lunedì 16 agosto 2021

LA CADUTA DEGLI ANGELI A RACALMUTO. Nell'indifferenza generale?


"Segui; risveglia i morti, 
poiché dormono i vivi".
Giacomo LEOPARDI, Ad Angelo Mai



... 2018


2021...

 
È caduto
annegando in un mare di letteratura, celebrazioni e giornalismo sui generis...

Quell'appello caduto nel vuoto





Precedentemente, stessa sorte toccata alla colonna dell'ex Pescheria
(appelli inascoltati inclusi)



Prossimamente cosa sparirà?


ph ©piero carbone

domenica 15 agosto 2021

BALLATA PER ROBERTO. Tu tuppía forti



Tuppìa forti
Ballata per Roberto

Testo di Piero Carbone

I
Li palori ìnchjinu lu munnu
e lu munnu li scarpisa comu pira.

Tu fusti studiusu di valuri.
La vita tu ci dasti a li palori.

Anniviscisti li palori muti
iddri s'arrigordanu di tia.

Amicu di cantanti e truvatura,
Suca stu prunu la sorti dissi a tia

II
Essiri. Unn’essiri. Duranu un mumentu.
Palori, cristiani: siemmu, vientu.

Nuddru ci cridi ancora e nun ci critti.
Lassasti la porta aperta e ti nni jisti.

Ti cercanu l'amici babbiannu.
Si tu li sienti pirchì nun ci arrispunni?

- Pirchì è chissu lu dubbiu di la morti.
Però, pi si e pi no, tu tuppìa forti.

Palermo, Ferragosto 2021

 



Foto scattate all'Orto Botanico di Palermo (Una marina di libri 2017)

e al Convengo Internazionale AIPI (Siena 2018).

Interventi di Roberto Sottile in due diversi contesti a lui consoni.













ph© piero carbone


 

 

domenica 8 agosto 2021

CIAO, ROBERTO. Un ricordo del prof. Roberto Sottile






















Documentavo sempre con  foto e video le presentazioni dei suoi libri e gli eventi in cui era coinvolto. Ogni volta era una festa. Un arricchimento. A Palermo (all'Orto Botanico o in Facoltà o in tanti altri posti), a Siena, a Caltabellotta...  Spontaneamente ogni volta ne stendevo sul blog il resoconto con le immagini e con le parole.

Era un arricchimento conversare con lui. Disponibile all'ascolto nel senso più pieno. Una volta lanciai una provocazione rispetto ad un progetto anticipatomi con grande entusiasmo. O meglio, semplicemente opposi le mie ragioni contrarie rispetto ad ad alcune sue ipotesi di lavoro. Lui tacque. Si allontanò poiché ci trovavamo in un convegno dove lui era coinvolto. "Ci sarà rimasto male?" pensai. Invece, alla fine, quando si era liberato dalle incombenze convegnistiche, si avvicinò cordialissimo, si sedette accanto a me e mi chiese sorridente e incuriosito: "Com'è sta cosa? Che dicevi?". Mi rimane il rammarico di non aver potuto proseguire oltre quella occasione il confronto.

Con le foto casualmente premonitrici  del Dedalo 2020 a Caltabellotta e quelle scanzonate, scattate  alla presentazione del suo ultimo, scanzonatissimo e serissimo libro voglio ricordare Roberto Sottile, improvvisamente venuto meno ieri. 

Al termine delle manifestazioni di Caltabellotta,  Roberto si avvicina e mi chiede una foto con la suggestiva scultura del maestro Rizzuti sennonché era già tardi e stavano smontando tutto: alla statua di Dedalo avevano già staccato le ali. Ogni anno, di location in location, di paese in paese, in occasione del Dedalo festival la statua viene smontata e rimontata perché Ezio Noto ha eletto il mitico personaggio a nume protettore. Con quelle ali Dedalo è sfuggito a Minosse acquistando la libertà. Per Roberto, quel Dedalo senza ali, oltre la versione canonica del mito, si rivestirà a distanza di un anno di infausto presagio venendo meno a soli 51 anni. Un fecondo percorso di vita interrotto inaspettatamente. 

Ho pianto. L'ho pianto con tanti altri amici con i quali a telefono ci scambiavamo sbalorditi la notizia. Era un amico. Un grande studioso. Un grande. Lascia un vuoto in chi l'ha conosciuto ma anche in chi non l'ha conosciuto perché riguardava e riguarda tutti  la lingua che egli indagava e faceva riscoprire; lascia un vuoto non solo per quello che era ma per quello che sicuramente sarebbe stato, in particolare per gli studi che avrebbe intrapreso, come quelli interessanti e pionieristici  che già aveva condotto; per i segni di amicizia che ancora avrebbe manifestato come lui sapeva fare, con naturalezza e bonomia. Era un accademico ma fuori dagli schemi, lo era da uomo libero, autentico, come pochi. Lo era con passione e creatività: da "artista". 

Reciproca era la stima e l'ultima dedica mi ha confuso per la generosità. Lo voglio ricordare con quelle "sue" parole, dedicate a lui stesso, voltandole con rammarico al passato. 

A Roberto Sottile

con molta amicizia e stima,

per quello che ha fatto 

e per quello che è stato

per tutti noi. 

Aggiungo:

per quello che ancora avrebbe fatto.

Ciao,  Roberto. 

Contro l'infausto presagio

a tuo modo

continuerai a volare. 

T.V.B.












Nelle foto in basso, Roberto Sottile alla presentazione del libo "Suca. Storia e usi di una parola" nel locale "880A" che si trova nel popoloso quartiere Capo di Palermo. Lo intervista Nino Barone per TVbienne  venuto  appositamente da Trapani con Giuseppe Gerbino.


La notizia:

https://www.blogsicilia.it/palermo/palermo-universita-roberto-sottile-morto-malore-docente-dialetto-siciliano/624954/

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L'intervista:

https://fb.watch/6Fhq2twUot/



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venerdì 6 agosto 2021

FAVI AMARI. "Il lungo viaggio del cantastorie Nonò Salamone" raccontato da Michele Burgio. Domenica 8 agosto a Montedoro

 L'amico Calogero Messana, fondatore ed animatore della Raccolta Civica di Montedoro, instancabile ricercatore di patrie memorie, mi invita con una locandina alla presentazione del libro su Nonò Salamone. Con piacere la  condivido con i visitatori del blog. Apprenderemo, tra tante altre cose, perché sono amare le fave del titolo; la musica che assaggeremo sarà sicuramente "dolce".




DOMENICA 8 AGOSTO 2021 ORE 18.30
Piazza Umberto I - Montedoro

Presentazione del libro Favi amari 
di Michele Burgio.

Introdurrà Salvatore Tulumello



Nonò Salamone al Dedalo di Burgio 2017






ph ©piero carbone