mercoledì 6 febbraio 2013

CARISSIMA LOULOU. 1 di 5 - Oltre la tragedia rusticana


Fatti e personaggi di cui si parla sono delineati sinteticamente nel post http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/02/carissima-loulou-introduzione.html


Federico MESSANA
Divagazione sentimentale di Luisa Hamilton (Loulou)







POSTUMI EMOTIVI E SENTIMENTALI DI UNA EPISTOLARE RELAZIONE EXTRACONIUGALE 
Ai dolori fisici e morali, si aggiungono altri ricordi sicuramente tristi del passato; e la loro rievocazione chiude, almeno momentaneamente, una parentesi poco piacevole tra i coniugi Luisa ed Eugenio, un episodio increscioso che aveva provato e prostrato Eugenio.
Forse un gioco, complice involontario lui stesso e che, poco alla volta, aveva trasceso i limiti imposti dalla sua apertura mentale, ma soprattutto dalla sua morale. 
Loulou, intraprendente donna di cultura, non gradiva evidentemente starsene ad oziare nel beato mondo di Bordighera, coccolata dai genitori e adorata dal suo Eugenio, tra gite al mare e in montagna, e lunghe pedalate in bicicletta.



Bordighera


Il loro matrimonio avvenuto nel 1880, lei ventenne e lui di dieci anni più anziano, era stato subito allietato dalla nascita del primogenito Franco; evento che avrà reso felice tutta la famiglia, ma soprattutto il siciliano di Montedoro, che secondo tradizione non aveva atteso un secondo a dimostrare le sue focose origini. Subito un figlio, e maschio, cui era stato imposto il nome del caro nonno.

ORIGINE DI UN RAPPORTO: PER COLPA DELLA POESIA

Eugenio aveva scoperto un autore di poesie, il conte torinese Angelo De Gubernatis, allora quarantenne, un impegnatissimo professore universitario orientalista, poeta, scrittore e drammaturgo dimorante a Firenze. 

Cosicché nelle ore di ozio, in attesa del lieto evento, si divertiva a leggere a Loulou le liriche di questo originale personaggio. 

Loulou, curiosamente ammaliata dalla personalità di tanto autore, gli indirizzò una lettera di complimenti e di stima che inevitabilmente innescò una fitta corrispondenza tra i due; cosicché ben presto questa conoscenza epistolare, complice indiretto lo stesso Eugenio, da corrispondenza di circostanza divenne amichevole, quindi familiare, finché sfociò in una divagazione sentimentale. 

Non è mio compito volere indagare l’animo di Luisa, ma leggendo le numerose lettere indirizzate al conte (un centinaio) ognuno può farsi un’idea dei sentimenti di Luisa verso lo scrittore torinese, in odore di Nobel per la letteratura.
Di tutto parlava Loulou al nuovo amico, e ogni cosa raccontava della sua vita, della sua villa a Bordighera, del marito siciliano, del piccolo Franco, ancora di pochi mesi.






GALEOTTA FU LA CORRISPONDENZA, MA CON DISCREZIONE

Alla curiosità morbosa di Loulou fece seguito la curiosità indagatrice innata del poeta, girovago per natura, impegnato nella scoperta di popoli e civiltà arcaiche, che così la ringrazia:
"Grazie dunque delle sue cose buone che mi dice, e di mettermi con tanta grazia e tanto gentile confidenza nel segreto della sua vita".
Quindi comincia a sondare l'intimo animo di Loulou fino alle estreme conseguenze, ed a spianare la strada per una dichiarazione amorosa: idilliaca non sappiamo fino a che punto. Loulou viene sicuramente sedotta dai suoi argomenti e dallo scrivere forbito e poetico:
"Non vi è nulla di più bello, di pari invidiabile a questo mondo che avere nella propria casa la pace, un poter aprire le finestre per contemplare più vasti orizzonti ed abbracciare un più gran mondo. Come mi pare di già vederla scambiare uno sguardo alla sua creaturina ruba-baci e un altro al mare, per veleggiare sovr'esse con la fantasia serena, in cerca di bei sogni d'oro".




Link musicale per chi si vuole rilassare mentre legge:
E' la solita storia del pastore
http://www.youtube.com/watch?v=aLlu6Oo3MUA

1 commento:

  1. Innanzi di entrare in materia. Scopo del matrimonio.

    Brano tratto dall’opera del conte Angelo De Gubernatis (1840-1913), professore di letteratura italiana, orientalista (indianista), scrittore, poeta, saggista, pubblicista:
    Storia comparata degli usi nuziali in Italia e presso gli altri popoli indo-europei, seconda edizione, riveduta e ampliata dall'autore, Milano, Fratelli Treves, editori. 1878. (Prima edizione 1869), dedicata al conte ungherese Giza Kuun
    http://www.liberliber.it/mediateca/libri/d/de_gubernatis/storia_comparata_degli_usi_nuziali_etc/pdf/de_gubernatis_storia_comparata_degli_usi_nuziali_etc.pdf


    “Gli statuti di Lugo, confermati nel 1520 dal duca Alfonso di Ferrara, affermano nel marito il diritto di batterla, e se adultera, di esporla sul rogo, tanto che muoia ove a lui piaccia.
    La barbarie della legge contribuì ovunque in Italia a rendervi talora barbaro l'uso. Quindi alla legge stessa la necessità talora di correggersi e di contraddirsi per sopprimere l'uso che perseguitava la donna. Gli Statuti di Perugia, pubblicati nel 1523 mettono una multa ai maschi che insultino per via una donna di buona condizione e di buona fama.

    Un decreto del 13 maggio 1709, pubblicato dalla Repubblica di Genova tenta di correggere lo stesso abuso nell'isola di Corsica, ove era pur divenuto un'arte di darsi moglie. La donna si rispetta male finché si considera da meno dell'uomo”.

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