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giovedì 12 settembre 2019

QUANTO GUADAGNAVANO I CARUSI E GLI ALTRI ADDETTI ALLE MINIERE? Un contratto collettivo di lavoro del 1926


Contratto Collettivo di Lavoro
 fra gli Operai addetti alle Miniere di Zolfo della Sicilia


Tabella dei salari
 delle zolfare del Bacino compreso nel territorio  dei Comuni di Aragona 
Racalmuto 
Grotte
Sutera
Milocca



Grazie a Giuseppe Bellavia Messana 
per aver voluto condividere questo prezioso documento dell'archivio di famiglia
da lui ereditato

domenica 4 agosto 2019

NECROLOGIO DI FRANCESCO CRISPI PER L'AMICO POETA RACALMUTESE E IL "CONSUOLO" DI GIUSEPPE MESSANA . Raro documento di un archivio privato

"Giuseppe Messana, giovane di forte sentire, di anima elevata, vide morire suo padre nel più bello delle speranze. 
Egli ha voluto confortare l'immenso dolore coi versi, unico consuolo che resta ai cuori che sentono.
La sua immaginazione vividissima, i suoi modi melanconici e sempre nuovi, non rendono monotona la sua musa.
Io e chi ha letto le sue produzioni in tale evento ha pianto, e con fervore ammiratine i pregi.
Segua il valoroso nella via percorsa, e sarà il decoro di un nome assai bello per le virtù cittadine".
F. Crispi - Genova



Annotazione manoscritta: 
"Crispi ormai Deputato al Parlamento Italiano"

Giuseppe Messana, Fisica e poesie. Miscellanea



Nota di Giuseppe Bellavia Messana 

La miscellanea Messana con opera di Don Dr. Serafino Messana e Don Avv. Giuseppe Messana. 
All'interno è pubblicato il necrologio di Francesco Crispi, Deputato del Regio Parlamento Italiano, scritto in onore del Poeta Giuseppe Messana Nalbone di Racalmuto, morto di tubercolosi il 17 aprile 1843, a soli 27 anni, con il quale il Crispi fu compagno di studi ed amico. 

Morendo, Giuseppe lasciò una Cappellania nella Chiesa di Sant'Anna. 

Altri lasciti di famiglia: sempre alla stessa Chiesa è stato lasciato un appezzamento di terreno in C/da Pernice da Donna Serafina Messana Cavallaro del fu Avv. Don Attilio e nipote di Don Dr. Serafino, primo farmacista di Racalmuto.

Link collegati
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AVVERTENZA METODOLOGICA
Chi cita i documenti sopra riportati o vi fa riferimento è pregato di citare la fonte 
ovvero il Blog Archivio e Pensamenti dove sono stati pubblicati. 

Si anticipa che questi e altri documenti saranno inseriti in un libro curato in solido 

da Giuseppe Bellavia Messana e Piero Carbone.


lunedì 27 maggio 2019

ERA ARCHIVIO. Sarà museo?

Si spiccicà la targa
Messana c'era scrittu
Archiviu o museu?
Ancora nun è dittu

P. C.

Si è staccata la targa
Messana c'era scritto
Archivio o Museo?
Ancora non è detto




ph ©piero carbone (Racalmuto, 31 marzo 2018)

mercoledì 18 luglio 2018

TRE DATE PER UN CASTELLO E LA CONCEZIONE DEL TEMPO (E DELLE COSE)

Croni-"storie"




ATTIVITÀ

Nel 2014 viene smantellato l'assetto organizzativo che presiedeva alla promozione e alla organizzazione delle attività
 espositive e culturali e se ne prospetta un altro.  








LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARA

Data inizio lavori: 14 febbraio 2017




Presunta durata dei lavori: 120 giorni




Data fine lavori: 14 giugno 2017




Data di riapertura effettiva: 6 luglio  2018 (duemiladiciotto)




Speriamo che l'ala restaurata resti aperta "produttivamente" 
e vengano utilizzati in maniera culturalmente congrua e pertinente 
i magazzini terragni,
magari ospitando, come auspicato, anche l'archivio della ex Pretura. 





Speriamo che, 
dopo  gli ordinari e necessari lavori
 di messa in sicurezza e restauro, 
 apra anche l'ala attualmente "rustica" 
dove però si inaugurano musei-per-restare-chiusi.






 





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venerdì 7 dicembre 2012


ph ©piero carbone

sabato 11 gennaio 2014

I MILENESI RICORDANO COSÌ. Archivi materiali e archivi virtuali




La mostra si teneva alle scuole elementari di Milena. Quando con Angelo Cutaia una sera d'agosto siamo andati a visitarla, abbiamo trovato il suo curatore seduto davanti alla porta, ma di visitatori neanche l'ombra.  Quasi a prevenire un'ovvia domanda, il curatore Peppe Palumbo, dopo le presentazioni e i saluti, disse che erano andati a cenare e sarebbero venuti dopo. Sottinteso, i visitatori, i milenesi. 

Dopodiché ci fece visitare la mostra fornendo di ogni fotografia una didascalia raccontata che era una narrazione a sé: fatti, persone, precisazioni, documenti, luoghi, trasformazioni, aneddoti. Chiedemmo quanti fossero stati a raccogliere quelle foto e ad organizzare la mostra. Con pudore il signor Palumbo ci fece capire che in realtà dietro l'allestimento di quella mostra non c'era proprio una folla. Avviene così: da anni le persone gli affidano le foto di famiglia sapendo che lui custodisce la memoria del paese in ogni sua forma. Ci guardammo con Angelo e senza parlare comunicammo il comune desiderio di poter fare qualcosa del genere anche dalle nostre parti,  al netto della tara di ogni diffidenza.


Fotografammo le fotografie. Ci fotografammo. Peppe Palumbo ci condusse in un'aula che fungeva da laboratorio: morsetti, colla, cornici, ingrandimenti di foto sparsi sui vari banchi. Sembrava un cantiere con i lavori in corso. Ci mostrò al computer altre foto non esposte. 

Finalmente tornammo a sederci anche noi davanti al portone della scuola, ma restammo soli, io e Angelo, perché la gente incominciò a venire. L'ora della cena era trascorsa da un pezzo. 
"Ve l'avevo detto" disse Giuseppe Palumbo, alzandosi. 
E per tutta la serata fece da cicerone ai visitatori e rispondeva alle loro domande per appredere loro nomi di luoghi, rapporti di parentela delle persone fotografate, se alcuni erano ancora in vita. Un rito collettivo vero e proprio. Residenti, emigrati, singoli, a gruppi, nuclei familiari, giovani, anziani, venivano a conoscere, a riconoscere, a vedere e rivedere Milocca e i milocchesi lungo un arco temporale che andava dalla fine dell'Ottocento fin quasi ai giorni nostri. 
Insomma, venivano a vedere loro stessi fotografati, erano sempre loro anche se nel frattempo avevano cambiato denominazione e ora  vengono detti milenesi, da Milena.




















Al centro Giuseppe Palumbo fanciullo