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lunedì 21 luglio 2025

A PROPOSITO DI MINIERE, MINATORI E CADUTI SUL LAVORO

 

Quando nel 2017 proposi di ricordare i lavoratori delle nostre miniere e i caduti sul lavoro. Dopo gli opportuni contatti maturati in diversi mesi per raccogliere la disponibilità di chi sarebbe intervenuto, l'articolato programma era definito, d'accordo con l'amministrazione era quasi tutto pronto per concretizzarlo, alla fine, per opposizione astrale, dopo reiterati rinvii, tutto sfumò. Ne è passato del tempo, nel frattempo il maestro Disma Tumminelli di Mazara del Vallo, autore del monumento ai caduti, che sarebbe intervenuto, è deceduto. Il tempo passa e non sempre gli appuntamenti offrono una seconda "chance". E così il mondo, di rinvio in rinvio, va. I siciliani, filosofi siamo, padroni del tempo. Il tempo, noi, di rinvio in rinvio, ce lo mettiamo in tasca per tirarlo fuori a nostro piacimento.


Link correlati: CADUTI TANTE VOLTE




venerdì 1 maggio 2020

RICORDIAMOLI SEMPRE, I LAVORATORI. Non solo il Primo Maggio

Primo maggio  
San Giuseppe artigiano
Festa dei lavoratori
Festa del lavoro

di chi il lavoro ce l'ha, perché lo conservi e sia dignitoso;
di chi non ce l'ha ma l'ottenga conseguendo sostentamento e dignità, 
la Costituzione lo dice;

per chi di lavoro vive;

per chi sul lavoro muore 
negli imprevisti ma a volte prevedibili incidenti;

per chi per il lavoro è morto nelle miniere
- in Sicilia ce n'erano molte attive - 
- a Racalmuto tante -
dove gli incidenti erano piuttosto ricorrenze
 e si sarebbero potuti evitare almeno in parte 
con maggiori tutele 
se  si fosse anteposta  la sicurezza 
al guadagno
Il guadagno!
Ma... lavorare per vivere
o vivere, e morire, per il lavoro?

Ricordarli è doveroso.
Anche nominarli... 
ma questo 
nonostante le buone e intenzioni 
reiterate nel tempo
per farlo con giusto rilievo
con compunta solennità
finora non è stato possibile
(e non per gli avversi numi).

E intanto un rilievo bronzeo
li ricorda tutti 
con la sua muta eloquenza.
Pace. Lavoro. Dignità.
Con arte.

Racalmuto. Bassorilievo bronzeo di Disma Tumminello
Racalmuto.
La struttura in marmo ad alveare del prof. Gaspare Arrostuto che richiama i cristalli di zolfo e di sale.
(Manca in paese una raccolta pubblica di cristalli zolfo e di sale).


CONVERSAZIONE  SU MESSENGER CON DISMA TUMMINELLO (17/11/2018)

Caro Piero mi fa”piacere ritrovarti e sentire che stai bene!io mi sono trasferito a Mazara del Vallo. La mia veneranda età non mi consente di muovermi da solo.
😠1
Piero

Carissimo Disma, mi ha fatto tanto piacere ritrovarti in fb; due anni fa avevo proposto una manifestazione per i caduti sul lavoro e per l'occasione avevo suggerito di invitarti a Racalmuto per il monumento che tu hai fatto alcuni anni fa, ma poi non se n'è fatto nulla. Sei sempre presente nei miei pensieri e nella mia stima. Qualche volta vorrei venirti a trovare. Un abbraccio
Disma Epifanio Tumminello




Nell'attesa della sua venuta,
 sarebbe bello  e significativo 
potere accogliere a Racalmuto
L'albero e la vita
 del maestro Disma Tumminello

Link del video su you tube.
https://www.youtube.com/watch?v=PSw3tGzaqMQ&feature=share

screen shot




Disma con un visitatore speciale, il musicista Gaetano Siino


***

Il canto dedicato a zolfatai e salinai
Deci, cientu citaleni
nella interpretazione del
Coro Polifonico Terzo Millennio
https://www.youtube.com/watch?v=k3KqdprjCrE

*
e di Piera Lo Leggio
https://www.youtube.com/watch?v=NhPifd-qEMc






sabato 29 aprile 2017

TEST, RETEST E I TRIONFALISMI SENZA MEMORIA- archivio e pensamenti: QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

archivio e pensamenti: QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

Tante ce n'erano state negli anni, di segnalazioni su quel monumento malandato che rappresentava, proprio perché trascurato e malandato, un'offesa ai caduti sul lavoro, alla nostra storia, al nostro passato.
Quella di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione Cristalli di sale", era una delle più recenti.

Finalmente, dopo anni, hanno risollevato da terra e rimesso al loro posto le lastre di marmo del monumento ai caduti sul lavoro. Sul social facebook, la notizia con tanto di foto trionfalistica e autocelebrativa dell'assessore di turno, invece di esprimere contrizione per il lungo ritardo e riconoscere, semmai, che la collaborazione dei cittadini può, a volte, essere proficua.
Ma così è: ognuno s'annàca come può. Inconvenienti dell'eccesso di visibilità a parte. Capita di leggere, come se niente fosse stato, la seguente chiosa:

- Lavori in corso. Il monumento ai Caduti sul Lavoro ritorna a splendere a "San Pasquale" - .

Il mio commento sul social e i link correlati:

Finalmente! Ce ne sono volute però di segnalazioni (per anni)! La memoria dei caduti merita più solerzia! Altre commemorazioni erano state proposte dai cittadini, ma l'amministrazione, anzi, l'assessore alla cultura, ha lasciato, con gran classe, e come si suol dire, "in tredici" i proponenti (a titolo gratuito).


*



giovedì 13 aprile 2017

CADUTI TANTE VOLTE. Filippo Villa e altre vittime degli incidenti sul lavoro nelle miniere di Racalmuto: tra pietà ed eroismo

"Pane e morte è l'espressione più appropriata
 per indicare il frutto percepito dai lavoratori nelle miniere". 
Eugenio Napoleone Messana


Ringrazio Giovanni Brunetto per gli articoli fattimi pervenire su una disgrazia avvenuta nel 1962 nelle miniere di Racalmuto, le disgrazie o più tecnicamente gli "incidenti sul lavoro"  purtroppo e tragicamente cadevano con una certa frequenza e in una di queste ne è stato coinvolto il padre quarantaduenne, una disgrazia particolarmente grave per il numero delle vittime; è stata documentata dalla stampa locale e nazionale ed emergono anche esempi di generoso altruismo: tra i soccorritori vi hanno perso la vita il giovane Michelangelo Cardillo, uno dei proprietari della miniera andata a fuoco, e Filippo Villa che lavorava in un'altra miniera lì vicino. 

Ciò mi dà la possibilità di rispondere indirettamente alla richiesta di notizie su Filippo Villa pervenutami da due amiche, una delle quali ne farà materia di studio e approfondimento con i ragazzi delle scuole primarie. 

Il capitolo delle miniere  è imprescindibile dall'economia e dalla società racalmutesi, fonte al contempo di ricchezza, di sfruttamento, di sudato lavoro, eppure sembra che il paese, dopo il tracollo dei vecchi sistemi lavorativi, abbia voltato le spalle a questo aspetto della sua storia, per non aver saputo riciclare le vecchie miniere a risorsa economica seppure sotto l'aspetto culturale, memoriale, museale. 
Quasi una sorta di rimozione. 

Assurge tristemente a simbolo il monumento ai caduti sul lavoro trascurato, trasandato per anni, nonostante le periodiche segnalazioni sul web, nonostante le dolorose rimostranze di quei cittadini che sono rimasti orfani proprio a causa delle tante disgrazie in miniera. 
Perfino una recente proposta di commemorazione e rievocazione storica, con il coinvolgimento di scolaresche, artisti, parenti dei tanti caduti, e nonostante la gratuita disponibilità di operatori culturali, è caduta nel nulla. 


L'articolo su "La Sicilia" di Sabato 28 aprile 1962 







Altri articoli






Da:
1969


Testimonianza sull'incidente occorso nella miniera di "Sacchitello" il 26 aprile 1962
(non1961 come erroneamente riportato nel testo del Messana)

e sul generoso gesto di eroismo di Filippo Villa.











domenica 26 febbraio 2017

QUELLE LASTRE DI MARMO... E LA MEMORIA "SCOLLATA". Segnalazione di Lorella Farrauto, presidente dell'Associazione "Cristalli di Sale"

Lorella Farrauto mi invia alcune foto con una nota molto accorata.


Caro Piero, vorrei segnalare tramite il tuo blog lo stato in cui versa un nostro monumento.
Oltre che come cittadina di un Paese che del "sale" si è nutrito in abbondanza, anche come Presidente dell'Associazione socio-culturale no-profit «CRISTALLI DI SALE» (non Onlus), esprimo il mio rammarico per l'incuria in cui versa il monumento ai «CADUTI SUL LAVORO» tra i quali si annoverano molti lavoratori delle nostre miniere di zolfo e di sale: lastre e iscrizioni, distaccate dal basamento del monumento da chissà quanto tempo!, giacciono ammonticchiate a terra; non mi pare dignitoso ricordare in questo modo i nostri defunti! Non è rispettoso per un aspetto importante della nostra storia.
Lorella Farrauto 
presidente dell'Associazione socio-culturale "Cristalli di Sale"

Cara Lorella, 
so che già da qualche mese è stato preso l'impegno 
da parte dell'amministrazione di ripristinare le lastre 
di marmo distaccate: auguriamoci che l'interessamento
 e la partecipazione dei cittadini sia in questo come 
in tanti altri casi un utile sprone.

mercoledì 4 maggio 2016

PRIMO MAGGIO IN PAESE, RIFLESSIONI SUL WEB. Note facebucchiane



Primo Maggio è tutto l'anno o non lo è mai

Questa nota non è e non vuole essere né aprioristicamente né strumentalmente polemica ma semplicemente una logica sottolineatura di un agire politico che a volte, si rivela nei fatti poco o per nulla attento all'ascolto dei cittadini, nonostante i proclami e gli inviti alla partecipazione e alla collaborazione (che disinteressatamente non è mancata da parte di chi scrive verso questa amministrazione, organizzando manifestazioni culturali che hanno creato un certo movimento).




Luminarie con le lampadine fulminate

Sul web ovvero sul suo profilo facebook (oramai tutto si riversa sul web), il sindaco di Racalmuto, giustamente, ha rivendicato di avere celebrato la festa del Primo Maggio con solennità, "insieme all'Arci, ai Tammurinara, al Gruppo Folk Città di Racalmuto, alla Banda "G. Verdi", ai trattori addobbati"; ringraziando chi "ha voluto organizzare una sfilata che non si faceva da anni"; postando foto su foto per documentare in tutti i suoi aspetti la sfilata iniziata nel luogo simbolo del Primo Maggio ovvero dinanzi al monumento dei caduti sul lavoro.

Monumento che, in mezzo a tanta festosa celebrazione, malandato era e malandato è rimasto.




Eppure, ci voleva poco, qualche "cazzuolata" di cemento, per risollevare le lastre di marmo e la targa da terra per rimetterle al loro posto: si onora anche così, credo, la memoria di chi il lavoro lo ha onorato lasciandoci la vita come nelle locali miniere e non solo.

E' stato come accendere le luminarie della festa con le lampadine fulminate.



Eppure sul web, fin dal settembre del 2015, con un post sul blog Archivio e Pensamenti, era stato segnalato, e documentato con dovizia fotografica, lo stato di abbandono in cui versava il monumento. http://archivioepensamenti.blogspot.it/2015/09/a-riesi-e-racalmuto-ricordi-e-monumenti.html

Nei vari commenti su fb, i parenti dei caduti sul lavoro, rievocavano il dolore mai sopito per la perdita traumatica dei loro cari, auspicavano un ripristino del monumento, esprimevano il desiderio che venissero ricordati i nomi dei caduti sul lavoro, come del resto nel post citato era documentato per i caduti di Riesi.

Non è anche questa una forma moderna di partecipazione?

L'ascolto sul web non è anch'esso una forma di rispetto umano e istituzionale?

Pur sempre di web si tratta.




La struttura in marmo ad alveare del prof. Gaspare Arrostuto che richiama i cristalli di zolfo e di sale. (Manca a Racalmuto una raccolta pubblica di cristalli zolfo e di sale).

Bassorilievo bronzeo di Disma Tumminello

Cerimonia del Primo Maggio 2016.
Foto pubblicata sul profilo fb di Emilio Messana sindaco di Racalmuto



Monumento ai caduti sul lavoro di Riesi



Le foto del monumento di Racalmuto, tranne quella risalente al primo maggio 2016, sono state pubblicate sul blog "Archivio e Pensamenti" il 6 settembre 2015. Speriamo siano al più presto un lontano ricordo.





Alcuni commenti alla Nota su fb
Commenti: 3
Commenti
Giovanni Brunetto Caro Piero se lo "gridi a stampatello e a caratteri cubitali" forse qualcuno, chi di dovere, potrebbe sentirti... Grazie ancora
Piero Carbone da Racalmuto non ringraziarmi; senso civico, anche attraverso il web
Mi piaceRispondi17 ore fa
Attilio Gerbino Grazie Piero ...al di là del senso civico
Mi piaceRispondi17 ore fa