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lunedì 8 maggio 2017

PER LA FESTA DELLA MAMMA. "Matri lingua e Soru parola" di Filippo Grillo

Con piacere pubblico la poesia "Matri lingua e soru parola" di Filippo Grillo
che avevo conosciuto come pittore e tant'altro,
anche questa predilezione poetica dialettale
 è da aggiungere ai suoi molteplici interessi
e al multiforme estro
con cui li coltiva e creativamente li esprime.

La pubblicazione,
in coincidenza con l'originaria data in cui cadeva inamovibilmente
la festa della mamma,
 non è casuale. Vorrebbe adombrare altri significati.

Non si vuole ignorare, infatti, stando alla lingua materna in cui la poesia è stata scritta, che la lingua siciliana è pur essa mobile, così come lo è divenuta del resto
la data della festa della mamma nella seconda domenica di maggio di ogni anno.




Matri lingua e soru parola
di
Filippo Grillo










ph ©pierocarbone (Partinico 2017)

domenica 11 maggio 2014




arrièri m’accattàssitu cuntenti?






Mâ meter madre mâmi
magma mamma: la materia che ri
mane di una sostanza spremuta
màire màter... mâd mâdar
màyra mòdar mòther
mater matri...
Guido Ballo, mâd, Guanda, Parma 1970







Spini li figli ti nn’annu appizzatu 

quantu li chjova nni li porti antichi. 

Ma oji è la tò festa, t’addumannu:

- Si nni lu tiempu turnassi ndarrieri,

sulu un minutu, sulu du’ momenti,

ccu lu funnu di lu cori, dimmi, mamma:

arrieri m’accattassitu cuntenti?


1981





Spine i figli te ne hanno piantate / quanto i chiodi sulle porte antiche. / Ma oggi è la tua festa, ti domando: / - Se nel tempo tornassi indietro, / anche per un minuto, solo due momenti, / con il fondo del cuore, dimmi, mamma, / di nuovo mi daresti alla luce, contenta? *



* Mia poesia inedita
Foto: portone di Palazzo Alliata, Piazza Bologni (Palermo)