Accade anche questo, che nel silenzio maturino idee che vengono realizzate ribaltando quello che è divenuto un luogo comune, "e le stelle stanno a guardare", in realtà citando, sovente inconsapevolmente, il titolo di un romanzo di Cronin da cui è stato tratto anni fa un popolare sceneggiato televisivo.
Lì erano le stelle che osservavano impassibilmente le travagliate vicissitudini gravitanti intorno ad una miniera di carbone in Inghilterra, qui si tratta di tutt'altro:
a Racalmuto, anche se terra di miniere e di antiche e moderne vicissitudini, qualcuno, quasi volendo rovesciare le sorti, ha puntato potentissimi telescopi in direzione del cielo per osservare le stelle.
QUESTO E' SOLO UN INIZIO
Chiacchierata con Carmelo Falco
Buongiorno, Carmelo. Questo osservatorio astronomico, da come lo descrivi, mi pare sia realizzato con cura e apparati di alto livello.
Quale il percorso umano e tecnico per arrivare fino a questo risultato?
Quello che vedi, caro Piero, è il frutto di un amore che è nato nella mia infanzia e che negli anni si è sempre accresciuto costantemente. Il cielo stellato è stato per me una gioia costante e talora un rifugio nei momenti difficili. E' stato un amore ricambiato e per me un fattore di crescita interiore.
Ma accanto all'aspetto romantico si è progressivamente affiancato quello tecnico. Da bambino osservavo con un piccolo binocolo da teatro e sognavo su qualche libro di astronomia di osservare un giorno con strumenti magnifici oggetti bellissimi e remoti nel cosmo.
A 11 anni mi fu regalato il primo telescopio. Nulla di trascendentale, ma quell'emozione fortissima è quella che provo ancora oggi, come quel bambino di 11 anni, entrando in questo osservatorio.
Riguardo agli aspetti tecnici ho vissuto una fase straordinaria.
Il passaggio dalle riprese su pellicola a quelle CCD digitali dalle potenzialità assolutamente superiori. Ho assistito allo sviluppo di tutta l'elettronica che correda queste macchine e alla diffusione di telescopi sempre migliori in rapporto ai costi.
Vede? Un telescopio del genere anche solo 15 anni anni fa non era neppure immaginabile se non per una utenza specialistica e finanziata con capitali pubblici.
Questo osservatorio è totalmente privato, fatto probabilmente unico nella nostra provincia e come potenzialità uno degli apparati osservativi e di ripresa più performanti in Sicilia.
Sono macchine che sono state realizzate tutte da alte specializzazioni. Le prime immagini di test sono molto interessanti.
Ecco, questo osservatorio è tutto privato, sia nella realizzazione che nella gestione. Puoi dirci di più sulla situazione generale di questa disciplina in Sicilia?
Lungi da me suscitare polemiche ma anche in queste cose la gestione pubblica è gravemente deficitaria e tante volte solo la buona volontà di associazioni culturali o privati riesce ad alleviare la situazione.
Oggi dalle nostre parti non abbiamo strutture pubbliche funzionanti con continuità e seguendo programmi organici.
Prendo ad esempio le strutture più vicine a Racalmuto come l'osservatorio di Comitini e quello di Montedoro. Il primo è chiuso e mai è entrato veramente in funzione subendo peraltro assurdi atti vandalici, il secondo viene utilizzato pochissimo e senza averne sfruttato le potenzialità. Ecco, il resto della Sicilia e del Sud Italia, tranne rarissimi casi, è più o meno in condizioni simili. La visita di questi luoghi sarebbe fondamentale per la crescita dei giovani. Amare la bellezza e il silenzio del cielo stellato potrebbe aiutare tanti ragazzi a innamorarsi del bello e prendere consapevolezza di tante cose. Perché in fondo questo pianeta è una zattera nell'oceano del cosmo e del creato.
Quali saranno gli scopi di questo osservatorio astronomico?
Dal punto di vista tecnico lo scopo principale sarà la realizzazione di riprese astronomiche. I target principali saranno Galassie e Nebulose Planetarie (in parole semplici la ripresa di stelle morenti e dei gas che rilasciano in quelle fasi di sviluppo).
L'osservatorio fa parte di un team americano che si occupa di ricerca di Supernovae, ovvero stelle che muoiono con una fortissima esplosione di luce e materia. Speriamo che ci capiti questa gioia.
Un obiettivo, non meno importante, di questo osservatorio sarà il servizio sociale. Sono disponibile a mettere a disposizione i locali o la mia presenza per scuole o istituzioni pubbliche. Ad oggi non sono stati presi contatti, ma i soggetti educativi interessati possono contattarmi liberamente per email: falco78@gmail.com o sulla pagina Facebook “Osservatorio Majorana Falco” o per via telefonica.
Dunque Racalmuto centro di eccellenza?
Mi auguro che presto Racalmuto veda quante bellezze si trovano sopra il suo cielo e impari ad amarle. E poi giù, ad amarsi un po' tutti di più.
Certamente sarà una piccola eccellenza del nostro paese.
Del resto tutti i risultati che usciranno da questo telescopio saranno targati col nome della nostra città.
A chi sarà dedicato questo osservatorio?
L'Osservatorio è stato dedicato a Ettore Majorana.
Siciliano, fisico di levatura straordinaria.
Amato pure dal nostro illustre Leonardo Sciascia peraltro.
Buona fortuna e a presto, Carmelo.
A presto, caro Piero. Riguardo alla fortuna, penso occorrerà di più l'impegno. Perché questo è solo un inizio.
FOTO DI TEST
Il telescopio in osservatorio è uno schema Ritchey-Chrétien. Apertura 410mm f/8.
M63, o Galassia Girasole, nella Costellazione dei Cani da Caccia.
M27, o Nebulosa Manubrio, nella Costellazione della Volpetta.