Sono immagini prevalentemente (ma non solo) in bianco e nero, dove la qualità tecnica si accompagna sempre a un alto grado di umanità. Esse documentano la quotidianità delle comunità rurali attraverso una serie di ritratti di gruppo o di singoli - contadini, allevatori, pescatori, artigiani- colti nel contesto di una realtà che appare ancora dominata da usanze e costumi in netta antitesi con lo stile di vita dei centri urbani, una realtà a rischio di estin- zione di cui occorre preservare la memoria. Sono perlopiù persone anziane, con i volti (e le mani) segnati dal du-ro lavoro, immortalate all’interno di abitazioni povere, poco più che capanne di pietra e legno, prive di qualsiasiorpello e dotate di un arredamento minimale in cui spiccano vecchi televisori, orologi da muro, stoviglie, barat-toli di conserve, foto di famiglia e calendari con l’effige di Mao.
In queste immagini di persone, intente a fumareo bere tè o semplicemente a riposare, non vi è alcun segno di tristezza o rimpianto, ma piuttosto l’espressione di una serena rassegnazione e, forse, di un’indomita vitalità, sebbene scalfita da anni di lavoro e stenti. Non stupi-sce, infatti, che molte delle immagini scattate da Zeng Yi mostrino volti di anziani sorridenti e coppie di coniugi che, nel declinare degli anni, sembrano ancora godere dei piaceri della reciproca compagnia.
Altrettante sono le foto di gruppo, con persone che partecipano a feste popolari, che seguono le processioni in occasione di ricorrenze tradizionali, che suonano nelle bande di paese o che assistono alle assemblee di partito: immagini lontane da quelle edulcorate della propaganda ufficiale. Insieme con quelli di anziani, molti scatti ritraggono i bambini che abitano questi piccoli villaggi, lasciati alla cura dei nonni da genitori andati in cerca di fortuna nelle grandi città; sono ritratti mentre giocano, sorridenti, nelle aie e nei cortili, mentre scrivono, assorti, su miseri banchi di scuola o mentre posano, imbronciati, per una foto di classe.
Zeng inizia il suo curriculum professionale nel 1975 presso il Dipartimento Mostre dello Shandong Art Center eprosegue con il trasferimento alla Jinan Federation of Literacy and Art Association della Jinan Photographer’s Association, un’istituzione che ha diretto per molti anni, fino a diventarne il presidente.
Nel corso della sua carriera, Zeng Yi ha organizzato mostre dei più importanti fotografi internazionali e si è pro- digato in ogni modo per diffondere la cultura fotografica attraverso l’organizzazione di premi e festival dedicatiai giovani. Inoltre, in qualità di chief curator della Shandong University of Art & Design (di cui è Senior Profes-sor e Graduate Supervisor), ha promosso l’arte in ogni sua forma, allestendo mostre d’incisioni e dipinti deimaggiori artisti europei e americani, da Leonardo da Vinci al Cubismo, e pubblicando vari studi e cataloghi.
E’presidente del Mo-tzu International Imaging Research Institute, Executive Chairman del Silk Road Photograpic Organization International Alliance (SRPOIA) cui aderiscono 39 paesi. Mostre di sue fotografie sono state alle- stite in musei e istituti culturali in Europa e negli USA ( President Carter Museum).
Moltissimi sono i premi, le onorificenze e le menzioni ricevuti da Zeng per la sua opera fotografica, tra cui ilCultural Center of Asia Award dell’UNESCO, il Ross Sanddal International Photography Award for Outstan- ding Contribution del PPA (Professional Photographers of America) e il Sungkyunkwan Art Award in Corea del Sud.
La mostra di Zeng Yi è organizzata dal Settore Cultura, Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di
Pavia e ospitata al Castello Visconteo dal 23 febbraio al 7 aprile 2019.
Vernice per la stampa alla presenza dell’artista venerdì 22 febbraio, ore 12.00
Inaugurazione della mostra sabato 23 febbraio, ore 17.30
Orari: da martedi a venerdi: 14.30 – 18.00; sabato e domenica 11.00 – 19.00