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lunedì 6 gennaio 2020

SULLA MOSTRA DI FILIPPO GRILLO A PARTINICO. Angolature fotografiche di Gaetano e Gianluca Perlongo



Alcuni momenti dell'inaugurazione della mostra
 "Collages" di Filippo Grillo. 
Presso il Palazzo del Carmine a Partinico
sabato 4 gennaio 2020





Interventi di (nella foto da dx):
Filippo Grillo; Benedetto Castiglia, Presidente Pro Loco di Partinico; Tommaso Romano;
Piero Carbone; Vitina Lentini, Presidente di Sicilia Antica





















Nel corso della manifestazione
 interviste di Perlongo ("Il Tarlo"), Quatrosi ("TV 7 Partinico"), Salvo Vitale ("Tele Jato")

ph ©Gaetano G. e Gianluca Perlongo

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sabato 14 aprile 2018

LA PORTA APERTA DI FILIPPO GRILLO PRONUBA DI DIALOGO. Pensando, con tragica attualità, alla Siria

La pubblicazione odierna del "Portale est-ovest" di Filippo Grillo, con la nota a suo tempo richiestami dal suo autore,  per la tematica coincide con l'inaugurazione a Palermo della BIAS-Biennale Internazionale d'Arte Sacra  ed è resa attuale, per i rimandi simbolici, dalla recrudescenza del "problema" siriano: nel gioco delle alleanze e delle contrapposizioni internazionali, si traduce concretamente in bombe morte distruzione tragedie umane flussi migratori sofferenza e morte anche di bambini. 

L'arte che può fare? 

Addita i problemi, disinteressatamente li pre-vede perché li teme e vorrebbe scongiurarli, sempre sperando che la bellezza viri in presa di coscienza e atti di buona volontà. 

Ciascuno in questo mondo interpreta un ruolo più o meno attivo, volontariamente, involontariamente, quello dell'artista, nella sua apparente ininfluenza sui fatti del mondo e della storia, pur attinente alla stessa materia impalpabile dei sogni, si rivela a volte di una tragica, vera, innegabile necessità.


Filippo Grillo, Portale Est-Ovest, collage, 2017



Una porta per aprire su mondi comunicanti non in conflitto
di Piero Carbone


La porta è l’antropizzazione di un varco. 

Il processo dell’attraversamento in natura rappresenta la non interruzione di un continuum, di qua e di là sono biunivocamente intercambiabili rispetto al varco, il suo attraversamento rappresenta un’incognita, è vero,  ma anche un arricchimento perché oltre il varco il territorio può offrire altre risorse. 

Per l’uomo invece passa in secondo piano l’attraversamento, una porta lo interrompe, lo regola, lo carica di significati e simbolismi per cui non c’è più un continuum naturale ma una dualità e quindi una contrapposizione. 

Non contento di questa dualità terrena, terrestre, la proietta nel mondo delle sue idee e dei suoi desideri resi ipostatici, così si ha la porta dell’inferno e del paradiso.


La porta di Grillo, coloratissima, ricchissima di forme e colori, assemblata in collage con immagini e scritture che sono indistamente echi di forme, culture, mondi, sembra voler azzerare la dualità dell’al di qua e dell’aldi là, riassumendo simbolicamente quella dualità in un punto d’incontro, nella porta stessa, non più, dice l’artista “il punto di passaggio tra Oriente e Occidente”. 

La porta del resto come artificiale diaframma “è – sempre secondo l’artista - un punto astratto, è un luogo della mente, è un luogo ideale che sta nella ‘cultura’ degli uomini e non nella natura, ma gli uomini sulla terra lo hanno reso quasi fisico: è un punto dove i conflitti si manifestano ancora, nel terzo millennio, dopo lunghi e sanguinosi scontri dei secoli precedenti. 
E'  un punto dove le differenze sulla visione del mondo non vengono ancora interpretate come arricchimento ma come contrapposizione.” 



Insomma, la coloratissima porta occupa con la sua arte il vuoto, cattura attenzione e incanta, impedisce strategicamente l’attraversamento ma per annullare ogni possibile al di qua e al di là  poiché questo ha storicamente rappresentato dualità, conflitto, contrapposizione, con il concorso e la complicità delle politiche e delle ideologie. 

E’ una porta “pensata”, quella dell’artista partinicense.

L’arte infatti addita un’altra via, altri percorsi, altri attraversamenti, con la speranza che la  porta finalmente apra su mondi comunicanti e non in conflitto. 
Il sinuoso portale a sesto acuto,  con la sua festa di colori, con il suo ottimismo cromatico, li preannuncia.

Link e post correlati:
L'evento BIAS

L’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identita’ Siciliana
Sebastiano Tusa
Il Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Sergio Alessandro
La Direttrice del Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
Valeria Li Vigni
hanno il piacere di invitare la S.V.
alla 
Biennale Internazionale d’Arte Sacra
delle credenze e religioni dell’umanità
LA PORTA | Porta itineris dicitur longissima esse
Sabato 14 aprile 2018, Vernissage
Palazzo Belmonte Riso ore 18,30
Concerto d’inaugurazione ore 21,00 nella Cattedrale di Palermo




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I timori:

"Sia fatta luce..."
Non si può bombardare nel dubbio o nel sospetto (che potrebbero rivelarsi infondati come in Iraq)





domenica 25 giugno 2017

SPECULARI E ASIMMETRICI, ESPLODENTI DI FORME E COLORI, I COLLAGES DI FILIPPO GRILLO.

Andatelo a trovare, a Partinico, nel suo caleidoscopico, assortito,  composito studio 
nonché casa museo o raccolta etnografica; 
fatelo parlare, cantare, recitare, raccontare, suonare, disegnare, scolpire, assemblare, dipingere...
Ferro, pietra, legno,  marmo, inchiostro, acrilici, manifesti, giornali, ceramica, zucche essiccate, sponde di carretto, entrano nella sua casa e subiscono impensabili metamorfosi generate da un onnivoro creativo che come un prestidigitatore, o meglio un mago, conficca oggetti dalla materia più varia e improbabile in un cilindro senza fondo,  poi li estrae, li lancia in aria  e lascia fioccare con leggerezza ovunque, modellati, trasformati, resi idea, intuizione materializzata, 
secondo un processo di artista. 
E così l'onnivoro creativo si circonda delle proiezioni di sé che popolano festosi ogni angolo.
Lui è la sua casa, il suo studio, le sue collezioni: 
trincea e muraglia che custodiscono un mondo. 
Trincea e muraglia che nell'attesa di essere varcate forse fanno scontare sibilanti stagioni di solitudini. Difficile racchiudere nel giro sintattico di alcune frasi il senso di tanto operare.
Un personaggio! 
Intanto i quadri, alcuni quadri, scheggia di una galassia viva che promette mondi e cerca abitatori.
                                              Piero Carbone













ph ©Filippo Grillo