Signor Cavallaro apprezzo la sua genorisita e l’impegno di coinvolgere tutti per valorizzare Racalmuto,pero coinvolgere Carbone e Taverna persone che contestano lapiu piccola decisione mi sembra fuori luogo.
Commento anonimo di Anonimo pubblicato, dopo l'approvazione redazionale, in coda all'articolo che contiene le ecumeniche intenzioni programmatiche di Felice Cavallaro, giornalista del Corriere della sera in pensione, all'indomani della sua elezione a segretario tesoriere della Fondazione "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, contenute nel suo articolo: "Fondazione Sciascia, le idee di Felice Cavallaro: “Operazione porte aperte”' ("Malgrado tutto, 19 febbraio 2015)
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Taverna e Carbone sono rei di parlare, rei di fare cultura e di possedere due armi di distruzione di massa, gli artigianali blog "contraomnia Racalmuto" e "archivioepensamenti" dove scrivono.
Servono altri capi di accusa per condannarli?
E se Carbone e Taverna avessero ragione?
In via ipotetica non si può escludere. L'Anonimo lo esclude. E se fossero persone avvedute? L'Anonimo lo esclude.
E se hanno ragione, come si giustifica semmai il silenzio o il frastornato assenso che c'è attorno alla scelta di Cavallaro e alle sue dubbie e sicuramente poco trasparenti modalità? Mi riferisco alle modalità di composizione e ai tempi di proposizione della terna.
Calogero Taverna mette in guardia dalle mille insidie burocratiche e finanziarie che insidiano la Fondazione e si strappa l'anima affinché se ne colga la gravità e si appianino. Questa sarebbe contestazione di minuzie?
A poche ore dalla votazione, tanti politici in carica e non, sentiti telefonicamente, riguardo alle modalità statutarie e ad eventuali altre incongruenze, dicevano di non saperne nulla e affermavano candidamente di cadere dalle nuvole, ma tanti altri che ne avevano contezza hanno ugualmente taciuto. Perché?
Solo voci isolate, isolatissime. Alcuni si sono esposti e hanno avuto le... forze morali per parlare. Ma non bastonateli per carità! Almeno taccia dopo chi ha taciuto prima.
Quante altre cose ci sarebbero state da chiarire!
E' mai credibile, o normale, ad esempio, che si propongano tre personalità per una carica senza che le persone interessate ne sapessero nulla e non avessero dato preventivamente la loro disponibilità e lo apprendano, con sorpresa, non si sa da dove né quando, come candidamente confessa Cavallaro?
"Quando appresi della “terna”, cosciente delle grandi qualità del poeta e del critico, sperai nella saggezza dei grandi elettori..."
E intanto i 60 giorni di tempo utili per la votazione scorrevano. E se qualcuno fosse stato eletto e non avesse accettato o per qualche incompatibilità o impedimento non avesse potuto accettare?
Chi ha interesse a tacitare i problemi che, da diverse specole, vengono sollevati?
E non dimentichi l'Anonimo e chi si trova nella sua situazione che il passato è un criterio per valutare la validità o la credibilità di ciascuno.
Va notata una piccolissima differenza tra
chi, unitamente a decine, a centinaia di giovani, adulti, anziani, colti e meno colti, casalinghe e laureate, laici ed ecclesiastici, insegnanti, impiegati, contadini, minatori, pensionati, disoccupati, studiosi, sportivi, emigrati... ha cercato di essere attivo, di valorizzare il paese, la sua storia, le sue feste, le sue tradizioni, le sue foto, le sue carte, le sue radio, i suoi "fogli" cittadini, la sua arte, i suoi gruppi folkloristici, le sue pietre, le sue fontane, le sue chiese, i suoi castelli, il suo teatro, le sue campagne, le sue miniere, i suoi dolci, il suo vino, le sue tradizioni, i suoi emigrati, i suoi tenori, i suoi scrittori e uomini d'ingegno, i suoi poeti, i suoi eretici, i suoi santi... non a scopo di lucro o strumentalmente per conseguire cariche,
e chi questo non lo ha fatto o non lo ha fatto con le stesse disinteressate modalità.
Pertanto, riguardo al già fatto va dato atto a Felice Cavallaro che ha riconosciuto l'impegno di tanti racalmutesi che si sono prodigati in mille iniziative, anche se di tanti, di molti, non sa.
Avere un futuro dietro le spalle potrebbe essere un triste e malinconico bilancio ma avere un passato pieno di tante cose è una inalienabile ricchezza. C'è bisogno di citare Vittorini che definiva triste la situazione di chi non può attingere nulla dal suo passato?
Anche per questo essere anonimi non ha senso, non si sa chi parla, ammesso che dietro questo anonimo ci stia una persona reale e non sia una finzione, come qualcuno in rete va ipotizzando.
I citati Carbone e Taverna, da cui l'Anonimo mette in guardia il neosegretario tesoriere Cavallaro, e sicuramente non solo da loro, lo creda bene l'Anonimo, hanno anche un passato da difendere per la semplice ragione che qualche cosa in passato l'hanno fatta e non aspettavano certo né Cavallaro né altri per esistere, per fare quello che assieme a tanti altri hanno sempre fatto, né hanno voglia e tempo di esibire manfrine per acquisire benemerenze ai suoi occhi, ben contenti invece di collaborare con chiunque si metta a disposizione del paese non necessariamente supportato da cariche o incarichi e non soltanto nei dì di festa.
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