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mercoledì 20 giugno 2018

TRIS DI ANTONIO MOLFETTA. Dopo Palermo, vibreranno corde di raffinata chitarra a Taranto, Castro, Île de Ré

1 luglio 2018
Taranto





6 luglio 2018
Castro (Lecce)





9 luglio 2018
Francia - Île de Ré








screen shot









A Porto?
Scampolo di conversazione




Galeotto fu il concerto a Palermo nella bella sala Faust
del duo artistico Laura Mollica e Giuseppe Greco
martedì 22 maggio 2018






ph ©archivioepensamenti


ph ©archivioepensamenti

Quando il ritorno a Palermo?


°
Esecuzioni:

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Sonidos de aquel dia
Compositore: Quique Sinesi ( arr. by Victor Villadangos )


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Rossiniana
 di Mauro Giuliani (1782 - 1829)


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Nota biografica dal sito:

http://www.lemanisapienti.it/eventi/momento-musicale-antonio-molfetta-chitarra/

Antonio Molfetta
Nato a Mesagne (BR), ha iniziato lo studio della chitarra con Vito Fiore proseguendo con Angelo Amato e Claudio Marcotulli. Ha conseguito il diploma al conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è perfezionato con Stefano Grondona, Frederic Zigante e Oscar Ghiglia, seguendo i corsi di perfezionamento dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Primo posto al Concorso Internazionale di Chitarra Classica “Città di Lodi” Sezione concertisti.
Primo posto al Concorso Internazionale di Chitarra Classica Riviera del Conero.
Ha al suo attivo numerosi concerti sia come solista, sia in diverse formazioni cameristiche, per importanti rassegne musicali. Ha suonato in trasmissioni radiofoniche e televisive su Tele Montecarlo e Radio RAI 2.
A suo favore si sono espressi critici musicali di varie testate giornalistiche: Gazzetta di Modena, il Quotidiano di Brindisi, il Resto del Carlino e la Voce.
Il suo repertorio spazia dalla musica tardo rinascimentale di liutisti inglesi, come John Dowland e Anthony Holborne, passando dall’Ottocento chitarristico italiano e spagnolo di compositori come Mauro Giuliani e Dionisio Aguado, fino alla musica moderna e contemporanea.
Ha recentemente terminato un lavoro discografico che si è concretizzato con l’uscita di un CD contenente musiche di compositori sudamericani di tradizione rioplatense.
Parallelamente all’attività di concertista, svolge un’intensa attività didattica come insegnante di chitarra presso varie scuole di musica della provincia di Modena.

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lunedì 15 ottobre 2012

FRANCO FASULO AL FUNDUK




Sabato 15 ottobre, sono stato ad Agrigento all’inaugurazione della mostra di pittura di Franco Fasulo e alle proiezioni delle videoanimazioni di Lillo Sorce; mi è piaciuta la Location, come oggi si dice, ho apprezzato l’associazione Funduk che ha promosso l’evento, la conduzione di Beniamino Biondi e la nota di Giuseppe Greco che voglio riportare condividendone gli entusiasmi e le prospettive. 

È stata anche l’occasione per incontrare tanti artisti e operatori culturali, tanti amici, che incarnano e animano una città che vuole essere dinamica, aperta, propositiva.



Ero stato tante volte a Santa Maria dei Greci e nelle sale espositive annesse, ma la mostra e le proiezioni hanno avuto luogo molto più modestamente in un’antica casa dell’omonima via, un’abitazione rustica, molto suggestiva, forse un fondaco, di età medievale, che ospitava a suo tempo uomini e animali: le volte, le pareti, la mangiatoia in tufo rossomiele risaltavano in un gioco di ombre riscaldate da direzionali luci calde, e, in contrasto a tanta antichità e rusticità punteggiata di ancestrali attrezzi di lavoro, i quadri modernissimi alle pareti, quadri non figurativi, astratti, di Franco Fasulo, secondo la lezione interpretativa di Francesco Catalano. “Paesaggi costruiti con la luce”. 

Sullo sfondo la lezione dell’agrigentino Provenzano, del “provenzale” Cézanne,  del pittore russo naturalizzato francese Nicolas de Staël.




Diego Romeo ha ricreato l’atmosfera accentuando latenti contrasti caravaggeschi con le sue intense foto dalle rimarcate inquadrature, visibili sul blog di Funduk.



Un personale ricordo mi ha sollecitato la mangiatoia, quello delle scuderie del teatro Regina Margherita di Racalmuto, sottratte nel breve periodo del mio assessorato alle cianfrusaglie lì in deposito e riconvertite nell'aprile del 2008 a spazio espositivo per una Via Crucis  disegnata da Totò Bonanno.  

Per non dire della "prima volta" nel 1986 al cortile di Santa Nicola, al Raffo, alla Fontana... 

In perfetta sintonia con una delle finalità del Funduk: riconoscere e valorizzare le risorse del centro storico.




 La nota di Giuseppe Greco:

“Un bagno di pubblico in quella che si credeva l'ultima serata al FUNDUK, perchè, notizia dell'ultim'ora, ci sarà il recupero dello spettacolo di Mimmo Galletto "Chiantu a scattacori" in programma il 14 settembre. 
Ritornando alla serata di ieri, bisogna ammettere che è stato un sincero trionfo che ha decretato, se ce ne fosse stato bisogno, l'enorme successo che  l'iniziativa ha riscosso. Complice soprattutto il bisogno che la Città ha di eventi culturali di un certo spessore e qualità, a dispetto di quanti possano affermare il contrario chiamando in causa la famosa "inedia" agrigentina. 
Non è affatto così, come ha espresso a noi  lo stesso Franco Fasulo ieri, in un momento "quasi privato" avuto con l'artista al termine della serata, quando sono rimasti  soltanto gli artisti e gli organizzatori. 

Io penso fortemente che Franco abbia ragione, come ha ragione lo stesso Lillo Sorce che in pratica ha affermato lo stesso concetto, con diverse parole, durante la proiezione dei suoi straordinari lavori. 

Che sia questa sorta di "ribellione" del pubblico agrigentino una reazione energica nei confronti di un appiattimento degli eventi culturali? 

Noi ci sentiamo di rimettere agli altri il compito di valutare simili questioni. 
Dal canto nostro continueremo il nostro percorso in virtù di un motivo in più, questa volta, la responsabilità di cui ci avete investiti, di non deludere le vostre attese per un proseguimento di queste nostre attività. 
Grazie Franco, Grazie Lillo, grazie a tutti i nostri ospiti e soprattutto grazie al nostro meraviglioso e affezionato Pubblico del Funduk!”