale non rende ne propongo un'altra.
Immaginate che un signore abbia individuato e scelto un terreno, che abbia procurato alcuni semi, li abbia seminati, li abbia governati e quando le spighe sono alte e mature  si reca al campo per organizzare il raccolto ma da lontano vede un gran trambusto di mietitrebbie e camioncini pronti per il trasporto, cerca di avvicinarsi per capire cosa si stia armeggiando nel terreno e per tutta risposta gli vengono aizzati contro i cani come se fosse un intruso o un estraneo che accampa indebite pretese.
Questo lascia intendere l'articolo contro di me firmato collettivamente dalla Redazione di "Malgrado tutto" e mi sembra una enormità (ma perché non firmano con nome e cognome quando fanno i loro attacchi?): 
"Così sul suo blog ha messo in fila una filippica, una delle sue solite prediche, per dimostrare che il convegno sul gesso l’aveva inventato lui e che quei cattivoni di “Malgrado tutto” volevano togliergli il merito."

E' un esempio, si capisce, genericissimo, né voglio accampare pretese di proprietà esclusiva su alcunché ma neanche esserne escluso: lo preciso altrimenti mi becco un altro articolo con altre infondate accuse.

Tutti possiamo sbagliare nello scrivere un articolo o nell'interpretarlo ma passare alle conclusioni sbagliate o pre-giudicare è un'altra cosa. "Malgrado tutto", purtroppo, e dietro pseudonimo, in passato l'ha fatto più di una volta nei miei confronti. Vorrei capire perché è successo anche questa volta.

Perché il giornalista Picone omette il mio nome anche se legato alle stesse domande poste  nel suo articolo "Riscopriamo la Sicilia del gesso" visto che non si basa soltanto sulle risposte della prof.ssa Marina Castiglione ma si profonde nel dare notizie e nomi sul Convegno? Dal web, dove circolano decine e decine di post sull'argomento? Dalla brochure dove si fa riferimento al sito dove questi post si potevano leggere? 





Ci sono due possibilità di risposta all'omissione di cui sopra: o il giornalista sapeva e ha deliberatamente omesso il mio nome e il mio ruolo facendo le sue libere valutazioni - e allora lo dica - o non sapeva e allora le informazioni dell'articolo riguardante il rinato interesse sul gesso e il convegno di Caltanissetta non si sa da dove le abbia apprese risultando però lacunose e andavano integrate. In termini di logica filosofica, è un "dilemma cornuto", lo so, ma che c'è di strano in questa richiesta?
A mio parere, da non giornalista, su questo si doveva rispondere e questo si doveva chiarire nell'articolo di risposta ai miei rilievi e non svicolare con una infondata accusa, offendendo per giunta?

E ora la prova regina di tanto mio dissertare. 


"Ospite molto apprezzato di questo spazio il poeta a docente Piero Carbone, che ha proposto una poesia dal titolo: “Vita di Issara”, mestiere, ha ricordato Carbone, di cui non si parla più in Sicilia. Piscopo ha musicato il testo di questa poesia, che sarà inserito in un libro/cd curato da lui e Salvatore Ferlita per la casa editrice Lussografica di Caltanissetta."
Sapete a)dove?  b)quando?  c)in quale circostanza? d)da chi sono state scritte queste parole? 
a) Su "Malgrado tutto" https://www.malgradotuttoweb.it/non-sempre-la-maestra-porta-carbone/  b) il 23 settembre  2018; c) in occasione della presentazione del libro "La maestra portava carbone" di Piscopo e Ferlita al Circolo Unione di Racalmuto; d) dalla Redazione di "Malgrado tutto". 
Si dà il caso che Salvatore Picone sia vicepresidente del Circolo Unione, redattore del giornale "Malgrado tuto" nonché presentatore, assieme a Luciano Carrubba, dell'evento: sarei scortese a pensare che non si sia accorto della mia performance o non abbia letto l'articolo sul suo giornale.  Di gesso già si parlava.
Cliccando il link dell'articolo si possono ammirare le belle foto di Angelo Pitrone.

https://www.malgradotuttoweb.it/non-sempre-la-maestra-porta-carbone/

Come conclusione rinnovo la proposta avanzata nel precedente Post: 


P.S.
A mio  parere, piuttosto che ignorarlo, si doveva potenziare l'input "gipsofilo" racalmutese appunto perché proveniente dallo stesso territorio in cui è nato il giornale "Malgrado tutto"  e che sul territorio, di cui il giornale spesso si occupa giornalisticamente e non solo,  avrebbe potuto avere una ricaduta positiva per maggiormente valorizzarlo, come è accaduto o sta accadendo nel territorio limitrofo di Caltanissetta.





L'Input del Convegno





Sull'origine del Convegno di Caltanissetta

Alcuni commenti su Fb



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