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sabato 15 agosto 2020

DI TAPPA IN TAPPA, LA PROFESSORESSA MARINA CASTIGLIONE PRESENTA "LA SICILIA DEL GESSO". San Giovani Gemini, 8 agosto 2020



Di presentazione in presentazione, di città in città, dopo Caltanissetta, la professoressa Marina Castiglione, docente di Linguistica dell'Ateneo palermitano, e il dott. Giuseppe Giugno, curatori del “volume” La Sicilia del gesso, con sempre maggiore disinvoltura e personalizzazione, continuano il loro racconto omissivo e quindi falsato sul gesso e il Convegno di Caltanissetta “La Sicilia del gesso” ( nella sua genesi e nei suoi sviluppi) svoltosi il 12 gennaio 2019. 
A che pro ignorare chi ha avuto un ruolo attivo o addirittura è a monte dello stesso Convegno?

Con le omissioni e le esclusioni (non sono l'unica vittima, purtroppo), il gesso non può certamente essere il "collante di un possibile percorso", come immagina la prof.ssa Castiglione, anzi, questo possibile percorso viene impoverito e azzoppato .

Era questo che si proponevano i relatori del Convegno?


Sempre nella stessa dissertazione dell’8 agosto a San Giovanni Gemini, come si può evincere dal filmato, la citazione sciasciana dello schisto di gesso è errata: la lucciola citata non si trova nello schisto di gesso per la semplice ragione che lo schisto non c’è ( “Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. […] credetti dapprima si trattasse di uno schisto del gesso con cui erano state murate le pietre o di una scaglia di specchio”). Credette ma non era. Anche la conseguente spiegazione in senso metaforico della Professoressa risulta imprecisa, anzi, ha un valore opposto. Ma non è questo il problema, sorprende piuttosto che nella narrazione del gesso risulta assente chi è stato presente, attivamente presente, e risulta presente chi invece (nel testo sciasciano) è assente ovvero non c’è.

Per onestà intellettuale e per l’Accademia rappresentata, nelle prossime presentazioni penso si possa e si debba rimediare riguardo alle "presenze" assenti e alle "assenze" presenti.

Link del filmato:

screen shot


martedì 15 gennaio 2019

"SICILIANDO" HA FOTOGRAFATO L'ANIMA BIANCA DELLA "SICILIA DEL GESSO". Consorzio Universitario di Caltanissetta, sabato 12 gennaio 2019


Orgoglioso di essere stato tramite il web, e in particolare il blog Archivio e Pensamenti, l’ispiratore del rinato percorso culturale del gesso in Sicilia e come primo passo dell'importante Convegno di Caltanissetta organizzato da Marina Castiglione e Giuseppe Giugno con il contributo del Consorzio universitario di Caltanissetta e dell'Associazione culturale "Alchimia"; convegno a cui ho contribuito con suggerimenti, la proposta di diversi interventi e il coinvolgimento del Gruppo Facebook Siciliando che ha abbracciato la causa del gesso, quest'anima bianca della Sicilia, da recuperare, da valorizzare.

Voglio ringraziare calorosamente il presidente Vincenzo Perricone, Alessandra Buttitta e Daniela Carnevali pervenuti appositamente da Palermo e da Messina per sostenere questo nuovo cammino del gesso siciliano attraverso la documentazione con video e foto del convegno La Sicilia del gesso.

In questo post, le foto dell'entusiasta Alessandra Buttitta tramite la quale ho conosciuto il Gruppo anche nella realtà, in occasione della presentazione del Calendario "fotografico" 2019. A seguire i link delle foto e dei video di Vincenzo Perricone, Alessandra Buttitta e Daniela Carnevali.

Fantasticando ma non troppo, vien da pensare che era fatale l'incontro del gesso con Siciliando proprio per le finalità che il Gruppo si ripropone:

"Questo Gruppo nasce per raccontare la Sicilia piena di opere d'arte, di stupendi paesaggi , di un mare limpido, ma anche delle suoi piatti, delle sue ceramiche, delle sue poesie e storie, delle sue canzoni e della sua antica memoria, in una continua ricerca e scoperta del bello che la rappresenta e la fa Terra unica. Fulcro fondamentale ed inviolabile è la condivisione e l'apprezzamento reciproco...".

I capisaldi: valorizzazione della Sicilia che sappiamo ma anche riscoperta degli aspetti inediti della Sicilia, di una Sicilia "altra", che non sappiamo, e condivisione tramite il web. Eminentemente con il linguaggio delle immagini: la fotografia come testimonianza.

In queste finalità di Siciliando, credo che il mondo finora negletto del gesso, da riscoprire e valorizzare, c'entri a pieno titolo.  Si direbbe, un connubio perfetto. P. C.






































Le foto e i video 
si riferiscono alla sessione pomeridiana del Convegno

Link correlati:
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Foto di Alessandra Buttitta
1
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Foto di Alessandra Buttitta
2
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Video di Daniela Carnevali:
 Intervento di Marina Castiglione
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Video di Daniela Carnevali:
 Marina Castiglione introduce Enrico Curcuruto
Video e foto diVincenzo Perricone:
 Sul Convegno LA SICILIA DEL GESSO
 al Consorzio universitario di Caltanissetta
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Video di Daniela Carnevali:
 Intervento di Angelo Cutaia
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Video di Daniela Carnevali:
 Compagnia di canto e musica popolare favarese,  U surfararu https://www.facebook.com/daniela.carnevali.16/videos/1962653540517846/UzpfSTEwMDAxMTU5NjQ4OTcyNTo2NzMzNzIxODk3MjU5OTE/?id=100011596489725

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Video Daniela Carnevali:
 Coro Terzo Millennio, Canto tradizionale Lu cantu di li issara.
Introduzione di Tiziana Messina

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Video di Alessandra Buttitta, 
Compagnia di canto e musica popolare, Vita di issara (Carbone-Piscopo)
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Video di Daniela Carnevali:
Intervento conclusivo di Giuseppe Giugno
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Video di Daniela Carnevali:
 Intervento di Giuseppe Agnello
https://www.facebook.com/daniela.carnevali.16/videos/1962617340521466/
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Video di Daniela Carnevali:
 Coro Terzo Millennio, Deci, cientu citaleni (Carbone-Mannella)
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Video di Vincenzo Perricone:
 Coro Terzo Millennio, Canto a cappella  Sant'Aita 
e Saluto finale

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mercoledì 9 gennaio 2019

LA SICILIA DEL GESSO (CANTATO). Il Coro Terzo Millennio e la Compagnia di canto e musica popolare favarese al Convegno di Caltanissetta con i canti di lavoro

LU CANTU DI LI ISSARA

 Canto tradizionale che verrà eseguito dal Coro Polifonico "Terzo Millennio" di Racalmuto 
diretto da Domenica Mannella



"Lu cantu di li issara"  si trova in Lu suli si nni va... Tradizioni orali e vita popolare a Racalmuto di Isabella Martorana Messana: il libro pubblicato a cura del Comune di Racalmuto nel 2006 con la Presentazione del prof. Sergio Bonanzinga, etnomusicologo all'Università di Palermo, è la riproposizione di Letteratura popolare e aspetti della vita tradizionale di Racalmuto, Tesi di laurea in "Storia delle Tradizioni Popolari" compilata sotto la guida del professore Giuseppe Cocchara (Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo), nell'anno accademico 1963-64.

Poca favilla gran fiamma seconda...

Come e quando è nata l'dea di riesumare il canto 
e organizzare un convegno sul gesso

https://archivioepensamenti.blogspot.com/2018/07/mio-nonno-era-issaru-gessaio-di-un.html
Schermata Facebook 


Schermata Facebook
Questi commenti rappresentano l'incipit di molti altri commenti e contributi e testimonianze e collaborazioni e proposte che si aggiungeranno da tante parti della Sicilia:
non tutti i contributi  purtroppo confluiranno nel convegno nisseno
che vedrà il coinvolgimento di ben tre bacini universitari siciliani
nonché il supporto promozionale dello straordinario
Gruppo Facebook "Siciliando" che conta oltre 64.000 iscritti
(un doveroso ringraziamento al Presidente Vincenzo Perricone e ad Alessandra Buttitta)
*
L'incontro che si doveva tenere a Racalmuto per presentare i canti di lavoro alla presenza della prof.ssa Castiglione e dell'etnomuiscologo Sergio Bonanzinga è stato fatto confluire nell'evento di Caltanissetta unitamente all'invito della ricercatrice Isabella Martorana Messana.

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VITA DI ISSARA

Canto d'autore che verrà eseguito dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese
diretto da Giuseppe Maurizio Piscopo

Vita di issara

               Testo di Piero Carbone
                     

Ritornello:. 
Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, balati: forti cafuddrati. 
Furnu, famìa: issu abbianchìa.

I
A Buovu e Gargilata issu c’era,
Bivona cu Lercara china nn’era,
ci nn’era a Grutti, c’era all’antri banni:
luciva e luci muntagni muntagni.

Lu palu spirtusava rocchi e cugni,
la pruvuli sparava, e li timugni 
di petri carriavanu sudannu 
a la carcara jennu hiatiannu.

Rit.

II
Ti nfurna, lu issaru, e ti piddrìa,
balata, duoppu cotta, e macinìa
a cuorpi di picuna e mazzuttati
di hiatu e di sudura ncuttumati.

Carretti sientu nni la notti scura,
un cantu, griddri, fierri di na mula.
Carrianu, li scecchi di issara,
a prucissioni. Su li urdunara!

Rit. 

III
Antichi casi di servi e patruna,
e rrobbi granni, nichi cubbuluna,
mpastati cu lu issu di carcara
e stucchi, statui, angili d’antara.

Issotta, ciarmaliddri, baddruttati,
li tietti di canneddri arraccamati.
Lu issu finu li mura abbianchìa.
Sciloccu nni li casi un ci putìa

Rit.


IV
Lu fuocu di lu tiempu cuciunìa
la vita, comu pani la famìa,
la coci com’abbastru di carcara:
biancu dintra e fora chi s’affara.

Facivanu accussì nni la carcara.
Oh, issu binidittu di issara!
Recitato:
La storia cancia, lu cimentu vinni:
palazzi frolli, ponti ntinni ntinni.

Ritornello finale:

Issu, issara: vita di carcara.
Issu, carcara: vita di issara.
Issu, sudura, mpinti mura mura.  
Figli, lu pani, aspettanu dumani.

Recitato finale:
Figli, lu pani, aspettanu dumani







Altri canti eseguiti dal Coro Polifonico "Terzo Millennio":
Deci, cientu citaleni
Sant'Aita 

Altri canti eseguiti dalla Compagnia di canto e musica popolare favarese:
Partinu di notti
U surfararu